Sono passate 2 settimane da quando mio padre mi ha promesso i file ma non essendo nemmeno più un agente è ancora più difficile reperirli.
Il mio rapporto con Peter e Derek sta diventando sempre più stretto e riesco almeno a far sorridere Derek.
''Ora di cena''
''Già''
Andiamo in sala da pranzo ma qualcosa non va tutti mi stanno fissando e anche gli Hale se ne sono accorti.
''Della purè''
''Non do cibo alle puttanelle come te''
''Come scusa?''
''Mi hai sentito''
L'Hale maggiore si fa avanti e chiede spiegazioni.
''È semplice... se per entrare nelle vostre grazie e avere ciò che si vuole basta dare il culo allora li sappiamo fare tutti non sri speciale ragazzino. Non pensare che qui dentro vivrai sereno solo perché hai loro. Quando si saranno stancati di te ti batteranno nel dimenticatio.''
''...'' ok calma stiles cerca di capire cosa succede.
''È vero che è utile averli al mio fianco ma mi dispiace non do il mio culo a nessuno. Quindi saresti cortesemente pregato di darmi il cibo che mi spetta per diritto dati che questa prigione è mantenuta dallo stato tu non hai autorita su chi deve morire di fame e chi no. In più dovresti chiederti... se un ragazzino inutile come me è con loro senza dare il culo vorra dire che ha fatto qualcosa di altrettanto terribile'' puntai lo sguardo più serio e freddo che riuscissi a fare nei suoi occhi e lui indietreggiò di un passo. Mi diede il cibo e ce ne andammo a sedere.
''Ok che diavolo sta succedendo qui dentro'' gli Hale si guardarono e poi mi risposero.
''Stiles credo che qualcuno abbia scoperto chi sei...''
''Chi sono?... non ditemi che sanno di mio padre''
''Credo proprio di si''
''Come. Quando. Perché. Sono fottuto. Mi ammazzeranno. La metà di questi tipi sono dentro grazie a mio padre. E da come mi guardano se non mi uccido diventerò la loro puttanella.''
Peter mi prese il polso e lo portò vicino alla bocca. Io lo guardavo in silenzio cercando di capire.
''Se vuoi sopravvivere questo è l'unico modo.''
Dei canini affilati mi punsero il polso che ritrassi velocemente.
''Tks femminuccia''
''OK ADESSO BASTA NE HO ABBASTANZA... HO GIÀ I MIEI PROBLEMI DA AFFRONTARE NON HO INTENZIONE DI UCCIDERE QUALCUN'ALTRO...'' detto questo gli tirai un pugno sul naso che cominciò a sanguinare copiosamente. Mi alzai e me ne andai nella mia cella. La mensa era calata nel silenzio. La puttanella aveva ucciso qualcuno e aveva osato colpire un Hale così forte da rompergli il naso. Derek si alzò e andò dietro a Stiles, tutti pensarono fosse morto, la verità è che era proccupato per lui.
Arrivato nella cella vide Stiles in un angolo con un attacco di panico gli si avvicinò e cercò di calmarlo.
''Stiles sono io Derek... guardami perfavore'' alzai lo sguardo con le lacrime agli occhi e vidi Peter dietro gli Derek, i suoi occhi, che nella penombra della stanza brillavano di azzurro ci vennero in contro.
''Wow''
''M-mi dispiace... n-non volovo colpirti e solo che ero nel panico..''
''Non ti preoccupare non ti avrei morso senza il tuo consenso... ora ci penseranno due volte a chiamarti puttanella e pensare di metterti le mani addosso... cmq bel pugno... mi hai rotto il naso.''
''Scusa.. e grazie'' l'attacco di panico svani ma in compenso le emicrania vennero a galla...
'' no... non adesso gnh'' faceva dannatamente male e la nausea non aiutava.
Preoccupato Derek mi poggio una mano sulla spalla che assorbi pochissimo dolore ma abbastanza forte da farli ritrarre la mano con una smorfia.
Stavo lacrimando e non riuscivo a respirare... questo non era uno dei soliti attacchi. Maledizione... le pillole.
'' le... pi..llo..le.. so..tto..cusci..no''
Peter le prese e me le porse ne mandai giu due e mi concentrai su qualcos'altro che non fosse il dolore, l'unica cosa che mi distraeva era il viso preoccupato di Derek davanti a me... vidi le labbra di Peter muoversi ma non ricevetti nessun suono.
Un fottiti sottomesso di Derek e le sue labbra sulle mie.
Derek Hale mi stava baciando.
Le sue labbra erano così morbide e la sua barda mi pizzicava il mento, le sue mani intorno al mio viso la sua lingua che danza con la mia ad una ritmo lento e costante...
LA SUA LINGUA? ebbi un capogiro dio se era bravo.. quando mi resiconto di essere in apnea dovetti staccarlo da me e vidi per un attimo le vene nere sulla sua mano...
Gli tirai uno schiaffo e lui mi guardò allibito.
''Non farlo mai più. Non prendertimai più il mio dolore... non solo è l'unica cosa che mi mantiene sveglio coscente e lucido. Colui che mi permette di distinguere la realtà dalle mie allucinazioni. Ma sopratutto per il fatto che anche se io smettessi di soffrire l'unico a farlo saresti tu. E allora che senso avrebbe avuto baciarmi per farmi stare meglio.''
Sputai fuori tutto in un colpo e non capii neanche le parole che dissi so solo che Peter era andato via e io stavo baciando derek di mia spontanea volontà.
''Stiles che cos'era tutto quel dolore''
''...non voglio parlarne...''
''Stiles...''
Bastava il mio nome pronunciato con quel tono e mi sciolgievo. Non riuscivo a dirgli di no.
''Te l'ho già detto cosa. In più dovresti sentirne l'odore''
Derek mi guardo perplesso poi mi annusò e sbiancò.
''Stiles tu...''
''La malattia di mia madre è un tipo di cancro incurabile. Ti porta lentamente alla pazzia. Inizzi a non dormire più, avere costanti incubi e avere allucinazioni. Ti muovi nel sonno ma non riesci a svegliarti e diventa tutto un sogno dentro un sogno. Perdi la cosgnizione del tempo e della realtà... te l'avevo già detto che forse non era quella ma a quanto pare è ereditaria.'' Al pensiero di mia madre nel letto d'ospedale che moriva lentamente mi spezzo e le lacrime cominciarono a scorrere sulle mie guance. Poi vidi scott. Lui era un licantropo e anche gli altri lo avrebbero sentito.
''Che devo fare... non voglio morire e sicuramente non voglio che gli altri soffrano prima ancora del tempo. Voglio che si godano i momenti che hanno ma l'odore... che cosa devo fare''
Derek senza pensarci mi abbraccio e cominciò a baciarmi il collo. All'inizio tutte queste piccole attenzioni mi calmarono ma ora mi sentivo agitato sopprattutto una parte di me era agitata e bisognosa di attenzioni.
''D-derk... mmmh... f-fermati...''Stiles si era appena calmato e io ero in subbuglio l'ho baciato, lui ha baciato me e mi sono sentito vivo f-felice. E ora devo perderlo? No neanche morto troverò un modo oer salvarlo lo trasformero anche senza il suo consenso che mi odi ma non ho indenzione di perderlo.
Il mio lupo interiore scalciava e sentivo un basso ringhio proveniente dalla mia gola.
''D-erek... mmmh... f-fermati''
Mi bloccai. La mente si annebbio completamente e cominciai a baciarlo con passione. Sentivo le sue mani strette sulla mia maglia mentre cercava di sottomenttere dei gemini.
Quello era miele per le mie orecchie... mi staccai per riprendere fiato e davanti a me una visione celestiale.
Aveva gli occhi liquidi di piacere le guance arrossate la bocca aperta per respirare. Qualcosa di me si stava risvegliando e io lo lasciai fare continuando a guardare quella visione celesiale.Scusate gli errori ma ho il telefono baggato e se scrivo veloce mi si inceppa salta le lettere e e mette accenti a caso... spero vi sia piaciuta sappiate che l'ho scritta a caso.
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Tutto ha un inizio ma niente ha davvero fine.
Teen FictionStiles porta scott ad un pub dopo che allison rompe con lui. Cosa succederbbe se Stiles ubriaco facesse una poledance e jackson caricasse il video in rete? Niente. Ma se le cose peggiorassero e Stiles finisse in prigione con uno dei più grandi pazzi...