PER MARE

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Heivak era a bordo di una delle nove drakkar in viaggio verso l' ignoto, a bordo vi erano anche suo padre e alkan.
Alkan era una persona molto ambigua, e spesso poco amata e considerata per causa della sua spietatezza, temuto da molti, non aveva famiglia, e dopo la morte della sua famiglia natale era rimasto lui solo, solo lui, l' onore, e l' ambizione di combattere fino alla sua morte e al raggiungimento del valhalla.
Non aveva il consenso degli uomini, ma molti dicevano che aveva il consenso degli dei e la forza di lottare come un berserkir, un guerriero invasato da odino.
Aveva commesso molti crimini tra gli uomini, e quindi anche la memoria dei suoi genitori e familiari ormai morti era andata a rovinarsi e a essere cancellata, si diceva che fosse un ladro e un assassino.
Flven lo teneva sempre vicino a se per questo e per questo lo teneva d' occhio.
Alkan poteva essere per tutti un arma a doppio taglio, e nessuno, praticamente nessuno poteva dirsi di averlo come conoscenza.
Odiava la sua stessa famiglia, e alcuni dicevano che il padre lo maltrattava da bambino e con gli anni, temprandosi nella guerra, nella solitudine, e nella sofferenza, perse ogni traccia di amore nel cuore, parlando solo con la spada e la violenza.
Ogni tanto si fermavano a bere in qualche fiume su qualche isoletta, alcuni pescavano, così continuò la missione.
Non ci fu mai un isola abbastanza grande da essere considerata, e cosi continuavano a vagare nelle acque aperte cantando e discutendo tra loro.
Per giorni cosi continuò l' avanzata.
Flven si chiedeva se avesse fatto la cosa giusta, dopotutto era solo un capo disperso in questo grande mondo, ma non sapeva mai quanto essere grato per la sua posizione così responsabile, spesso anche lui viveva solo in attesa di una morte gloriosa e per poter raggiungere i suoi uomini e amici ormai trapassati, nel grande banchetto di odino.
Viveva per questo, per suo figlio, e per il suo popolo.
Gli anni lo avevano risparmiato, aveva vinto molte battaglie ed era sopravvissuto fino all' arrivo di quegli ulteriori giorni difficili.
Si chiedeva cosa ora il destino avesse preparato per lui e la sua gente, il cui scopo era indubbiamente legato al suo e ogni conseguenza avrebbe trascinato tutti loro in un unico fato.
Spesso nei momenti di difficoltà come questi pregava gli dei o le norne, ma mai aveva fatto una simile richiesta di attenzione.
Sapeva che qualsiasi cosa fosse successa, lui era l' ultimo capo del clan rimasto vivo e ogni sua reazione e decisione sarebbe stata scrupolosamente valutata.
Heivak, invece, era solo il figlio del capo clan, e solo recentemente avvale trovato il suo coraggio dopo tanto addestramento assieme al padre nell' arte del combattimento.
Quel viaggio lo avrebbe messo probabilmente a dura prova e come sempre heivak  era intenzionato a proteggere l' ormai anziano padre, che anche se un guerriero comunque l' età ne aveva condizionato il riflesso.
Ora si lasciava alle spalle il suo cavallo, compagno di quella sua prima vera battaglia.
Lasciava alle spalle la madre.
In quel momento, un vichingo scorse qualcosa nell' orizzonte e gridò avvisando tutti : " terra ! Terra ! "

THE LAST HOLMGANGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora