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Viola'a pov
Noah non mi ha seguita..e questa cosa non fa altro che confermare quello che inizialmente pensavo di lui: è solo un ragazzo saccente e tronco.
Senza neanche rendermene conto sono arrivata in centro città. È bellissima Los Angeles a quest'ora, con le luci, così tante persone per la strada, nei negozi, coppiette mano nella mano. Potevamo essere io e Noah...
"Esci dalla mia testa Noah Fottutissimo Beck"
Le mie gambe sono andate da sole e in tutto questo ero immersa nei miei pensieri.
Se non ha capito come sono, non c'è motivo di continuare. Insomma, se mi avesse conosciuta davvero sapeva cosa mi avrebbe colpito.

***Un anno dopo***

"Signorina Gray la vogliono di la" mi informa il mio segretario.
"Chi c'è?" Domando continuando a guardare i dati sul computer. Ho fatto carriera durante questo anno e non ho avuto nessuna distrazione e deve continuare così. Ho aperto una mia azienda di moda: la 'Gray's company'; e sono grata a tutti coloro che comprano i miei abiti perché ho lavorato e fatto dei sacrifici per arrivare dove sono ora. Così tanto in così poco tempo.
"Ha detto che è suo fratello" appena nomina il suo nome mi fermo e guardo un punto fisso davanti a me per poi passare a guardare Billy. Perché mio fratello dovrebbe essere qui? Perché non mi ha avvisato che sarebbe venuto? Ieri mi ha chiamata e non mi ha detto niente. Questa cosa mi preoccupa.
"Arrivo, grazie Billy" gli rispondo accennando un sorriso forzato e salvo il documento a cui stavo lavorando sul computer mettendolo nella cartella 'New project'.
Billy ricambia il sorriso ed esce dal mio ufficio. Mi alzo dalla sedia allontanandola dall'immensa scrivania e raggiungendo lo spacchino di fronte ad essa. Continua a non capire come mai mio fratello sia qui; spero solo che sia una bella notizia, che la sua ragazza sia incinta perché sta andando a gonfie vele la mia vita e non può anzi non voglio che vado male proprio adesso. Mi specchio dandomi un'ultima sistemata ed esco dall'ufficio dirigendomi nell'atrio.
"Tra quanto arriva?" Domanda una voce maschile. Riconoscerei quella voce anche lontano un miglio.
"Dovrebbe arrivare a momenti" risponde Billy cercando di non sembrare scortese.
"Hai detto così anche due minuti fa eppure lei non è ancora qui" iniziò ad alzare di poco la voce.
"Non permetterti di trattarlo così" intervengo prima che Billy non risponda delle sue azioni. Potrebbe sembrare un secchio quando lavora, ma quando non è qui è un'altra persona e credetemi, sono davvero fortunata ad averlo con me. Sia perché è intelligente, ha voglia di fare e non si abbatte se qualcosa gli va male nella vita e sia perché è davvero uno schianto.
"Eccoti finalmente, ti sei fatta bella per me eh" dice squadrandomi dalla testa ai piedi e solo ora mi ricordo di indossare un vestito nero abbastanza accollato e che arriva poco più sopra alle ginocchia con dei laccetti sui fianchi che penzolano lungo le cosce. La mia vita è avvolta da una cintura e il mio collo pieno di gioielli che si abbinano al colore della chiusura della cintura. Il tutto accompagnato da degli stivali alti e neri che lasciano intravedere solo un piccolo strato di pelle e una camicia bianca per coprire le spalle nude. Il fatto che sono freddolosa non è assolutamente cambiato.

(Quello che indossa Viola, ma fate finta che il vestito sia più lungo e che il logo della cintura sia quello della Gray's Company)

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(Quello che indossa Viola, ma fate finta che il vestito sia più lungo e che il logo della cintura sia quello della Gray's Company).
"Cosa vuoi Noah?" Gli domando sbuffando e rimanendo sempre a debita distanza da lui. Non si sa mai cosa possa fare.
"Non sei felice di vedermi?" Mi chiede con un ghigno in faccia e provando ad avvicinarsi.
"Cosa vuoi?" Gli richiedo allontanandomi mentre lui si avvicina. Ormai sono arrivata a toccare il muro con le spalle e il mio corpo è intrappolato tra lui e il muro.
"Scusa per quello che è successo - ammette poggiando entrambe le mani sul muro affianco alla mia testa impedendomi di scappare - non volevo che finisse così - ormai tutti i miei dipendenti hanno smesso di lavorare e ci stanno guardando - possiamo parlare? - si guarda in torno e poi ritorna con gli occhi fissi sui miei - da soli" specifica dopo aver notato che ogni singola persona qui presente sta attenta a ogni nostro minimo movimento.
"Come hai fatto a trovarmi?" Gli domanda anche se la risposta forse già la so.
"Tuo fratello me l'ha detto, voleva che sistemassi tutto. Tutti volevano che sistemassi tutto" abbassa la testa osservando le sue scarpe come se di punto in bianco fossero diventate la cosa più importante del mondo.
Si sta odiando in questo momento per quello che ha fatto, non riesce neanche a guardarmi negli occhi per la troppa vergogna. Ma mi ha ferita, credevo che mi conoscesse davvero e mi amasse, ma evidentemente non era così.
"Mi dispiace Noah, ma io sono andata avanti - appoggio le mie mani sui suoi avambracci per spostarlo e lui lascia che lo guidi - e dovresti farlo anche tu" finisco di dire sorridendogli e mi dirigo senza girarmi nel mio ufficio. Tutti i dipendenti sono rimasti con la bocca aperta scioccati da come io, Viola Gray, avessi lasciato un ragazzo così carino, così dolce, ma così testardo a guardare un punto fisso sul muro difronte a lui. Vedo che alcune ragazze fanno dei sorrisoni per la possibilità di potersi prendere quel bel manzo, ma l'unica cosa che non sanno è che lui, quando vuole, sa essere stronzo, più di quanto possano immaginare.

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E niente, la storia finisce qui. Lo so che vi aspettavate più colpi di scena o più capitoli, ma ho preferito finirla così invece di lasciarla incompleta per un bel po' di tempo.
Spero di non avervi deluso...
Vi voglio bene e spero di avervi fatto compagnia con la mia storia (e che vi sia piaciuta).
Ne approfitto per darvi gli auguri di buon natale e buon anno (anche se in ritardo) e, per oggi, buona befana😘
Vi voglio beneeee!!!
La vostra Fede💕

If you want love ~ Noah BeckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora