4

183 11 0
                                    

La mattina seguente rimasi tutto il tempo a casa. Ero solo, poiché non potevo uscire nelle mie condizioni e Tooru doveva lavorare.
Ma non fu difficile trovarmi un impegno. Il colpevole era ancora a piede libero e, per ogni secondo, temevo per la vita di Oikawa.

Devo trovarlo e farlo fuori con le mie mani. Due anni a lavorare come poliziotto non sarebbero stati inutili. Volevo proteggere Oikawa, anche se mi sarebbe costato la vita. Era il mio migliore amico, e gli otto anni senza vederlo non contavano più nulla. Mi aveva accompagnato per una vita, non avrei potuto lasciarlo andare così facilmente.

"YAHOO!" Quando tornò a casa Oikawa, mi riuscii a togliere brutti pensieri dalla testa. "Sei arrivato!" accennai un sorriso, ma non riuscì a notarlo e che si chiuse subito nella sua stanza. Cosa gli prende?!

Uscì poco dopo, mentre io mi chiedevo perché si fosse comportato così. "Iwa-chan~" Mi voltai. Aveva il viso colorato e contornato da un sorriso. "Ho visto questo make up su internet e non vedevo l'ora di provarlo per mostrartelo!" solo vederlo eccitato per piccole cose, mi rendeva felice. "Ti sta bene."
"Aw~ grazie!" In ogni momento passato con lui, mi rendevo conto quanto valesse la sua vita, e quanto il mio cuore gli appartenesse.

Ma non poteva funzionare, tra di noi.

"Iwa-chan, dopo pranzo devo assolutamente andare ad allenarmi. È un problema per te? Vuoi che rimanga qui?"
"Non preoccuparti, vai pure."
Se non glielo avessi permesso, si sarebbe davvero preoccupato.

Toccò a me però, forse stavo diventando paranoico.

Erano le otto di sera, e Oikawa ancora non era arrivato. Si starà solo allenando più del dovuto, come al solito. Cercavo di star tranquillo, ma nulla poteva togliermi il pensiero che il colpevole volesse uccidere il mio migliore amico.

Il telefono squillava, nessuna risposta.
Rimbombava nel mio orecchio, mentre iniziai ad agitarmi. "Per favore...per favore, torna a casa." speravo di sentire la sua voce, ma non fu così.
Buttai il telefono ancora squillante a terra, temendo il peggio. Il mio respiro si fece affannoso, tanto da provocare un forte dolore al petto.

"Buona sera Iwa-" Non appena lo vidi entrare dalla porta, mi fiondai verso di lui e lo strinsi tra le mie braccia. "Non farlo mai più cazzo, pensavo potessi morire!" Oikawa non fiatò. Riuscii però a sentire le sue braccia che giravano intorno alla mia schiena. Sospirai, sentendomi meglio.

"Scusa per averti fatto preoccupare." disse lui, spostandosi dalle mie braccia "Rispondi a telefono la prossima volta, ok?" Lui annuì. "Ceniamo? Ho un certo languorino." Entrammo in cucina, io mi appoggiai al contatore e lui si mise ai fornelli. "Allora...come sono andati gli allenamenti?" gli domandai, cercando di mostrandomi il meno preoccupato possibile "Bene, sono solo molto stanco. Spero tu non ti sia annoiato troppo, da solo a casa." scossi la testa. "Iwa-chan...Non preoccuparti troppo per me. Sono sicuro che scoveranno quella persona."

Non ero d'accordo, ma non volevo mettergli ancora più pressione. D'altronde era lui l'obbiettivo, lui stava soffrendo la paura costante in prima persona.

 D'altronde era lui l'obbiettivo, lui stava soffrendo la paura costante in prima persona

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Erano le 03:24 di mattina. Ricevetti una chiamata anonima che mi fece svegliare di punto in bianco. "Pronto?"
"Iwaizumi Hajime." Mi zittii subito. La voce al telefono era modificata e iniziai ad avere dei sospetti. "Chi parla?"
"Non ti saresti dovuto mettere in mezzo." Era proprio chi pensavo che fosse. "Non mi fermerò finchè non vedrò Tooru Oikawa sotto terra, sappilo. Raggiungerlo è semplice, so tutto di lui. Mi assicurerò di rovinargli la vita il più possibile."
"Devi solo prov-"
"Se ti intrometterai ancora, ucciderò entrambi." Dopodiché, attaccò.

Preso dal panico, mi tornò il dolore al petto e faticavo a respirare. Ero così accecato dal voler far fuori quello stronzo, che non mi preoccupai della mia salute.
Mi alzai di scatto con una mano sul cuore e a passi pesanti mi avvicinai all'uscita.
Mi preparai per incontrare il colpevole, nonostante non sapessi neanche dove si trovasse.

Ma le mie gambe non ressero e mi lasciai cadere a terra. "O-Oikawa-" il mio respiro si faceva sempre più debole e la testa mi girava.

Fu una fortuna, che Tooru sentì il botto che feci cadendo a terra. "Iwa-chan...IWA-CHAN?!" Mi corse incontro "Stai tremando..."
"N-Non...respiro."

Before You Go | iwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora