1. Qualcuno salvi i koala da Charles Leclerc!

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Mi muovo in imbarazzo nel caldo di dicembreSi scioglie il mondo, ma il tuo pollice non è verdeTi piace la natura, ma non sai dare aiutiTi va di fare un tuffo in mare, ma poi ti rifiutiTra i tuoi rifiuti, tu ti rifiutiPoi mi rifiuti, poi ci rifiuti...

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Mi muovo in imbarazzo nel caldo di dicembre
Si scioglie il mondo, ma il tuo pollice non è verde
Ti piace la natura, ma non sai dare aiuti
Ti va di fare un tuffo in mare, ma poi ti rifiuti
Tra i tuoi rifiuti, tu ti rifiuti
Poi mi rifiuti, poi ci rifiuti
Tutti

***

Dobbiamo essere sinceri: il mondo fa schifo! Abbiamo inquinato il pianeta, le emissione di CO2 sono in continuo aumento mentre lo strato dell'ozono è sempre più sottile. L'Australia è in fiamme, mentre al Polo sud ci sono 18°C a mezzogiorno. Per non parlare della crisi economica globale e le guerre, fatte non solo di bombe. Una catastrofe!

Ma la cosa che sta riempendo tutte le prime pagine dei quotidiani, in ogni parte del mondo (persino nello Sri Lanka), non riguarda nessuno dei problemi elencati sopra. E chi se ne frega degli orsi polari che nuotano disperatamente per salvarsi, perché i ghiacciai di stanno sciogliendo, quando Charles Leclerc ha dato un calcio ad un koala. Sì, avete capito bene, gli ha proprio dato un calcio, ve lo giuro! Cioè, io il più delle volte sono come San Tommaso, "non ci credo se non ci metto il naso", ma se ne parlano tutti allora sarà vero.

«Non ho dato un calcio a quel koala!» si lamenta Charles Leclerc, di fronte al suo staff, che ammutolito lo guarda camminare avanti e indietro, mentre gesticola. Oggi fa davvero caldissimo a Melbourne e Charles si sente andare a fuoco, sta sudando così tanto che potrebbe ovviare al problema della siccità. Ma chi se ne importa della siccità, concentriamoci su quel povero koala. Era un cucciolo, un dolce e grazioso cucciolo che è stato messo tra le braccia di Charles. Chi mai avrebbe potuto immagina che lui gli avrebbe dato un calcio.

«Ma c'è un video Charles», nota Annabella, la ragazza che gestisce la sua immagine. Oh, poverina!

«Quale video? QUALE VIDEO?» chiede Charles, nervosamente. E allora gli passano un cellulare, lui lo prende tra le mani e schiaccia play, vedendosi da lontano, di schiena, mentre cerca di scrollarsi dalla gamba il koala. Lo fa, alzando leggermente la gamba, in bilico, poi di quello che succede dopo non si sa niente. E grazie al cazzo! Se ci fosse il video intero tutti saprebbero che subito dopo si è abbassato, ha preso il koala in braccio ed è andato a metterlo sul ramo di un albero. 

«Non gli ho dato un calcio, guardate», dice, mandando il video indietro. «Ho solo scrollato la gamba perché mi stava facendo la pipì addosso. Quando ho visto che non voleva staccarsi l'ho ripreso in braccio e l'ho messo su un ramo. Mi ha anche sorriso, ve lo giuro!»

«Charles, noi ti crediamo. Certo che ti crediamo! Però...come facciamo a farlo credere anche agli altri? Il web si è scatenato: hai perso più di centomila followers, hai fatto incazzare il WWF e domani, proprio mentre tu correrai, ci sarà una protesta. Hanno pure uno slogan...»

«Che- che slogan?»

«Qualcuno salvi i koala da Charles Leclerc!» Sentendo queste parole, il pilota monegasco si mette a ridere, prendendosi la testa tra le mani. Questo è solo un brutto incubo. Deve esserlo. D E V E!

«E adesso che faccio?» chiede, sconsolato. 

«Avevamo pensato ad una cosa, in effetti», gli fanno sapere. «Conosci Nola Karlsson?»

«Dovrei? Chi è?»

«Nola Karlsson, classe 1997, laureata con il massimo dei voti in biologia marina e momentaneamente dottoranda presso l'università di Stoccolma». La ragazza viene presentata, mentre fanno vedere a Charles una sua foto; è davvero carina con i suoi capelli castani, portati a caschetto con tanto di frangetta, gli enormi occhi blu e l'aria da saputella, ma non una di quelle rompicoglioni. «Lei è un'attivista ambientale di grande successo, pensa che è pure in lizza per il Premio Nobel per la pace».

«E perché? Che ha fatto?» chiede Charles, alzando un sopracciglio.

«Beh...che importa!» taglia corto Annabella. «Avevamo pensato che potresti fingere di stare con lei. Crediamo che la sua influenza possa risanare la tua immagine». 

Charles guarda i suoi collaboratori un po' confuso, crede che lo stiamo prendendo in giro ma restano tutti impassibili e quindi...sì, vogliono farlo davvero!

«E cosa vi fa pensare che lei accetterà?»

«Lei ha già accettato. E tu?»

Beh, non lo entusiasma affatto fingere una relazione, sa che le bugie il più delle volte hanno le gambe corte, però qualcosa deve pur fare per risolvere la situazione. Ed è così disperato che finisce per accettare.

***

Angolo autrice: Il sabato mattina ho sempre voglia di trash. Quindi eccoci qui. Lo ribadisco: questa storia è ironica, ma con la mia ironia vorrei  cercare di trattare tematiche importanti. Capitolo brevi, poco impegnativi e non ci sarà in alcun modo un aggiornamento fisso. Quando mi sento di scrivere, pubblico. 

Spero questo nuovo progetto vi possa piacere. A presto, 

Ale.

p.s. OH MIO DIO, CHARLES CON UNA RAGAZZA IN UNA STORIA SUL MIO PROFILO! LA FINE E' VICINA, ME LA SENTO.

Bravado  || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora