Nei giorni successivi non facevo altro che penasare a ciò che era successo con Jack. Le sue parole mi martellavano i pensieri ormai da tanto. I suoi occhi così profondi, il suo sorriso a treccentosettanta denti. Tutto di lui lasciava senza fiato.
"Bella, il pulman è arrivato! Sbrigati o farai tardi a scuola" era mia mamma che mi invogliava a sbrigarmi.
"Si, mamma sono pronta!". Prendo le cuffie, lo zaino e il cellulare e mi incammino verso la porta di casa.
"Buona giornata tesoro, oggi torna puntuale, mi raccomando! "
Annuii "Si mamma!" Mi diede un bacio e uscii da casa.
Salii sull'autobus e ormai ci avevo fatto l'abitudine. Mi sedevo sempre dal lato del finestrino, mettevo le cuffiette nelle orecchie e mi lasciavo sprofondare nei miei pensieri.
Arrivati a scuola vidi subito Liam e mi incamminai verso di lui, quando arrivò Jack.
"Ciao" mi sorrise. Mi sentii morire. "Ciao"risposi.
"Ti va pomeriggio di andare in giro per il centro?" Volevo. Lo volevo davvero tanto, ma.."Mi dispiace, ho molto da studiare, domani ho compito di matematica"
"E qual è il problema? Ti aiuto io. Anche se non sembra, in matematica me la cavo davvero bene!"
"Oh no, figurati non c'è bisogno"
"Insisto dai, dimmi tu a che ora e sarò a tua disposizione"
"Davvero non c'è bisogno, grazie mille lo stesso"
"Come vuoi tu"mi diede un bacio sulla guancia e s' inccamminò verso la sua aula.
Restai ipnotizzata. Che cosa avevo fatto? Ero una frana in matematica e la sua proposta mi affascinava per ambedue le cose. Ma vabbe, quel che è fatto è fatto.
Finite le lezioni, feci di tutto pur di arrivare puntuale, come promesso, alla mamma, salutai velocemente Liam e Sophia e mi incamminai verso casa.
***
Stavo per incominciare a studiare quando mi vibrò il telefono. Guardai lo schermo..
Allora? A che ora ci dobbiamo vedere?
Ti ho detto che devo studiare
E io ti ho detto che ti voglio vedere
Smettila, sto studiando
OkBloccai il cellulare e cercai di concentrarmi sullo studio. Base per altezza, moltoplicazioni tra polinomi.. a che servivano, mi chiedevo tra me e me. La porta bussa. Vado aprire.
"Ecco la tua salvezza" era Jack che sorridente era sulla soglia della mia porta.
"Tu che ci fai qui?"chiesi stupita e nello stesso tempo felice
"Te l'ho detto che ti volevo vedere, neanche un tuo no mi può fermare"disse ammiccando con un occhio."Allora? Mi fai entrare o vuoi lasciarmi qui a morire dal freddo?"disse divertito
"Dai entra"gli dissi facendogli cenno con la mano "Ma ti avviso che devo studiare"
"Certamente" rispose lui in modo ironico.
Ci siamo messi a sedere.
"Oh, ma queste cose sono delle cavolate"
"Certamente"risposi io, copiando la sua battuta ironica di prima.
"Dai ci staremo due minutini, però devi ascoltarmi bene"disse con uno sguardo rassicurante
E incominciò a spiegare. Gesticolava come una specie di divinità. Notai che quando corrucciava la fronte aveva una tenera ruga vicino le tempie. Faceva capire le cose all'istante ed era davvero bravo. Mi ascinava vederlo parlare così da vicino. Appena ebbe finito di spiegarmi il programma, l'abbiamo messo in pratica facendo alcuni esercizi e appena abbiamo finito, tirammo un respiro di sollievo.
"Sei stata davvero brava"
"E tutto merito tuo e delle tue capacità"gli disse teneramente
Si addolcì, mi si avvicinò e dolcemente mi prese fra le sue braccia. Per un istante tutte le mie paure scomparvero. Mi sentivo protetta e volevo restare lì per sempre. Non capivo il perché di questo gesto, ma subbito sentii il calore di quello che poteva essere l'abbraccio più bello di tutta la mia vita. Di botto si staccò. Mi guardò e disse "Non ti fare film o scene mentali, era solo un abbraccio"
Lo guardai in cagnesco e gli diedi un pugno nella scapola "Di sicuro nei mie film mentali non ci sei tu"
"Ah, addirittura"disse divertito
"Potrai avere tutte le ragazze della scuola ai tuoi piedi, ma io non sono una di quelle ochette"
"Si, hai ragione, tu sei molto di più"mi guardò fisso gli occhi e un bruciore mi salì su per le guancie.
Stavo bene con lui, non riuscivo più a negarlo. Sentivo il bisogno di averlo accanto, perché mi faceva sentire protetta.
Ero felice, e lo si vedeva a mille chilometri di distanza.

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Resta anche domani
RomansaBella è una ragazza semplice e molto dolce, la tipica ragazza della porta accanto. Jack è il ragazzo più "IN" della scuola, affascinante e sexy, spavaldo e menefreghista. Due calamite totalmente opposte...eppure...