🦀Granchio alla Napoleone con disperazione per contorno🦀

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Denki passeggiava tranquillamente per il mercato in centro città alla ricerca di ingredienti per il menù di quella settimana, e si fermò a curiosare al banco della frutta e della verdura.
"Heilà Denki!!!" Lo salutò Rikido Sato, imitato dal suo assistente Koji Koda.
"Ciao ragazzi!!!" Li salutò calorosamente il biondo, che conosceva i due fruttivendoli da una vita: "come state, tutto ok???"
"Tutto bene grazie" gli rispose Rikido con un gran sorriso.
"Allora, che avete per me oggi???" Chiese ridendo il biondo, osservando tutta la frutta fresca attorno a lui.
"Oh, i mirtilli di oggi sono squisiti!!!" Disse Rikido, mentre dietro di lui Koji faceva cenno a Denki che in realtà le piccole bacche blu in questione facevano veramente schifo.
"Prendi i lamponi!!!" Gli sussurrò il ragazzo, facendogli dei cenni con le mani che indicavano chiaramente che i mirtilli facevano veramente vomitare.
"Ehm... Sai che ti dico??? Dammi dei lamponi!!!" Trillò sorridendo Kaminari, per poi sussurrare un impercettibile "grazie" a Koda che capì al volo, facendogli capire con un cenno del capo che non c'era problema.
Kaminari pagò, mise il sacchetto di lamponi nella sua borsa della spesa e camminò verso un'altra bancarella in cerca di tartufi e funghi.
Ecco Seiji e Camie, i due ragazzi che gestivano insieme la bancarella dei funghi, dei tartufi, delle erbe aromatiche e di altre spezie varie.
"Kaminari!!! Hei, ho saputo che state chiudendo!!!" Camie cercò di intraprendere la conversazione ma il suo amico le tirò una sberla sulla nuca.
"Come prego???" Chiese Denki, che invece aveva capito benissimo.
"Ed adesso che ti metterai a fare???" Continuò la ragazza, che si beccò di nuovo uno schiaffo nello stesso posto, stavolta più forte, ed un occhiataccia.
"AHIA!!! Ma perché mi prendi a manate???" Chiese arrabbiata Camie mentre Seiji la guardava minaccioso.
"Il ristorante non sta andando bene, è vero, ma non stiamo chiudendo..." Mentì tristemente il ragazzo, tornando alla ricerca dei funghi prataioli.
"Lasciala stare, è confusa, troppo lavoro..." Disse Seiji lanciando un'occhiataccia all'amica facendole capire che quello era un argomento su cui era meglio non mettere le mani per il momento... Se gli sguardi avessero avuto il potere di uccidere allora Camie sarebbe dovuta morire all'inizio della conversazione!!!
"Hei Seiji, dove sono i prataioli?!?! Chiese Denki, indicando il cestino dei prataioli vuoto come un frigorifero ad Agosto.
"Li ha comprati tutti un famoso cuoco di nome Kugo Sakamata, mi ha lasciato completare a secco" rispose dispiaciuto il ragazzo passandosi una mano nei corti capelli tinti di viola, che dovette lasciare solo il biondo per assistere gli altri clienti.
"A me quel tipo non è mai piaciuto, è insopportabile... Parlo di Sakamata ovviamente, non del tuo amico" una voce alle sue spalle lo fece girare, e Denki si ritrovò dinnanzi un tipo magro da fare paura, con le guance incavate e gli occhi di un azzurro scolorito nascosti dalle rughe della fronte che gli ricadevano sulle palpebre, il viso dal mento a punta incorniciato da un cespuglio di capelli biondo paglia arruffati, vestito molto elegantemente con in braccio un cesto di vimini pieno di viscide alghe umidicce e granchi ancora vivi.
"Ehm... Ci conosciamo???" Chiese Denki avvicinandosi.
"Oh!!! Scusa caro, non mi sono presentato... Sono Toshinori Yagi, io e tua madre eravamo grandi amici!!!" Disse l'uomo stringendo calorosamente la mano al ragazzo: "guarda cos'ho per te... Zampette fresche!!!" E gli porse il cesto di granchi.
"Ma... Veramente io, ecco, non saprei che farmene... E poi Camie ha ragione, devo pensare a cosa farne del mio futuro..." Disse tristemente il ragazzo guardando con malinconia il cesto di granchi che zampettavano felici l'uno sull'altro all'interno del grande cesto di vimini.
"Coraggio ragazzo!!! Tua madre non avrebbe mai voluto che tu ti buttassi così a terra!!!"
"Mia madre è morta..." Disse lui accennando un sorriso triste.
"Questo non è un buon motivo per lagnarsi... Oh!!! Attento a non fartelo scappare!!!" Disse ad un tratto Yagi, indicando nella direzione di un granchio che se la stava dando a gambe.
"HEI, TORNA QUI SUBITO!!!" Urlò Denki lanciandosi all'inseguimento del crostaceo fuggitivo, buttandosi carponi a terra ed inseguendo il granchio sotto i banchi di alimentari del mercato coperti da lenzuola unte e sporche.
