LA PARTENZA

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L' inverno di quei tempi si faceva rigido, e il clan stava pensando da tempo ormai di spostarsi in altre zone piu ospitabili e con maggiori risorse cosi come avevano fatto altri loro vicini negli altri confini, saccheggiando popoli, nuove terre, e piratando le navi di altre popolazioni.
Ma il clan valtuka' era piccolo e vi erano pochi nobili vichinghi, ma nessuno sapeva cosa, flven, il capo del clan, sarebbe stato disposto a fare.
Da tempo essi temevano di essere diventati tanto ignobili da non meritare il valhalla, le speranze di far ragionare quel vecchio scorbutico erano riposte nel figlio heivak.
Egli da poco aveva raggiunto la maggiore età ed era diventato più pratico nell' uso delle armi, e si diceva che il figlio del capo era senza dubbio meritevole di combattere al fianco di odino nel giorno del ragnarok e di adempiere al suo banchetto nel valhalla.
Si era svolto da poco il funerale di uno dei capi più anziani e tutti erano riuniti nel loro ultimo saluto.
Avevano unito a lui la moglie e il figlio, che avevano voluto seguirlo nel suo viaggio, e li avevano uccisi e spinti in mare aperto con il veliero della loro famiglia.
Un grande membro del clan sene era andato a causa di un attacco di un clan vicino che agiva anche contro il loro popolo per necessità.
Mentre tutti salutavano il grande capo anziano che prendeva il largo, alcuni intonavano un canto di addio rivolti verso la nave che si consumava nell' incendio che li portava all' oltretomba.
Heivak, il figlio del capo clan rimasto dava spesso battute di caccia nelle terre innevate, era una delle loro attività preferite e assieme ai suoi amici si divertiva a cacciare per procurarsi il cibo.
Heivak cavalcava e non a caso era detto " heivak hermod ", in quanto guidava ogni spedizione e aveva coraggiosamente respinto gli invasori insieme a suo padre detto " ygg ", che cavalcava il suo cavallo detto " yggdrasill ".
Il più terribile era comunque uno dei guerrieri più micidiali di flven, alkan, detto " gunnarr ", in quanto non provava nulla per nulla e i suoi sentimenti di ostilità erano molto utili in battaglia, dove non provava pietà per nessuno e lottava con la furia di un berserkir.
Mentre flven pareva avere la risolutezza e la forza di thor, alkan aveva la ferocia di loge, il fuoco divoratore.
Fu in quel giorno che flven si innalzo' su una collina e gridò rivolto al suo clan :
" in questi tempi il cibo scarseggia, è giunto il tempo per noi di valtuka' di partire per thor e odino e prendere nuove terre ! "
Fu cosi che i vichinghi prepararono le loro navi per andare alla conquista.
Furono preparate molte drakkar pronte a salpare, non per fini commerciali.
In quel giorno il capo clan decise, per sollevare il morale dei suoi uomini prima di un viaggio cosi rischioso, di fare un rito tradizionale che solitamente solo ogni nove anni veniva fatto e tutti ascoltarono con animosita' la preghiera del vecchio saggio guerriero mentre i prigionieri dei clan assalitori venivano messi in riga.
" odino, padre di tutti, ascolta questa preghiera, fa' che il nostro viaggio possa andare incontrastato e che la tua lancia ci liberi dai nemici lungo la via. "
I sacrificati erano quattro prigionieri, ridotti come schiavi e scelti come sacrificio prima della partenza, in piu si misero nella lista anche due arieti.
Per alcuni quel gesto era una forzatura, una provocazione, per il capo del clan era una richiesta di soccorso e sostegno a questa nuova sfida offerta direttamente ad odino e a suo figlio thor.
Gli schiavi - prigionieri furono messi nei loro ceppi e tutti insieme furono fatti appendere mentre il resto dei vichinghi assisteva al sacrificio per odino, lo stesso destino toccò agli arieti.
La corda fu tirata anche sull' ultima pecora, che scalcio' gli ultimi respiri di vita e morì mentre la folla dei vichinghi traeva coraggio e giovamento del sacrificio per odino.
I corpi rimasero li appesi a dondolare nell' aria.
Ora i vichinghi erano pronti, carichi, armati di coraggio.
Il mare aperto li aspettava, i confini dell' ignoto erano li davanti a loro.
Cosi, alcuni di loro, tra cui flven, alkan, e heivak presero il mare aperto e quando si staccarono dalla costa, flven disse : " noi siamo valtuka', odino ci proteggerà nella nostra missione e torneremo a casa o andremo nel valhalla ! "

THE LAST HOLMGANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora