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Le bolle di schiuma luccicanti arrivano fin sopra il tetto di quel bagno dalle modeste dimensioni. Le piastrelle bianche e verdi alternate grondavano a causa della condensa, le piccole goccioline scendevano giù per il pavimento illuminate dalle candele che Yu Bin stava accendendo una ad una nell'attesa che a soprannominata Chang arrivasse con quello che le servisse. Sul viso era comparso un sorriso enorme causato dall'improvvisa gioia che stava attraversando in quel momento il suo cuore. Di tutto quello che poteva immaginare, non si era affatto aspettata di ricevere una così grande sorpresa, anche se da una parte non pensava si trattasse del suo compleanno.
«Non sarebbe mai venuta se non fosse stata un'emergenza» prima si diceva con un'espressione severa, poi però quest'ultima cambiava completamente dando spazio ad una più allegra e allo stesso tempo confusa «Sarebbe venuta per me, in fondo per lei sono davvero importante. Non posso non esserlo dopo certi avvenimenti» continuò il suo monologo interiore, scuotendo la testa.
– Cosa c'è che ti fa così tanto dubitare? – la voce di lei la fece sobbalzare appena, mentre riponeva nell'angolo tra la finestra e il lavandino l'ultima candela.
– Stavo solo pensando un pò – Yu Bin rispose schietta, ma non convincente quanto avrebbe voluto essere. Difatti Chang aveva notato un pizzico di insicurezza che le avevano fatto appena tremare la voce. Come l'altra doveva immaginare, Yu Bin non avrebbe mai parlato così apertamente di quello che pensava o che provava almeno che non avesse avuto una spinta, nonostante ciò non avrebbe mai permesso che i suoi dubbi le rovinassero la serata che aveva immaginato. Si voltò verso la sua amica e osservò che non si era ancora tolta i vestiti per fare il bagno.
– Hai intenzione di lavarti coi vestiti addosso?
–Ovviamente no, – Chang rispose – Ma pensavo che avresti potuto aiutarmi tu a toglierli, se non ti dispiace – la ragazza aveva tolto i tacchi a spillo, lasciando che cadessero da soli, mentre si sedeva sull'altro sgabello vicino la porta. Yu Bin si avvicinò per sbottonare l'elaborata camicetta di lino, dopo aver sciolto le maniche de cardigan che copriva le spalle. Con lentezza le sue mani scesero verso il basso, nel momento in cui cominciava a riaffiorare l'unico ricordo che potesse assomigliare a ciò che era successo tra le due al castello di Janvry. Quella giornata da sole al lago che Si Yeon aveva voluto sentire, la stava rivivendo ed era una cosa strana. Non si era mai abituata all'idea di poter rivelare il corpo della sua amica, non quando sentiva che le guance si tingevano, che il cuore le batteva forte, e cosa più importante, quando sapeva che non lo faceva in amicizia. Non sarebbe mai stata solo amicizia quella che provava per lei. Nel frattempo la sottoveste color cipria di seta era l'unica cosa che copriva il corpo della ragazza. Yu Bin ebbe piacere ad analizzare una seconda volta la pelle vellutata della sua amica, accarezzando i fianchi al di sotto del tessuto. Per un istante un pensiero malizioso le attraversò la mente, e subito fatto non ci mise molto a seguirla.
– Alzati in piedi – aveva detto e quando lei non fu più seduta, le cinse velocemente i fianchi per lasciarle un'infinità di baci sulle labbra. Assaporò la pelle morbida, mentre le mani vagano e afferravano le carni del corpo quasi nudo. Chang sospirò pesantente. Yu Bin l'aveva presa in braccio con una presa ferrea, trasformando i loro baci nella cosa meno casta che ci potesse essere e nel frattempo le parlava sottovoce.
– Sappi che non mi scapperà più, ho aspettato più di un anno per poterlo fare.
Entrambe si immersero nella vasca poco importando se gli indumenti restanti si bagnassero, di certo a Yu Bin non dispiaceva la vista del corpo sinuoso dell'altra a cui la veste si appiccicava rivelando ogni dettaglio. Lei era il paradiso, il paradiso terrestre che avrebbe sempre osservato da vicino, di cui non si sarebbe mai privata e che amava alla follia, pensava mentre le dita poco esperte andarono a disturbare i punti deboli che solo lei poteva conoscere per sentire i gemiti dell'altra. Se non si fosse data una mossa sarebbe stato tutto abbastanza inutile.
– Dami... – si sentì chiamare da colei che stava prendendo in considerazione l'opzione di strappare il maglione ormai fradicio e di poter anche lei riscuotere la sua parte. Come se fosse una tigre, che stava uscendo in maniera regale dall'acqua che la stava sommergendo, si gettò sulle labbra appendendosi al collo con una mano, mentre con l'altra stette per raggiungere il bordo del maglione, ma Yu Bin fu più veloce.
– Non credere che tu possa avere la meglio su di me, sei in netto svantaggio – le accarezzò il viso.
Yu Bin si sentì tirata verso il basso, sentendo che era arrivato il momento di fare qualcosa e senza indugio accarezzò l'interno coscia verso la tanto cercata intimità della partner. Cang si abbandonò a quel tocco e liberò l'aria che in fretta provava ad uscire dai polmoni. Subito dopo aver concluso il tutto con una risata da parte di entrambe oltre che allo scambio dei ruoli, un urlo dal piano inferiore le spaventò a morte, tanto da smettere di fare qualsiasi cosa.
– Vestiti velocemente – Yu Bin le disse rubandole un bacio a fior di labbra – Continuiamo dopo, c'è tempo – le fece l'occhiolino.
Quando arrivarono di sotto erano finalmente tutte riunite.
– Che è successo? – Si Yeon aveva nuovamente chiesto, dando l'impressione che di lì a poco sarebbe potuta svenire, tenendosi al braccio di Bo Ra che in quel momento non ebbe più voce per urlare. Ga Hyeon era tra le braccia di Han Dong, la quale aveva subito raggiunto la minore dopo aver aiutato Min Ji a sollevare Yoo Hyeon da quella posizione sul freddo pavimento. Jiu si rivolse immediatamente alla strega di casa, con occhi preoccuparti e pieni di paura. Senza lasciare la mano alla ragazza dai capelli argentei, cominciò a parlare.
– Stavo parlando con lei mentre ero in cucina, qui dietro. Mi sono allontanata solo per prendere una cosa nella dispensa, quando ad un certo punto la porta si è chiusa da sola e improvvisamente. Ho provato ad aprirla, ma era impossibile e quando finalmente sono riuscita ad uscire, Yoo Hyeon era a terra priva di sensi, di fianco alla macchina fotografica.
– Ha scattato una fotografia prima di accasciarsi sul pavimento? Non ha riposato nulla, significa che probabilmente è accaduto subito dopo – Chang affermò.
– Pensi che possa rivelarci chi è stato? – chiese Yu Bin.
– Non credo che bisogni vedere la fotografia per affermare chi sia stato, ma di sicuro è meglio che io controlli, voglio vedere quale forma ha assunto il nemico con cui abbiamo a che fare.
Jiu si avvicinò alla macchina fotografica prendendo la fotografia ancora non visibile in mano, mentre Si Yeon si era occupata di accendere tutte le luci per completare lo sviluppo. Il processo durò un paio di minuti circa, non più di tanto, così che potesse finalmente essere guardata. Ciò che apparve fu spaventoso tanto da far urlare Bo Ra, la quale si nascose prontamente dietro Han Dong molto interessata. Era davvero spaventosa, non che uno spirito fosse sempre meraviglioso da guardare, ma di certo ne esistevano molti meno macabri.
– Ecco fatto! – Chang esclamò, dal tono della voce era come se se lo aspettasse – Era esattamente come pensavo.
– E adesso che cosa si fa?
– Dobbiamo capire due cose: la prima, lo spirito è ancora in casa, ed è l'opzione più semplice...
– E la seconda? – negli occhi di Bo Ra poteva leggersi una chiara paura.
– La seconda, lo spirito è nel corpo di Yoo Hyeon – la ragazza fece una pausa – Mi spiego meglio con questa domanda: cos'è che lo spirito voleva di più?
– Vendetta! Quindi... – esclamò Si Yeon puntando il dito verso l'alto.
– Vendetta per la sua vita, dunque è probabile che abbia voluto restituire il favore, ma non significa che Yoo Hyeon è...?
– No Jiu unnie, non è morta, ma ci può essere stata una sostituzione di anima, quindi è plausibile che l'anima dello spirito sia nel corpo di Yoo Hyeon, mentre la sua anima è perduta. Un ribaltamento con la Valle degli Spiriti che ho recentemente visitato. Ed è, credo, la cosa peggiore, perché non è facile recuperare un'anima da lì.
Nella stanza era caduto un profondo silenzio. Paura? Sì, le Dreamcatcher avevano tanta paura, mentre nel cuore della strega vi era profonda delusione per se stessa, perché lei avrebbe dovuto proteggerle tutte quante. Yu Bin l'aveva guardata altrettanto dispiaciuta, e cercava di consolarla.
– Non pensare affatto sia colpa tua – le disse.
– Non era ancora la mezzanotte, avrei dovuto essere vigile e controllare che tutto andasse bene. Adesso è un nuovo giorno e ho sempre meno tempo per sistemare le cose.
– Abbiamo, è una cosa che riguarda tutte quante, e tu ci dirai cosa fare – Min Ji le accarezzò il braccio. La maggiore aveva capito il suo dispiacere, ma in parte non meritava di provarlo, lei che le aveva aiutate sin dall'inizio.
– Abbiamo tutti i libri di incantesimi possibili e immaginabili; ne avevamo preso alcuni per poter proteggere la casa dagli spiriti, ci sarà qualcosa anche per questo, no?
– Certo che c'è, potremmo fare un incantesimo per liberare Yoo Hyeon dallo spirito che l'ha maledetta e recuperare la sua anima, ma mi preoccupa che il suo corpo rimanga vuoto – Han Dong sfogliò uno dei libri sulla scrivania e prese una delle pagine che recitava tali parole: Liberare un essere umano da uno spirito.
– Nel libro c'è tutto – continuò la ragazza cinese, pronunciando diversi elementi necessari affinché il rituale potesse avvenire, ma la strega pare sempre meno convinta.
– Il corpo di Yoo Hyeon non rimarrebbe vuoto e noi possiamo solo rompere la maledizione al momento, ma questo non riporta indietro la sua anima. Per fare quello che mi dici tu, bisogna avere le due anime qui, ma attualmente ne abbiamo solo una. Dobbiamo dividerci.
– In che senso dividerci?
– Una parte di noi si occuperà di liberare Yoo Hyeon dalla maledizione in modo che così questa non si possa ripetere quando avremmo la sua anima qui, mentre l'altra parte è alla ricerca dello spirito. Solitamente faccio queste cose da sola, ma visto l'emergenza è meglio che non rimaniamo sole.
E così venne immediatamente stabilito. Min Ji acconsentì nel momento stesso in cui la loro amica aveva proposto una cosa del genere, non perché le parole della strega fossero certe al cento per cento, ma sicuramente sapeva molto bene quello di cui si occupava. Si Yeon, Ga Hyeon e Bo Ra sarebbero rimaste con lei per occuparsi di Yoo Hyeon dormiente. Chissà cosa quella ragazza stava passando, forse l'inferno o peggio, Jiu non poteva saperlo e forse non lo avrebbe mai saputo. Prese il libro con l'incantesimo che avevano trovato e provò a credere che avrebbe funzionato, pur sapendo che lei non era affatto una strega.
– Ho seri dubbi che ce la faremo – Bo Ra si lamentò cominciando a giocare nervosamente con una ciocca di capelli, avrebbe potuto strapparla se avesse voluto, ma la testa pensava a tutt'altro.
– Siamo Dreamcatcher, non abbiamo alcun problema ad affrontare queste cose – Si Yeon invece affermò sicura – Chang ce lo ha detto milioni di volte, possiamo fare gli incantesimi senza avere paura che non riescano, siamo creature magiche adesso.
– Se avessi detto a mio padre che volevo rimanere a casa a studiare probabilmente avrei evitato un sacco di problemi – disse Ga Hyeon.
– Se fossi stata tua madre avrei accolto immediatamente la tua richiesta – rispose Jiu.
– Ragazze sembra che siamo ad un funerale, sul serio, aiutatemi a sollevarla piuttosto – la corvina scosse la testa, che stava prendendo Yoo Hyeon dalle braccia.
– Si Yeon, non sarei chissà quanto felice in una situazione per questo, insomma, siamo in emergenza e sai non accadeva neanche da tanto.
– Bo Ra unnie, abbiamo grandissime capacità, siamo entrate in un mondo magico e chissà quanti ne vedremo ancora. Io dico che una cosa migliore non poteva capitare. Abbiamo una nuova vita, io mi sento di avere una nuova vita e l'ho capito nel momento in cui ho recuperato il libro a Janvry, che le cose sarebbero cambiate.
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◯ All the Dreamcatchers Steal Nightmares
Fanfic𝗙𝗮𝗻𝘁𝗮𝘀𝘆 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗹 ⸺ 𝗗𝗿𝗲𝗮𝗺𝗰𝗮𝘁𝗰𝗵𝗲𝗿 𝗨𝗻𝗼𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹 𝗦𝘁𝗼𝗿𝘆𝗹𝗶𝗻𝗲 Jiu e le altre ragazze credono di dover frequentare una scuola normalissima quando vengono ammesse all'istituto, la cui sede è un castello francese, da cui...