"Hey non è che mi fai un balletto privato ahhahaha" risate e ancora risate. Era l'ultima volta che toccavo un goccio di alcool. Si tanto si dice sempre così ma questa volta è la verità. Quando passavo la gente rideva, altri mi fischiavano e altri urlavano *bel culo Stilinsky*. Un po' me la sono cercata ma questo era esagerato. Danny era riuscito a togliere il video da yt ma chi se lo era salvato (tutta la scuola) lo aveva ancora. Scott affianco a me stava trattenendo la rabbia che scoppiò non appena vide Jackson.
"TU LURIDO VERME" partì un pugno che lo beccò in pieno volto e poi un altro seguito da una raffica di pugni. Dopo essere finalmente riuscito a fermare Scott il professor Harris arrivò e mise in punizione noi e a caso Lydia e Matt che passavano per caso.
Riordinare un'intera biblioteca sarebbe stato facile se ogni volta non dovevo fermare Scott dal attaccare al muro quel coglione di Jackson.
Dopo 3 interminabili ore il prof. si alzò per andare via. Noi ci preparammo a seguirlo ma come suo solito fare. Voi resterete qui disse. Io vado voi no disse. Quel bastardo lo odio pensai. "Anch'io Stiles anche io"
A quanto pare ad alta voce dato che Lydia rispose.
Quell'interminabile giornata finalmente giunse al termine ci salutammo (trattenendo Scott da sgozzare Jackson) e andammo tutti a casa. Nella via del ritorno ero così sovrappensiero che non presi nemmeno la jeep e andai a piedi. A metà strada me ne resi conto così decisi di tornare indietro.
"Col cavolo che lascio lì la mia bimba"
Qualcosa mi toccò la spalla e un urlo poco femminile uscì dall mia gola. Una mano si posò sulla mia bocca per impedirmi di urlare e poco dopo mi ritrovai preso a calci e pugni.
"Non dovevi metterti contro Jackson puttanella" risate. Ancora quelle maledette risate. Non volevo farlo ma fu più forte di me presi la prima cosa che vidi e la sbattei forte contro il ragazzo che mi teneva fermo.
E poi in preda al panico, all'adrenalina e alla rabbia saltai a cavalcioni del ragazzo steso a terra e lo presi a pugni. Così forte da rompergli il naso. Così forte che gli altri ragazzi corsero via spaventati. Dopotutto da quando un ragazzino logorroico di 66kg di pelle bianca e ossa fragili sa combattere?! Da quando ho deciso di fare palestra per evitare di essere continuamente in pericolo e salvato da altri Coglioni.
Anche stavolta pensai ad alta voce dato che nel momento in cui mi distrassi il ragazzo mi butto a terra e scappò via raggiungendo i compagni.
Raccolsi le chiavi della jeep da terra e mi avviai verso la macchina.
Salito misi in moto e mi diressi verso casa. Nel vialetto, spenta l'auto le lacrime cominciarono ad uscire. Io non ero forte anzi ero sempre spaventato. Quello che era successo poco prima era stato un caso e ora me ne pentivo. Piansi per 10 minuti. Poi mi asciugai le guance e andai a casa. Andai dritto in camera mia e mi buttai con la faccia sul cuscino e il corpo a peso morto sul letto.
Mio padre entrò e io mi girai. Non l'avessi mai fatto, corse da me preoccupato e dopo una serie di io li ammazzo si calmò. Insistente come la morte quale era a detta mia, bastava vederlo adirato, comprese ogni piccolo dettaglio lanciato li per creare una scusa e compose i pezzi. "Quindi per colpa di un video, scott ha picchiato jackson e dei ragazzi sempre suoi hanno picchiato te." Mi congratulerei con lui dato che urlo scuse a cazzo da un'ora ormai e lui ha ricomposto comunque i pezzi ma non era questo il caso. Lui sarà anche lo sceriffo ma il padre di Jackson è l'avvocato più rinomato di tutti i tempi e sarebbe capace di fargli perdere il lavoro con uno schiocco di dita. Quindi dissi solo
"Papà sto bene. Non ti preoccupare. Se lo vuoi sapere uno l'ho picchiato per benino e gli altri sono fuggiti. E poi è colpa mia. Non avrei dovuto bere ed ubriacarmi quella sera. Me ne assumo la responsabilità."
Mio padre mi guardò perplesso e fiero.
"Solo se mi fai vedere il video. Voglio essere sicuro che non sia niente di grave."
Ed eccoci qua l'inzio della catastrofe.
"Papà hai presente che ti faccio mangiare sano per evitarti un infarto? Che senso avrebbero avuto i miei sforzi se lo avressi ora?"
Lo sguardo del tipo figliolo sono lo scieriffo gli faccio il culo io all'infarto mi fece rassegnare. Era più determinato a morire di quel che desse a vedere. "Il video è troppo imbarazzante però posso farti vedere una foto". Rosso in viso mostro la foto al padre.
Lo scieriffo sbiancò e tossi ripetutamente.
Te l'avevo detto.
"Quindi il video sei tu che fai... la... poledance..." feci cenno di si con la testa deluso di me stesso e rosso per l'imbarazzo.
"Dovevo farti fare ginnastica artistica non basket."
"Papà... mi dispiace ok. Ma non serve che mi offendi ok ho capito ora va..." non feci in tempo a finere la frase che mio padre mi abbraciò.
"E falle finire le persone quando parlano. Ho detto quello che ho detto perché certe ginnaste se la sognano una postura del genere. Saresti davvero portato. Tua madre me l'aveva detto, se prende da me deve fare ginnastica assolutamente, bhe aveva ragione." Scoppiammo a ridere e io poi a piangere. Pensavo che mio padre mi avrebbe ripudiato o guardato con sguardo deluso invece no. E questo mi fece dormire tranquillo la notte. O almeno lo speravo dato che sulla soglia della porta Noah si fermò. "Hai picchiato uno dei ragazzi?" Feci segni di si con la testa ma feci intendere che era auto difesa. "Stiles autodifesa o no. Hai picchiato degli amici di jackson."
"E allora loro hanno picchiato me."
"Già ma tuo padre non è l'avvocato più temuto e rinomato della città."
"E vero mio padre è solo lo sceriffo della città." Sospirando e poi sorridendo Noah chiuse la porta e se ne andò a dormire lasciando Stiles da pensare. Le conseguenze ci saranno? E io che ne so pensa Stiles pensa.
Alla fine mi addormentai.
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Tutto ha un inizio ma niente ha davvero fine.
Novela JuvenilStiles porta scott ad un pub dopo che allison rompe con lui. Cosa succederbbe se Stiles ubriaco facesse una poledance e jackson caricasse il video in rete? Niente. Ma se le cose peggiorassero e Stiles finisse in prigione con uno dei più grandi pazzi...