Capitolo I

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La giornata era estremamente fredda, aveva piovuto per tutta la notte e al mattino l'aria era carica di umidità, il vento sferzava in modo lento ma impietoso facendo gelare le ossa. Louis si strinse nel giubbotto, tirò su la zip fino al mento e si strinse nelle spalle, rimpianse di non aver preso anche il berretto di lana quella mattina.

La strada dal campetto di calcio a casa sua non era troppo lunga, ma camminava in modo svogliato, mani nelle tasche e sguardo fisso sul marciapiede. L'allenamento di oggi era stato deprimente, non provava nessun senso di soddisfazione per il lavoro compiuto. Nel corso del tempo aveva progressivamente perso interesse per il calcio, che prima sembrava essere tutta la sua vita. Un tempo non vedeva l'ora di andare a giocare, di correre nonostante il freddo e il dolore, di buttarsi su ogni pallone rischiando di farsi male. Ma erano altri tempi, quando andava al liceo, quando era il più popolare della scuola, quando sperava ancora di essere preso da una importante squadra di calcio, di essere scoperto magari per caso da un talent scout e di finire a giocare in uno stadio gremito di gente che urla il tuo nome e indossa la tua maglietta. Quel momento non era mai arrivato e nonostante tutti i suoi allenatori gli avessero fatto continue lodi e prospettato per lui un futuro di successo ai vertici del calcio era finito a giocare nella piccola squadra della sua città in un piccolo campionato. Mentre tutti i suoi ex compagni del liceo erano andati avanti con la loro vita e si erano riusciti a staccare dalla provincia, lui era rimasto incastrato a Doncaster, viveva ancora con la sua famiglia, nessun talent scout, nessuna grande squadra, nessuna prospettiva.

Perso com'era nei suoi pensieri non si accorse neanche di essere arrivato di fronte a casa sua, e non si accorse nemmeno che seduta sul primo scalino c'era Eleanor con in mano due bicchieri da portar via del bar lì vicino. Eleanor era stata la sua migliore amica fin da quando aveva ricordi, erano praticamente cresciuti insieme, vicini di casa e poi compagni per tutte le scuole. Si erano divisi solo alla fine del liceo, quando lei era andata a Manchester a studiare sociologia all'università, mentre lui era rimasto a Doncaster a seguire il suo sogno di calciatore. La distanza non troppo elevata le permetteva di tornare a casa quasi tutti i weekend, che passavano insieme principalmente a guardare qualche programma stupido alla televisione sul divano del suo soggiorno e a mangiare schifezze.

"Ce ne hai messo di tempo" esordì la ragazza allungandogli una delle due tazze.

"Scusa, l'allenamento di oggi è stato un disastro" rispose Louis, mentre prendeva dalle sue mani quello che sembrava essere tè. Prese distrattamente un sorso mentre si accomodava sullo scalino accanto a lei. "Come mai sei tornata prima stavolta?".

"Non avevo lezione questo venerdì e ho pensato di farti una sorpresa" rispose sorridendo. Eleanor non era cambiata affatto in questi anni, aveva sempre la stessa espressione che aveva da bambina, con i suoi grandi occhi marroni e le fossette agli angoli della bocca quando sorrideva. "Comunque anche io sono felice di vederti".

"Ah sì scusami. Ci riprovo: sono così contento di vederti El, anzi molto di più che contento sono contentissimo, anzi, extra super contentissimo, sei il raggio di luce di questa orribile orribile giornata" rispose Louis esagerando ogni parola, poi le buttò il braccio destro dietro il collo e la trascinò a sé per lasciarle una serie di baci appiccicosi sulla guancia. La ragazza rise e si divincolò dalla stretta.

Eleanor si alzò dallo scalino e si sistemò i capelli "dovresti pensare seriamente a farti la barba, è irritante".

"Pensavo che alle ragazze piacesse la barba" rispose lisciandosi enfaticamente il mento ricoperto da una rada peluria bionda.

"Sì quando è una barba vera, così sembri solo troppo pigro per raderti ogni giorno. E poi cosa ne sai tu di quello che piace alle ragazze" disse lei scherzando e abbassando il tono di voce. Eleanor era una delle poche persone a cui aveva confidato di essere gay. Segreto che aveva religiosamente mantenuto durante gli anni del liceo, anzi per un periodo avevano anche fatto credere di essere una coppia per non destare sospetti.

With an empty heart - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora