Una Morte al maschile

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Mi devo ancora riprendere dallo shock di questa visione, quando Elettra mi dà di gomito tra le costole. Al che, le do uno schiaffetto sul braccio, ma più per far riprendere il mio cervello che per farle dispetto. Davanti a noi...c'è un dio della morte.
Cavolo.
Cavolo.
Cavolo.

Sono costretta a ferire il mio orgoglio ammettendo a me stessa di essere davvero scioccata da questa visione. È come trovarsi davanti un animale esotico.
Sta lì, seduto al suo banco e ogni tanto scuote le ali nere ed enormi come se fossero un altro paio di braccia. I capelli sono neri e spettinati quel tanto che fa sospirare le ragazze. Sì, in effetti il total black gli si addice.
E ragazzi; che muscoli!
Probabilmente, anche Elettra gli starà fissando i bicipiti che si intravedono sotto la t-shirt bianca. Un bianco che sembra accecante con tutto quel nero.

Io e Elettra, per non essere scortesi (e imbambolate), prendiamo posto vicino alla morte, la nostra nuova compagna.
Anzi...devo parlare al maschile: la morte, il nostro nuovo compagno.
Sì, è un ragazzo...e neanche niente male.
È talmente bello che mi ritrovo a trattenere il fiato mentre lo guardo, e non è nemmeno voltato completamente verso di noi: ci mostra solo il profilo. A prima vista gli occhi potrebbero sembrare di un marrone intenso, ma con un'occhiata più veloce stabilisco che sono rossi. Quel rosso che tinge una pozza di sangue denso e caldo. Potrebbe anche essere scambiato benissimo per un vampiro. Ma i vampiri hanno gli occhi fotonici. Non rosso scuro, ma rosso evidenziatore.
E poi...ha quelle immense ali nere che spuntano dalla schiena.
Dico davvero: sono immense.
E bellissime.
E, be', i vampiri se le sognano.

Non ho mai visto qualcosa di tanto bello e spaventoso in vita mia.
Le piume sono di un nero lucente e sembrano così morbide che devo ricorrere al più del mio autocontrollo per non sporgermi e accarezzarle.
Sinceramente...sono un po' innervosita dalla presenza del dio della morte: è la prima volta che qualcuno mi fa questo effetto e non mi piace.
Nel senso; di solito sono io a suscitare timore negli altri.
Cerco di farmi coraggio e riprendere il mio solito atteggiamento sicuro e fiero. Spero di non aver avuto un'espressione da aiuto-sono-una-madamigella-in-pericolo-e-spero-che-sia-tu-a-salvarmi. Poggio rumorosamente lo zaino sul banco accanto a quello del ragazzo-morte, ma lui non alza nemmeno la testa.
Che nervi.

Elettra mi fa dei cenni come a dire: inventati qualcosa! e io improvviso "Ehm...ciao. Io sono una Valchiria, mi chiamo Caliane. Ma...il diavolo non aveva i capelli rossi?"
Ma che caspita dico!?
Mi sono fottuta il cervello!!

E poi cosa c'entra il diavolo con la morte!?
La mia battuta gli fa alzare la testa e riesco a vedere che stava lavorando su un cubo di Rubick già completato. Mi fa un sorrisone dai denti leggermente appuntiti "E le galline non avevano il becco?"

Sono stata talmente disorientata dal suo bellissimo viso da non essermi accorta che la battuta era rivolta a me ed Elettra.
"Mi hai chiamato gallina?"
Ha i denti appuntiti.
Li ha limati?
"Sì. E anche carina."
Se un momento prima ridevo, adesso il sorriso è caduto a terra come la mia voglia di scherzare.
Che figura...di merda.
Io non faccio mai figure di merda.
Caliane e figure di merda non vanno d'accordo.
Ma all'improvviso la forza di volontà ritorna in me.
Vorrei tanto prenderlo per quelle alucce rinsecchite e sbatterlo contro il muro finché non perde tutti i denti, purtroppo il professore entra in classe prima che possa divertirmi un po' con il dio corvo.

Tento di spiccicare una parola davanti a quello sguardo furbo e profondo che ha letto la sconfitta nei miei occhi, ma le parole escono dalla mia bocca troppo flebili per essere udite "Non ti mettere contro di me..."

Prima che il professore possa accorgersene (o rimproverare me per aver tentato di menare il nuovo arrivato), io ed Elettra ci spostiamo dalla postazione vicino al dio della morte scappando dall'altra parte dell'aula, in una postazione più tranquilla.

La ragazza della morte (In revisione) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora