LA TERRA SCONOSCIUTA

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I vichinghi scorsero davanti a sé un isola assai misteriosa, piu grande rispetto altre che avevano visitato principalmente per sostentarsi.
Le drakkar approdarono sulle spiagge dell' isola incontaminata e i vichinghi gioirono nell' avere trovato un nuovo posto incontrastato in cui far vivere le loro famiglie e i discendenti del loro clan.
Ad un tratto, da lontano, heivak scorse qualcosa muoversi nella vegetazione e si accorse che non era un animale, o se lo era aveva grande forma.
" li ! Ho visto qualcosa muoversi nella vegetazione ! Era un uomo, ne sono sicuro ! " disse heivak rivolto agli uomini e a suo padre.
Flven sapeva che se qualcosa li stava aspettando in mezzo alla foresta sapeva del loro arrivo, avviso' quindi i suoi uomini di stare attenti in caso di un imboscata proveniente dal bosco.
Probabilmente qualcuno, se era umano su quella foresta, li avevano visti dal fitto della vegetazione.
I vichinghi iniziarono a addentrarsi nella foresta, le armi pronte a essere usate in caso di attacco.
Non ci volle tempo prima che tutti iniziarono a sentirsi circondati e osservati, avvertivano un pericolo incombente.
La vegetazione attorno ai guerrieri si stava muovendo, ma poteva trattarsi anche di animali, animali magari comunque affamati e feroci.
Fu avanzando che il clan vichingo iniziò a scorgere almeno due costruzioni fatte con foglie di palma e legno, tutte e due erano costruzioni grandi e circolari.
Fu in quel momento che dalla prima e dalla fitta boscaglia uscirono alcuni isolani, coperti da alcune pelli di animali, tra loro vi erano anche alcuni giovani completamente nudi ma decisi a proteggere la loro casa con alcune lance.
Le donne, uscite dalle due case circolari erano nude, altre coperte con una gonnella di foglie o altro materiale.
I vichinghi stettero in guardia ma vedendo che non venivano subito attaccati, flven fece ordine di aspettare : i due avvetsari si stavano appena studiando, oppure per qualche ragione gli isolani non sembravano del tutto ostili.
I vichinghi alzarono le mani in segno di tregua, ma non misero via le armi.
Il piano che aveva flven a quanto pare ora era diverso, o forse intendeva studiare meglio il nemico, quel nemico che sembrava piu incuriosito che minaccioso.
Le famiglie uscite dalle loro case rotonde sembravano mettersi d' accordo su qualcosa mentre continuavano a puntare le armi sui vichinghi.
Ad un tratto conclusero le discussioni e pungolarono i vichinghi con le loro lance in modo da esortarli a spostarsi, e cosi si misero in cerchio attorno ai vichinghi, i quali non lottarono e si fecero guidare.
Pochi di loro erano avanzati, alcuni erano rimasti sulle spiagge, in attesa di notizie o di intervenire nel caso i guerrieri non sarebbero tornati dopo un po o non avessero mandato nessuno.
I vichinghi avanzarono nella foresta sotto esortazione dagli isolani, i quali continuavano a puntare loro le armi.
Poco dopo, nella foresta, i vichinghi incontrarono altri nativi che si affacciavano curiosi da altre costruzioni simili alle precedenti.
I nativi erano nudi in maggioranza, soprattutto i membri più giovani nelle famiglie, e avevano quasi tutti alcune decorazioni sul corpo simili a strani simboli.
Andando in mezzo a quel villaggio fatto di costruzioni circolari e rettangolari, circondati dai nativi con strani colori e simboli dipinti sul corpo, con strani metodi di purita' in cui solo i più anziani parevano coperti.
I vichinghi si ritrovarono davanti una piramide di legno con alcune scalette in roccia nella parte più restrostante.
Li capirono che dovevano fermarsi, in quanto i nativi smisero di pungolarli in modo da spronarli a muoversi.
Nessuno saoeva cosa flven avesse in mente, ma tutti sperarono che non li avessero spronati a muoversi come pecore verso il sacrificio.
Ad un tratto, videro giungere dall' orizzonte un anziano signore vestito con la pelle di animale e incapucciato.
Avanzava rendendosi ignoto alla vista e tastando il suolo con una lancia.
Il signore anziano salì in cima alla piramide di palma e i vichinghi capirono che era il capo oltre che essere affascinati da quella figura.
Fu in quel momento che arrivarono gracchiando due corvi neri e gli si posero vicino.
" gungnir ! Hugir ! Munin ! " cercò di sussurrare ai suoi uomini flven, ma tutti parevano aver preso in considerazione la sua stessa idea.
Non ci volle molto a cadere in considerazioni all' unisono, anche perche al vecchio mancava un occhio.
In quell' istante i due corvi imperiali volarono via gracchiando nell' aria.
I vichinghi erano tutti d' accordo che odino si era manifestato a loro in forma di viandante errante sul mondo.
Flven fece segno di inchinarsi.
I vichinghi si inchinarono all' anziano senza pensarci minimamente.
" we yes ivaren ikvan ? " gridò il vecchio.
" vetna enkalemme nikit orekistla areinistla valuterp rainni volkanet norlandest !
Niun siklafin enna avkordinste id enna eleni niv iki itistla iv volinistla ?
Iklt hatnaithl iggeneithl ?
Ill vetna enkalemme nikit konaritithl. Itliv yocahu' barontunithl ! "
Il vecchio anziano sollevò la lancia e i nativi continuarono a pungolare i vichinghi, i quali si alzarono dal loro inchino speranzoso e furono scortati fino alla sala del trono del vecchio saggio.
Flven disse ai suoi : " siate rispettosi, abbiamo avuto l' onore di entrare nel vala'skja'lf e di vedere il nostro odino in forma di viandante e guida degli uomini nel suo hlidskja'lf ... "
Fu accurato che i vichinghi non avevano intenzioni ostili e anche gli altri in attesa di notizie furono ospitati nel villaggio.
Nonostante le due distinte civiltà non si comprendessero, l' umiltà dei vichinghi aveva reso pacifici i nativi.
Quella sera fu fatto in  ringraziamento agli dei nativi una cerimonia religiosa in cui tutti gli sciamani si erano riuniti e danzavano in preda al fumo e alle visioni, ma altri tamburi si udirono all' orizzonte e tutti si fermarono ad udirli, qualsiasi cosa fosse non era prevista dalla cerimonia.

THE LAST HOLMGANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora