Il potere del dio della morte

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Il professore entra e, penso (ma posso solo supporre) che non trovi simpatica la visione del buco nel muro.
Buco in cui è incastrato in maniera imbarazzante Aidan.
Il dio del sole si agita poco elegantemente e riesce ad uscire dalla sua tana di cartongesso.
Il professore si volta verso la classe ammutolita. Solo io e Lucifer siamo in piedi.

Aidan si stacca dal muro e con una mossa fulminea lancia una sfera di fuoco a Lucifer. La sfera illumina e riscalda la classe facendola diventare una fornace.

Qualche vampira lancia un urlo pieno di paura e scappa fuori dalla porta.
Lucifer evita il colpo e il fuoco si sfilaccia sul muro dietro di noi.
La sfera di fuoco mi è pericolosamente passata a due millimetri dal viso.
Sono rimasta senza fiato.
Dopo averlo evitato, Lucifer si dirige con sguardo omicida, e le penne vibranti, verso Aidan urlando "Incoscente! Se avessi colpito Caliane!? Io ti ammazzo!"

Il professore Alec blocca Lucifer prima che riesca a raggiungere Aidan e a rinfilarlo nel muro.
Di testa, stavolta.
Il professore ringhia a Lucifer, che lo guarda con uno sguardo degno di Satana, ma poi smette di agitarsi e si calma.

Il professore, sconvolto, urla ai due "Che cavolo vi è preso, si può sapere?"
Entrambi gli dèi tacciono.
Continuano solo a scambiarsi occhiate laser paralizzanti. E giuro che se uno sguardo potesse tramutarsi in una lama, quello di Lucifer sarebbe un fottutissimo machete.
Il professore li afferra per il collo della maglia, strattonandoli.
"Vi voglio tutti e due in presidenza e subito!"

Aidan si dirige furioso fuori dalla porta, mentre Lucifer si volta verso di me, mi sorride meravigliosamente e si avvicina a passo spedito.
Mi allontano da lui, indietreggiando. Non so cosa aspettarmi.
Ma almeno lo sa che se fa incazzare ancora di più il professore, si ritrova artigli di licantropo piantati in faccia?
Sto per dirgli di andare subito in presidenza (e a farsi fottere, se possibile) ma in pochi secondi mi ritrovo con le spalle al muro e le sue mani sui fianchi.
Questo contatto mi brucia lentamente.
Lui stringe la presa mentre appoggia la bocca sulla mia ed il tempo si ferma.
Letteralmente.
Non è una metafore.
Il dannatissimo tempo si è fermato.
Posso vedere il professore in procinto di afferrare Lucifer per il colletto e portarlo fuori, gli sguardi sognanti delle vampire e quello scioccato di Elettra.
Tutto è fermo tranne noi.
Vorrei protestare e mandarlo via a spinte, ma in questo momento la mia forza di volontà riscontra qualche falla nel sistema.
Sistema che va totalmente in tilt quando Lucifer infila per qualche secondo la lingua dentro la mia bocca, facendo fluire sensazioni oscure verso il mio inguine.
Sento che le gambe mi tremano diventando molli.
Il dio si stacca da me con lentezza voluta, mi accarezza il collo e dice "Sei solo mia Caliane. Mit damor."
Nonostante non abbia capito le ultime parole, la mia testa sta elaborando il messaggio con una velocità spaventosa.
Il blocco temporale si trasforma in slow motion mentre Lucifer si allontana da me senza spicciare parola.
Il mio cuore batte sempre più veloce. Lucifer esce dalla porta senza staccare gli occhi dai miei.   Il tempo riprende a scorrere con violenza, animando improvvisamente il mondo intorno a me.
Guardo Elettra fissare sconvolta il punto in cui prima c'era Lucifer.
Il movimento intorno a me è in totale contrasto con la calma piatta nel mio cervello.

Sono fottuta.

La ragazza della morte (In revisione) #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora