🦀Piatti volanti e polli spappolati🦀

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Kaminari entrò seguendo a ruota i due nuovi insoliti clienti che, salutando sottovoce con circostanza gli altri presenti, si sedettero al tavolo da loro indicato dal biondo che subito dopo andò a rifugiarsi in cucina.
"Nuovi clienti!!!" Sussurrò Izuku rivolto a Jirō che gli stava versando altra limonata nel bicchiere.
"Bene!!!" Aggiunse ancora: "può essere un segnale!!!"
Il biondo si precipitò in cucina: "Oh mio dio..."
"Cosa c'è???" Chiese Kirishima, che fino a quel momento era rimasto in cucina a pelare patate.
"Il tipo che ho incontrato al mercato a cui avevo detto che oggi avrei preparato il granchio alla Napoleone è venuto davvero... Che faccio???" Chiese Denki, attivando la modalità gay panic.
"Digli che l'abbiamo finito... No aspetta... Digli che siamo chiusi!!!" Vedendo che l'amico titubava il ragazzo dai capelli bordeaux si alzò dallo sgabello su cui stava sbucciando le patate, posò il tubero pelato per metà ed il pelapatate che aveva in mano sul ripiano da lavoro e disse che se voleva poteva dirglielo lui.
"COS- NO!!! SE NO POI SE VE VA!!!" Quasi urlò Kaminari.
Una parte di lui, quella innamorata persa, cotta a puntino come una bistecca di maiale, voleva che il sexy scapolo dai capelli a forma di cespuglio di lavanda e dai tenebrosi, magnetici e glaciali occhi color malta rimanesse, l'altra parte, quella razionale, voleva soltanto che quel tipo sparisse e non tornasse mai più, ed infine c'era un minuscolo pezzetto di lui, il suo lato più oscuro e segreto, il suo lato perverso, che già si stava facendo dei filmini mentali molto poco innocenti in cui quel bel bocconcino se lo sbatteva come un tappeto di sopra in camera sua fino a farlo urlare mentre veniva abbondantemente dentro di lui e lui medesimo sulle coperte del letto e sul suo stomaco mentre rimaneva per un attimo senza respiro a causa dell'amplesso appena consumato.
Kaminari scacciò a fatica quei pensieri proibiti dalla sua testa, Kirishima lo richiamò alla realtà: "allora, se proprio non vuoi mandarlo via, ti converrà cucinare quel granchio alla... Alla Napoletana..."
"Napoleone" lo corresse Denki.
"Vabbè, è uguale... Mi sa che ci servirà una ricetta di tua madre" sospirò Ejiro.
"..... GIUSTO!!! Vado a controllare di sopra fra le cose della mamma se c'è qualcosa che possa tornarci utile, tu inizia a bollire i granchi!!!" E detto ciò il biondo imboccò un corridoio con delle scale che collegava la cucina del piano terra al piano di sopra dove c'era casa sua, proprio sopra il ristorante, mentre si sistemava la molletta a forma di fulmine nero sulla testa che serviva a reggere il ciuffo ribelle che gli ricadeva sugli occhi dorati come il miele.
"Granchi alla Napoleone eh??? Questa..." sospirò Kirishima, afferrando il cesto di granchi e sistemandoselo sulle ginocchia mentre si risiedeva con garbo sullo sgabello: "... Sarà una tragedia!!!"
Intanto in sala Monoma e Shinso conversavano sottovoce.
"Non c'è nessuno qui amore..." Commentò Monoma con un filo di voce, rivolto a Shinso.
"Oh beh, è presto per il pranzo..." Fece notare lui.
"Hm... Fa tanto Cliveland..." Commentò il ragazzo distrattamente, guardandosi intorno analizzando con occhio clinico l'arredamento del locale.
Jirō si avvicinò al tavolo con in mano un Martini.
"Posso offrirvi un Martini???" Chiese con gentilezza.
"Oh no, grazie!!!"
"No grazie!!!" risposero i due.
"Come preferite..." Disse con garbo Jirō sorridendo, per poi allontanarsi sorseggiando il drink mentre Monoma la guardava schifato e Shinso si guardava attorno curioso.
Intanto in cucina, mentre Kirishima bolliva i granchi, Kaminari tornò a mani vuote.
"Trovato niente nel cofanetto delle ricette di tua madre???" Chiese il rosso, pulendosi le mani con una spara.
"Oh... No purtroppo" disse Kaminari: "ma ho trovato questi!!!" Cinguettò contento indicandosi i lobi delle orecchie dove aveva sistemato due graziosi orecchini di topazio entrambi grandi quanto una puntina da disegno.
"Cavolo, sono di topazio... Sono belli... Ehi, potremmo venderli e pagarci l'affitto!!!" Esclamò Ejiro.
"Non possiamo, erano di mamma..." Ridacchiò malinconicamente Denki.
"Ah, giusto, scusa amico..." Si scusò Kirishima a bassa voce.
"Non scusarti, non fa niente" lo rassicurò Denki con una pacca sulla spalla.
Il ragazzo era sincero e riuscì a far sorridere nuovamente Kirishima.
"Allora, i granchi sono cotti???" Chiese il biondo.
"I granchi..." Disse Kirishima, alzando il coperchio della pentola in cui aveva sistemato i crostacei, che gli inondò la faccia di vapore: "... Sono morti" sentenziò guardando Kaminari, richiudendo la pentola col coperchio mentre quest'ultima continuava a cacciare vapore come una locomotiva.
"Allora" attaccò a parlare il biondo con tono battagliero: "stiamo per preparare il più squisito granchio alla Napoleone della storia... Mettiamoci all'opera soldato!!!" Esclamò facendo ridere il rosso sotto i baffi.
Torniamo un attimo in sala assieme a Jirō, Shinso e l'esemplare d'oca starnazzante a rischio estinzione di nome Monoma.
"Come siete venuti a conoscenza del nostro locale???" Jirō tornò alla carica, ma prima che Shinso potesse rispondere Kaminari li interruppe con il suo arrivo.
"Eccomi qui, scusate l'attesa!!! Il cibo sarà pronto in pochi minuti... Prendete entrambi il granchio???" Chiese allegramente.
"S..." Shinso venne nuovamente interrotto, stavolta da Monoma: "Ergh, no... Ascolta, potresti farmi preparare una semplicissima paillard di pollo???" Chiese con un tono che suonava di più come: "vai a cucinare e non rompere, plebeo!!!"
Kaminari rispose un semplice "certo" iniettato di veleno e, stampandosi in faccia un sorriso falso come le promesse elettorali di un politico, tornò in cucina come una furia sbattendosi la porta alle spalle.
"Una paillard di pollo per lo SBAGLIO che lo accompagna!!!" Sibilò acido il biondo rivolto a Kirishima, condendo il tutto con un pizzico di gelosia ed una punta di ironia, calcando sulla parola "sbaglio" di proposito... Come se Kirishima non avesse capito sin da subito che quel ragazzo dagli occhi freddi come il ghiaccio al suo amico non piaceva neanche un po'!!!
"Nah, non è sbagliato... È perfetto per uno come lui!!!" Disse Kirishima.
"No, non lo è!!!" Rispose piccato lo chef.
"E invece si!!! Hai visto che capelli perfettamente a posto che ha quel ragazzo che siede con lui???"
"...... Posso... Posso sistemarli anche io" ribadì piano Denki, cercando di sistemare la sua chioma dorata con le mani alla bell'e meglio.
"Si ma non saranno mai perfetti come i suoi!!!" Disse Kirishima spiando la coppietta in sala dall'oblò delle porte della cucina mentre a pochi passi da lui Kaminari prendeva da un cassetto il batticarne per preparare la paillard di pollo.
Kirishima tornò alla carica: "e poi non si tratta solo dei capelli, ha quella pelle di seta tipo burro!!!" Commentò con tono lusinghiero.
"Si chiama FONDOTINTA!!! Ejiro, non mi stai aiutando!!!" Disse Denki seccato cominciando a battere con forza il petto di pollo che aveva sotto gli occhi con il batticarne.
"Con una pelle così ci nasci!!! E poi guarda com'è in tiro con quel completo da giorno, se fa un passo indietro parte come una fionda!!! E poi le scarpe..." Ejiro non ebbe il tempo di finire la frase che venne brutalmente zittito.
"NO!!!" Sbottò ad un tratto Kaminari, alzando la voce: "lui... Lui non è felice... non può essere felice con uno con i capelli perfetti, la pelle perfetta, il guardaroba perfetto E LE SCARPE DEL CAVOLO ABBINATE!!!!" Urlò sbattendo con forza il batticarne sul petto di pollo riducendolo in meno di 5 secondi ad una poltiglia molle ed informe mentre dietro di lui Kirishima lo guardava spaventato.
"E se proprio non vuoi capirlo, Kirishima..." Sospirò Denki, appoggiando il batticarne da una parte, con grande sollievo dell'amico: "mi dispiace per te...".
Kirishima non osò proferire parola: si era dimenticato che quando Denki era arrabbiato era meglio non provocarlo, specialmente se aveva un batticarne in acciaio inox in mano!!!
Il granchio che Denki aveva rincorso al mercato, che era riuscito a fuggire di nuovo, dopo essersi arrampicato su una mensola nascondendosi fra una confezione di bicarbonato ed un cesto in vimini contenente delle noccioline, guardava il ragazzo con curioso interesse: sembrava quasi che gli stesse dicendo di darsi una calmata e farsi una camomilla!!!
"Sono solo un po' stanco, tutto qui..." Mentì, prendendo con una pinza in plastica da cucina ciò che restava di quel povero petto di pollo maciullato, gettandolo con noncuranza nella padella con l'olio bollente e ponendo così fine alle sue sofferenze.
"Ew..." commentò schifato allontanandosi mentre osservava la poltiglia di pollo ondeggiare all'interno della padella, sfrigolando molto rumorosamente.
Il pollo crudo gli aveva sempre fatto schifo... Così molle e viscido!!!
Per una qualche strana ragione gli ricordava il biondino seduto accanto all'uomo dei suoi sogni: anche lui era viscido... E forse anche molle.
Kirishima lo seguì a ruota nell'angolo impiattamento della cucina: Kaminari pareva finalmente essersi calmato.
"Allora, cominciamo ad impiattare... Il resto verrà tutto da se..." Disse il biondo, cominciando a preparare il suo fantomatico granchio alla Napoleone mentre Kirishima si occupava d'impiattare la paillard di pollo spappolata.
Dopo qualche minuto di totale silenzio, Kaminari ricominciò a parlare, stavolta con rilassata calma... Il fuoco che fino a pochi minuti prima gli bruciava dentro pareva essersi estinto.
"Hai mai pensato a quante parole alternative esistono per dire «buono»???" Chiese con tono sognante: "... squisito... Delizioso... Gustoso... Paradisiaco... Delizia del palato... Da leccarsi i baffi... Saporito... Da acquolina in bocca...... Succulento..." E quando, alla fine del suo sproloquio, abbassò gli occhi sul piatto che stava preparando, si ritrovò davanti un granchio impiattato talmente bene che uno chef a cinque stelle non avrebbe saputo fare di meglio, la presentazione della pietanza era eccellente ed anche l'odore di granchio bollito con la crema di piselli era veramente niente male.

~𝕊𝕖𝕞𝕡𝕝𝕚𝕔𝕖𝕞𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕀𝕣𝕣𝕖𝕤𝕚𝕤𝕥𝕚𝕓𝕚𝕝𝕖~ (ShinKami)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora