Che poi oggi ripensando a ciò che mi son detto ieri, mi è venuta in mente una cosa.
So che potrebbe sembrare che io odi il sistema scolatisco, infatti è così. Comunque, mi è tornato in mente un colloquio con le maestre alle elementari.
Ricordo la maestra che disse a mia madre che doveva parlare con me e i miei fratelli solo in italiano, così da non farci ricordare l'albanese e non poterci confondere. E mamma così fece. Funzionò.
Poi i bambini co***oni anche loro, ma meno dei genitori che impartiscono in loro quell'odio verso il diverso. Allora io per "integrarmi" mi sono costretto nel dimenticare l'albanese.
Che...
Potevo sapere una lingua in più. Potevo essere diverso.
Ci tenevo così tanto a essere un semplice ragazzo?Ho perso le mie origini
l'ho buttata in un cassetto
in qualche stanza del cervello.
Lo sento ancora quel piccolo
impulso da quel poco
che rimane nello sterno
che chiamavo arte.
L'ho buttata in quel cassetto
in qualche stanza del cervello.
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Le note di un ragazzo-Il mondo visto dai miei occhi
Non-FictionUna volta lessi un consiglio su di un libro, ossia quello di portarsi con sé un block notes e appuntarci di tutto. Ogni pensiero, ogni frase che ti catturava, qualsiasi cosa. Non si sa mai, magari ne nasce qualcosa. Giusto?