Ad un tratto, alla fine del tunnel di bancarelle che aveva percorso carponi, vide il granchio arrampicarsi su per quella che pareva una gamba e sparire sotto un'elegante pantalone scuro, ed istintivamente, saltando fuori dalla galleria in miniatura come un jolly a molla fuori dalla sua scatola, afferrò la caviglia dell'uomo che il granchio stava usando come scala, il polpaccio del proprietario della gamba calzava perfettamente all'interno di quell'elegantissimo pantalone morbido e leggermente largo.
Denki alzò lo sguardo per vedere chi avesse attanagliato, e fu proprio in quel momento che incrociò un paio d'occhi freddi e profondi color ametista che lo fissavano curiosi, incorniciati da un paio di profonde occhiaie, un fisico tonico ma asciutto impacchettato all'interno di un completo nero ed una cravatta viola con sopra una piccola spilla dorata a forma di gatto, un viso pallido ma affascinante dai lineamenti perfetti ed un cespuglio di lavanda che in teoria sarebbero dovuti essere capelli perfettamente tirati indietro... Chissà quanta lacca era servita per acconciarli in quel modo, pensò Denki, rimanendo completamente imbambolato.
"Ehm...tutto ok???" Chiese l'uomo con voce calda, aiutando Denki a tirarsi su.
"Oh, mi scusi tanto...Ergh... So che potrei sembrare uno sciocco ma in realtà stavo cercando solo di aiutarla, vede, il mio granchio..." Denki non fece in tempo a finire la frase che il signore davanti a lui si portò una mano alla gamba gemendo di dolore e si scrollò il granchio di dosso, facendo cadere la bestiola all'infuori del suo pantalone.
Denki lo raccolse velocemente da terra e lo fece scivolare momentaneamente all'interno del suo borsone della spesa, dove era sicuro che lì per la bestiolina sarebbe stato impossibile causare altri guai: "bhe ecco si, cercavo di salvarla da lui..." Ridacchiò mortificato.
"Simpatico amichetto!!! Rise l'uomo dai capelli violetti: "peccato che finirà in pentola... Lei è uno chef, si???" Chiese sorridendogli.
Denki si era perso completamente negli occhi profondi come pozzi dell'uomo, non capì più niente per un momento ed iniziò a dire cose a caso con un sorriso da ebete stampato in faccia:"EH?!?! Io... Ah, si si si si si!!! Sono il cuoco del mio ristorante, ecco... Io cucino, si, eheh!!! Questo granchio sarà il protagonista del mio piatto di oggi, il granchio.... Alla Napoleone, ecco!!!" Balbettò come un perfetto cretino inventandosi il nome del piatto totalmente a caso guardando la pubblicità dell'hotel Napoleone che campeggiava sopra un cartello pubblicitario posto sopra il tettuccio di un taxy.
"E lei invece... Anche lei è uno chef??? Sa, dall'abbigliamento non si direbbe..." Continuò il biondo spolverando via della polvere che non aveva dai suoi vestiti.
"Chi, io??? Oh no, proprio no!!! Io mi occupo della gestione di importanti eventi culinari e della progettazione di ristoranti..." Spiegò l'uomo: "adesso sarebbe meglio che io vada... È stato un piacere conoscerla"
"Di nuovo arrivederci, spero di rivederla..." E concludendo con voce calda la frase l'uomo si riagganciò al gruppo dello chef Sakamata.
Kaminari, ancora intontito ed ancora con il sorriso sulle labbra, rimase a contemplare il vuoto ancora un po', sorridendo, finché la voce di Yagi, apparso accanto a lui come per magia, non lo risvegliò dai suoi sogni ad occhi aperti.
Denki cacciò un urletto molto poco virile e con un saltello all'indietro fece cadere a terra il suo borsone della spesa, spaventando una vecchina lì accanto che, infilate delle cipolle in una busta e pagato il conto al fruttivendolo, se la diede a gambe.
"Ragazzo mio, datti un contegno!!! Allora, per i granchi sono solo cinquanta dollari!!!" Disse l'uomo, raccogliendo da terra il borsone della spesa e riporgendolo in braccio al biondo, che si affrettò a cacciare fuori dal portafoglio una banconota da cinquanta.
"Cavolo, ma perché li ho comprati???" Farfugliò il giovane fra se e se, porgendo distrattamente la banconota in mano all'uomo e prendendo in mano il cesto con i grandi.
Denki alzò lo sguardo, Yagi era a pochi passi da lui, come aveva fatto ad allontanarsi così tanto da lui in così pochi secondi???
"Buona fortuna Denki!!! Oh, non scordare il tuo resto!!! E ricorda sempre che il vento che chiude una porta ne fa spalancare un'altra!!!" Urlò l'uomo, lanciandogli contro con grazia i centesimi di resto.
Kaminari afferrò al volo le monetine, alzò lo sguardo per cercare con gli occhi Yagi, ma lui non c'era più.

~𝕊𝕖𝕞𝕡𝕝𝕚𝕔𝕖𝕞𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕀𝕣𝕣𝕖𝕤𝕚𝕤𝕥𝕚𝕓𝕚𝕝𝕖~ (ShinKami)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora