* nella testa di Allison *
Frugai un po' dappertutto non so bene cosa cercassi, di sicuro qualcosa per uscire da sta scatola gigante di metallo.
Aprii tutti cassetti, staccai anche lo schermo che quella scema di fianco a me aveva rotto. Dietro? nulla, niente di niente. Trovavo solo polvere, un po 'di cibo, se così si può chiamare, armi (quelle le adoro) acqua ... e poi nulla. Provai a guardare sotto ai sedili. In effetti avevano una specie di scomparto, lo aprii; sotto al mio sedile nulla, sotto a quello di Cassidy ... qualcosa c'era.
Una scatola di metallo, con sopra delle lettere incise: "ALGD".
Non sapevo se aprirla o meno, ma la mia curiosità era troppa. La aprii. Dentro c'era un telecomando con solo un pulsante rosso.<< oh, guarda cosa ho trovato? >> dissi ad alta voce per farmi sentire dalla bionda e agitando in aria quello che avevo appena trovato.
<< un telecomando? wow, che scoperta >> rispose.
Ignorai la sua risposta e senza pensarci due volte premetti il pulsante rosso, l'unico. Un portellone si aprì.
Prima di uscire e passare per quel portellone, presi il walki-talkie e Cassidy l'altro, presi una pistola, la caricai, trovai un coltellino con la apposita protezione e lo infilai in uno stivale. Riempii lo zaino con tutto il necessario e uscii, seguita da Cassidy.La navicella era atterrata in cima ad una montagna che si affacciava al mare, o oceano, non lo so.
Il sole ci scaldava la pelle, sensazione stupenda, l'aria fresca e l'odore del mare ...<< beh, dai alla fine non è poi così mal - >> dissi a Cassidy senza voltarmi.
Non finii la frase a causa di un tonfo, mi girai di scatto e vidi Cassidy cadere a terra.
<< ah ah, davvero? bello scherzo. Dai rialzati che abbiamo mooolto da fare >> dissi respirando nel mentre tanta aria fresca. Notai che non rispose così mi avvicinai a lei. La scossi leggermente per capire se fosse uno scherzo, ma non si mosse.
<< Su dai non è divertente bionda >> cominciai a preoccuparmi ...
Le presi le spalle, ma appena appoggiai le mani le tolsi velocemente: le sue spalle scottavano ed erano diventate molto rosse. Guardai il resto del corpo e anche le parti scoperte, braccia, spalle, caviglie, viso e collo rosse quanto le spalle, se non di più.
Ok probabilmente non è uno scherzo. Lì per lì non seppi cosa fare e cominciai a schiaffeggiarla sul viso, piano, per svegliarla. Si beh forse non era il modo migliore però almeno ci ho provato. Nulla, non un minimo movimento. La presi in braccio e la portai dentro la navicella al fresco, la feci sedere su uno dei due sedili dove 15 minuti fa ci trovavamo noi, legate. Mi allontanai due secondi per tirare fuori dal mio zaino una bottiglietta d'acqua e sentii un lamento. Era lei, si stava svegliando. Provai a farle ingoiare un po' d'acqua, ne ingoiò poca, ma quel poco bastò per farla parlare.<< cos-cosa è successo? non mi ricordo niente, eravamo fuori e ... e poi ho visto il s-sole e ... >> cominciò a parlare senza prendere fiato.
* ok forse era meglio da svenuta *
<< calmati, sei svenuta >> la tranquillizzai.
<< come è successo? >> domandò ancora mezza rimbambita.
<< non lo so io stavo guardando il panorama finché ho sentito un tonfo, mi sono girata ed eri per terra e basta. Ah no aspetta, avevi tutta la pelle rossa che scottava >> la informai.
<< ah, beh magari è solo perché non siamo abituate >>
<<probabile>>
<< tu come stai? da quanto ti sei svegliata? >> mi chiese curiosa.
<< io non sono svenuta >> realizzai solo ora che solo lei era stata male .. chissà perché.
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la scelta
Actiondue ragazze, mandate sulla terra per un esperimento, si ritroveranno davanti a delle scelte che potrebbero migliorare o peggiorare la sopravvivenza.