Teammates || DaiSuga

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- Daichi, tesoro, dobbiamo andare -

La dolce voce del numero due del Karasuno, Kōshi Sugawara, giunse ovattata alle orecchie del capitano, ancora addormentato sul divano, che grugnì una risposta prima di voltarsi sul fianco opposto e continuare a dormire.

- Daichi - lo chiamò un po' più forte, scuotendogli una spalla nella speranza di farsi sentire. Non era abituato a vederlo dormire in quel modo, dato che normalmente, per svegliarlo, era sufficiente il minimo rumore o movimento.
Continuando a non ricevere segni di vita, prese il cuscino che era sotto i piedi di Daichi, lo portò dietro la nuca con entrambe le braccia e, con tutta la forza e il fiato che aveva in corpo, caricò un colpo dritto sul suo orecchio: - SVEGLIAAA -

Daichi si svegliò e si mise a sedere di scatto, con i capelli scompigliati e il cappuccio stropicciato ancora calato sulla fronte. I suoi occhi impiegarono qualche secondo per concentrarsi su un punto della stanza e quando ne furono in grado si focalizzarono sul volto placido presente pochi centimetri sopra la sua testa: - Un modo un po' violento per svegliare Biancaneve, non trovi? -

- A differenza di Biancaneve, tu dovresti evitare i sonnellini pomeridiani, sai? - rispose Kōshi, sprimacciando il cuscino e rimettendolo al suo posto. Rivolgendogli un gran sorriso, gli si avvicinò per dargli un bacio sulla fronte: - Guarda in che stato sei -

Daichi si grattò la nuca, imbarazzato: - Stavo facendo un bel sogno, scusa se non sono riuscito a svegliarmi subito -

- Non ti preoccupare, i miei metodi sono infallibili quando si tratta di svegliarti - disse Kōshi, buttandosi tra le sue braccia e costringendolo ad adagiare nuovamente la testa tra i cuscini del divano. I minuti che seguirono rimasero sospesi tra dolci parole d'amore, carezze delicate, labbra appena sfiorate e lunghi baci carichi di sentimento.
Nonostante la giovane età dei due ragazzi, il loro era un amore maturo, equilibrato, fondato su lunghi dialoghi costruttivi, rispetto reciproco e una fiducia guadagnata giorno dopo giorno, con pazienza e dedizione.
Non sentivano il bisogno di dimostrarlo in continuazione con vistose effusioni: la consapevolezza di esserci l'uno per l'altro era innegabile e non li avrebbe abbandonati facilmente. Però, come tutti gli amanti, di tanto in tanto necessitavano di qualche momento di intimità che fosse tutto loro, in cui isolarsi dal mondo, anche solo per brevi lassi di tempo, e dimenticare i freni inibitori da cui entrambi erano trattenuti normalmente, lasciandosi andare alle attenzioni l'uno dell'altro.

Una volta che entrambi furono in piedi, Daichi, sovrastando Kōshi di poco con la sua altezza, gli prese entrambe le mani e gliele portò dietro la schiena, cingendolo in un abbraccio. Lo guardò con i suoi grandi occhi, di qualche sfumatura più scuri rispetto a quelli dell'altro, e gli diede un ultimo, dolce bacio.

- Ora vai a lavarti, tra mezz'ora dobbiamo essere in palestra - disse Kōshi dopo aver riaperto gli occhi. Non appena Daichi fu nel bagno, sorrise guardando la porta chiusa e, sospirando, si sfiorò le labbra, che conservavano ancora il suo sapore.
Mentre aspettava che finisse di lavarsi e cambiarsi, controllò che nelle borse ci fosse tutto l'occorrente di cui erano stati incaricati di occuparsi e si accertò che non fosse troppo tardi.

- Daichi, ti do due minuti - urlò, nel tentativo di farsi sentire dall'altro. Che uscì un minuto dopo, pulito e profumato, pronto per andare a dare inizio alla festa di Natale della sua amata squadra di pallavolo.
Presero le borse che contenevano festoni, patatine, bibite e qualche pacchettino per gli altri componenti della squadra, un pensiero che tenevano a fare per il loro ultimo anno di permanenza in quella scuola. Dopodiché, una volta usciti dal portone di casa di Daichi, si avviarono a piedi verso la scuola.

Mentre il sole invernale iniziava a tramontare, la forte luce arancione del tramonto pomeridiano si rifletteva sugli alberi spogli e l'aria diventava sempre più pungente sulle guance dei due ragazzi, stretti nei loro cappotti.

𝚃𝚠𝚎𝚕𝚟𝚎 𝙳𝚊𝚢𝚜 𝚘𝚏 𝙲𝚑𝚛𝚒𝚜𝚝𝚖𝚊𝚜; multiship (oneshots)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora