🦀Questo non è un coltello!!!🦀

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"Mi dispiace tanto caro... Su su, fatti forza!!!" Ochako, seduta sul bordo del letto accanto a Denki che, ridotto ad un cencio piagnucoloso con gli occhi rossi e gonfi cerchiati da due terribili occhiaie, aveva già ricominciato a piangere di primo mattino.
Izuku ed Ochako erano passati quella mattina di buon'ora per annunciare una lieta notizia, ossia il fatto che la donna aveva scoperto di essere incinta di qualche settimana e che presto lei e suo marito sarebbero diventati genitori, ma quando quella mattina Denki gli andò ad aprire la giovane donna dai grandi occhi da cerbiatto color nocciola capì subito che c'era qualcosa che non andava con il suo chef preferito!!!
I due coniugi si fecero raccontare tutto e purtroppo il biondo non riuscì ad arrivare fino alla fine del suo racconto senza riuscire a non piangere.
Izuku tornò in camera da Denki e da sua moglie dopo essere rimasto per qualche minuto abbondante al telefono a spiegare al suo capo che quel giorno avrebbe fatto un leggero ritardo al lavoro.
"Eccomi, scusate l'assenza!!!" Si giustificò: "a momenti arriveranno anche Jirō e Kirishima, appena si fanno vivi gli raccontiamo cosa è successo prima di andarcene... Ci dispiace molto per quello che ti è capitato ieri sera Kaminari... Forse oggi dovresti tenere chiuso il ristorante e pensare a riprenderti..." Gli disse dolcemente.
"Izuku ha ragione Kaminari" lo spalleggiò la moglie: "sembri un morto che cammina, quest'oggi non saresti in grado neanche di cucinare un uovo sodo... Se proprio non vuoi chiudere lascia la gestione del locale a Kirishima per oggi, anche quell'altra volta quando non ti sentivi bene ci ha pensato lui e se l'è cavata alla grande!!! Oggi però tu non devi muoverti dal letto, devi riprenderti da tutto lo stress subito ieri!!!" Disse lei.
"Ecco dunque il mio consiglio" Ricominciò a parlare Ochako subito dopo: "oggi non pensare a niente: adesso vai in bagno a farti una bella vasca calda con tanta schiuma, fai una buona colazione leggera, prenditi un aspirina e torna a letto dopo aver impostato la sveglia verso l'ora in cui pranzi... Vedrai che ti sentirai meglio!!! Beh, solo nel fisico... Per i tuoi problemi di cuore dovresti confrontare Shinso di persona..." Spiegò Uraraka.
Kaminari tirò su con il naso, si asciugò gli occhi lucidi ancora bagnati di lacrime con la manica della maglia e, sospirando, rispose: "Grazie per i consigli Uraraka... Farò come dici tu, te lo prometto, ma al momento proprio non me la sento di confrontare l'uomo che, dopo avermi rubato il cuore, lo ha spaccato a metà, lo ha gettato a terra e ci ha camminato sopra..." Disse con un fil di voce a metà strada fra il desolato e l'ironico.
Uraraka lo guardò comprensiva, ed appoggiandogli una mano sulla spalla gli disse che non c'era assolutamente nessun problema e che doveva prendersi il suo tempo per affrontare quella brutta situazione.
"Prenditi tutto il tempo che ti serve caro, fosse anche una settimana od un mese intero, noi tutti saremo sempre qui accanto a te per darti supporto... Anche se, a parere mio, prima parlate e meglio sarà per entrambi!!!" disse Ochako mentre anche Izuku, rimasto fino ad allora in piedi accanto alla porta che congiungeva la camera da letto con il salotto dell'appartamento del biondo, si sedette sul bordo del letto.
I due coniugi strinsero Denki in un lungo abbraccio, che al biondo di certo non dispiacque ricevere, mentre di sotto il rumore metallico di chiavi che girava nella toppa fece intendere ai tre che Kirishima e Jirō erano arrivati al lavoro.

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"Allora Shinso, com'è andata ieri con il tuo amoroso???" Chiese Sero sornione mentre, sistemando delle scartoffie e spillandole per riorganizzarle, lo guardava di traverso con un sorriso truffaldino stampato in viso e le labbra stirate in un ghigno di compiacimento.
Shinso si pietrificò all'istante: non aveva nessunissima voglia di parlare di Denki in quel momento... Quel ragazzo lo aveva stregato, ne era certo, ed adesso a causa sua una terribile maledizione gravava sopra la sua testa!!!
