Save me from myself.

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Il cielo era nero e le nuvole erano gonfie di pioggia.

Era la mia giornata ideale.

Adoravo i temporali. Mi affascinavano da quando ero piccola.

Tutti i bambini erano impauriti dai fulmini e dai tuoni, invece io li adoravo e passavo le giornate affacciata alla finestra a guardare ogni singola goccia che cadeva. Sembrava quasi che il cielo piangesse, che stesse chiedendo aiuto.

Beh, comunque il mio nome è Lily e quel giorno avrei compiuto 15 anni.

Come mi aspettavo, l'unica persona che mi fece gli auguri fu mia madre.

Sicuramente starete pensando: wow, almeno tua madre te li ha fatti gli auguri!

Già, ma dovevate sentire il suo tono di voce...

Era come se fosse scocciata nel dirlo.

I suoi occhi mi dicevano che sarebbe stato meglio se non fossi nata.

Con le lacrime agli occhi misi le cuffiette e mi incamminai verso scuola.

"I lay down, I drank the poison and I pass the fuck out.

Now let me tell you 'bout the good life.

I have a million different kinds of fun, when I'm asleep

and in a dream that I'm your only one... "

Dovetti togliere gli auricolari poiché ero arrivata a scuola.

Io odio interrompere la musica.

Comunque era il primo giorno di scuola e l'ingresso era pieno di primini agitati.

Ce ne era uno in particolare che mi colpí...

Aveva i capelli tinti di nero e la frangia copriva il suo occhio destro.

Indossava un paio di jeans, le vans e una maglietta dei My chemical romance.

Già lo adoravo *-*

Rimasi lì a guardarlo per un po' e poi entrai nella mia classe.

Mi guardai intorno: stavano tutti parlando e ridendo, così io approfottai del fatto che non ci fosse ancora il prof per finire di ascoltare la canzone.

Tre ore non passavano più e fu quasi un miracolo sentire il suono della campanella della ricreazione.

Uscii in cortile con la musica a palla nelle orecchie e mi sedetti su un muretto.

Ripensai ai pugni che avevo preso il giorno prima e ai quintali di trucco che avevo messo sulla faccia per cercare di coprire i lividi.

Ripensai a tutto ciò che avevo fatto dopo che mi avevano picchiato.

Lo specchio rotto...

Ripensai al passato e mi invase un senso di angoscia, di tristezza, di rabbia.

Presi una sigaretta e iniziai a fumare.

Chiusi per un attimo gli occhi e sentii le guance inumidite.

Stavo piangendo.

Non riuscivo a smettere.

Misi gli auricolari e iniziai a sentire a tutto volume "Sleepwalking" dei Bring me the horizon.

Avevo come una sensazione di vuoto dentro di me, come se stessi per vomitare.

Volevo strapparmi il cuore dal petto con le mie mani.

Stavo morendo dentro, era una morte lenta e dolorosa.

Ad un tratto sentii qualcosa sulla mia spalla...

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