park jimin, spogliarellista che sta cercando di disintossicarsi, vedrà l'equilibrio precario della propria vita andare a rotoli quando, dopo due anni di assenze, il suo ex jeon jungkook farà ritorno a seoul.
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storia co...
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Quando sono venuto qui per parlare con Jimin e cercare di calmarlo, aprendo la porta con la mia vecchia copia delle chiavi, sicuramente non mi aspettavo che succedesse tutto questo.
Il mio piccolo per poco non ricascava nello stesso vecchio tunnel, tutto per colpa mia e del mio non saper gestire le emozioni e ciò che voglio fare. Sono troppo impulsivo. Se voglio davvero che le cose vadano bene, questa volta, devo cambiare approccio e frenarmi.
Accarezzo nuovamente la schiena di Jimin, il quale si stringe ancora di più a me, mentre ha la fronte appoggiata nell'incavo del mio collo e le gambe intorno al mio bacino. Sembra così fragile in questo momento. Ma in realtà so che è probabilmente la persona più forte che io conosca e che mai conoscerò in vita mia.
«Piccolo, se scendi dalle mie gambe possiamo alzarci da questo pavimento freddo e andare in cucina. Magari ti preparo una camomilla calda come piace a te e ci sediamo sul divano, così mi racconti tutto. Poi ti porto a letto e ti riposi, mh? Che ne dici?»
Mi allontano per poterlo guardare in faccia, ma Jimin scuote la testa e si rituffa nell'incavo del mio collo, stringendosi a me come se avesse paura che scappassi via.
«N-Non voglio muovermi da qui»
«Qui dove, piccolo? Dal bagno?» Alzo una mano per accarezzargli i capelli, cercando di rassicurarlo.
«D-Da qui» dice, baciandomi dolcemente il collo per farmi capire che vuole stare in braccio a me.
Immediatamente capisco tutto. Quando stavamo insieme e succedeva qualcosa di brutto Jimin si metteva tra le mie braccia e non si scollava per un secondo.
Non ricordo nemmeno quante volte ho dovuto preparare da mangiare con lui sulle spalle perché non voleva staccarsi. Probabilmente in quei momenti, quando è più sensibile, ha paura che io lo abbandoni. All'inizio questa cosa mi faceva arrabbiare, perché credevo che non si fidasse di me.
