Ricordi i tempi passati?
Quando gli anni
erano leggeri.
Ricordi la domenica?
Quando ti svegliavi
con un odore
di ammorbidente,
che ancora oggi
ti viene in mente.
O il profumo di sugo
appena cucinato.
Ti sedevi a tavola,
facevi colazione.
Spensierato.E ora invece?
È domenica, sì.
È finita una settimana.
Cosa cambia?
Gli anni ora sono pesanti.
Non vuoi più alzarti.
Non c'è più il profumo
di sugo ad aspettarti.
Ora ci sono problemi,
ansie e paure.
Conti le ore
che ti separano
dalla prossima settimana.
Chissà che ti aspetterà?
Cosa succederà?
È domenica sì,
ma ora è solo una pausa
dalla triste routine quotidiana.Questa settimana è stata un mix di emozioni. Troppi. Potrei rischiare un blackout o un burnout.
Ansia dovuta agli esami. Senso di inferiorità, sempre a causa degli esami. Fastidio e pesantezza: considero il mio percorso universitario inutile. Sto stringendo i denti, ma il peso si sente. Sono combattuto da diverse opinioni. Dovrei rifletterci sù, ma non ho neanche il tempo di farlo. Dovrei farlo, lo so. Poi ansia per il poco lavoro.
Mi sento come un pesciolino rosso in un piccolo acquario. Intrappolato in una vita pesante.
Certe volte mi sento inutile.
Non aggiungiamo poi i problemi personali e di salute.Comunque questo non è un diario, non voglio sfogarmi. No che sia sbagliato, anzi.
Tuttavia voglio solo portarvi le mie riflessioni.
Il rischio di scoppiare attanaglia tutti. Chi di più, chi di meno. Quasi tutti forse.
Ora la frase comune è: "ognuno di noi merita una pausa, un momento di relax." E anche tantissime altre frasi simili.Nella poesia parlavo di domenica. Perché domenica?
Ho posto una domanda nella poesia: "Ricordi la domenica?"
La domenica. Non una domenica.
Ricordi quando avevi tra i 10 e i 13 anni. Sì?
Io sì. Tutte le sensazioni e i profumi. Il sugo. Il bello di svegliarsi alle 11 del mattino, senza sentirsi in colpa.
Nessun compito o esame. Niente problemi. Nessun lavoro. Solo cartoni, dolci, la pasta con il sugo a pranzo e la partita a pallone il pomeriggio con gli amici.
Ognuno avrà avuto una domenica diversa, ma concordi con me, che da piccoli, la domenica era LA DOMENICA.E ora?
Ora è il giorno in cui hai rimandato lo studio all'ultimo. È il giorno in cui recuperi il lavoro non finito. Il giorno in cui fai i servizi che non potevi fare in settimana.
Ti alzi e conti le ore che ti separano dal lunedì.Cosa voglio dire?
Diventa irresponsabile, prenditi una pausa. Fermati. Fai il perditempo.NO!
Però, un giorno in cui fai così, forse sì.
Non sempre. Ogni tanto.
Quel pochettino che ti ricarica.
Non sarò il primo a scriverlo o a dirlo. Sicuro.
Ma nessuno lo fa. Compreso me.
Siamo dei falliti.
Ci devi riflettere.Devo farlo anch'io.
Devis Domi
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Le note di un ragazzo-Il mondo visto dai miei occhi
Non-FictionUna volta lessi un consiglio su di un libro, ossia quello di portarsi con sé un block notes e appuntarci di tutto. Ogni pensiero, ogni frase che ti catturava, qualsiasi cosa. Non si sa mai, magari ne nasce qualcosa. Giusto?