"Non è andata troppo bene... Abbiamo rotto... O meglio, io l'ho scaricato, tutto qui" disse sbrigativo, senza però osare guardare il corvino negli occhi, tenendo gli occhi incollati al monitor del suo computer e fingendo di continuare a lavorare.
Dato che il ragazzo non diceva niente Shinso pensò che forse se la fosse soltanto presa un po' e che gli stesse riservando un trattamento silenzioso per farlo sentire in colpa, ma quando alzò lo sguardo vide due voragini nere guardarlo minacciose spruzzando fuoco da tutte le parti mentre il suo sguardo era un misto di confusione, sorpresa e rabbia.
GROSSO SBAGLIO, GROSSO GROSSISIMO SBAGLIO!!!
"Lei ha fatto COSA?!?!" Chiese Sero minaccioso, quasi urlando l'ultima parola della sua esclamazione, avvicinandosi a Shinso a grandi passi e guardandolo come un leone guarda la sua preda prima di divorarle il cuore strappandoglielo dal petto mentre quest'ultimo pulsa ancora.
"Sero, tu non puoi capire!!! Quel ragazzo è uno stregone!!! Mi ha fatto un incantesimo per soggiogarmi assieme al suo maledetto granchio vodoo e quando ieri me ne sono andato mi ha lanciato una maledizione!!! È stato molto meglio così, fidati!!!"
Sero lo guardò prima sorpreso e stranito, poi furioso: "Shinso, Ma ti senti quando parli?!?!? Quel ragazzo uno stregone??? Il suo granchio sarebbe magico??? Dì la verità, hai telefonato a mia madre e le hai chiesto di spedirti un po' della sua marijuana medica che ti sei fumato prima di andare a parlare con quel poverino, non è vero???" Lo aggredì Sero, chinandosi su di lui, i nasi che si sfioravano mentre il corvino guardava Shinso con gli occhi iniettati di veleno socchiusi in due fessure color carbone che lo scrutavano minacciosi.
Proprio in quel momento nella stanza si palesarono Aoyama e la sua assistente Tsuyu, Mina ed addirittura Iida, naturalmente senza bussare.
"Tutto ok qui??? Abbiamo sentito gridare..." Disse Iida con tono preoccupato.
"Scusi se la interrompo capo, ma ci sono alcuni journalistes di sotto in sala riunioni che desiderano parlarle, io e la mia assistente non siamo riusciti a trattenerli oltre, premono dalla voglia di intervistarla!!!"
"Scusa bambolina, ma il signor Hitoshi deve venire un attimo con me nel salone del ristorante, i tecnici hanno un problema con l'installazione delle luci e lui deve dar loro una mano" disse Mina calcando su quel nomignolo.
"Fatti da parte fille à l'ancienne dei miei stivali, le interviste con i giornalisti sono più importanti, all'installazione delle luci invece si può pensare anche dopo!!!" Sibilò aspro Aoyama, che odiava quel nomignolo datogli dalla ragazza dalla pelle color carbone e gli occhi di un marroncino talmente saturato ed acceso da sembrare gialli.
"Si tratta di una cosuccia di cinque minuti, se quei tizi di sotto vogliono veramente parlare con lui possono aspettare ancora un po'!!! E comunque qui quella vestita all'antica non sono di certo io!!!" Rispose piccata la ragazza shekerando i suoi spumeggianti ricci afro tinti di rosa dalla radice fino alle punte e trattenuti all'indietro da un cerchietto giallo fluo che impediva loro di schizzare da tutte le parti e di coprirle gli occhi.
Tsuyu sospirò seccata: non era la prima volta che quei due battibeccavano in pubblico sul lavoro, e di certo non sarebbe stata l'ultima!!!
Ad interrompere la baraonda generale fu un "toc toc" deciso: c'era qualcuno dietro la porta.
"Avanti" sospirò Shinso: "Questa giornata è già talmente orripilante così da sola che non può peggiorare ulteriorment... E TU COSA CI FAI QUI?!?!" Alla vista di Denki l'uomo fece un balzo all'indietro, spaventato a morte.
"Ehm... Buonasera" lo salutò Iida con gentilezza così come tutti gli altri presenti, chi con un cenno del capo o con uno sventolio di mano, tutti tranne Shinso che in quel momento avrebbe volentieri desiderato avere una pistola per spararsi in testa.
"Salve a tutti..." Disse il biondo quasi sottovoce, avanzando incerto all'interno della stanza, per poi rivolgersi a Shinso sfilando il portafoglio dalla tasca del cappotto lungo che indossava: "Ecco, sono venuto a riportarti il portafoglio, ieri lo avevi lasciato al ristorante e..."
"Puoi posarlo lì" lo interruppe bruscamente Hitoshi senza neanche guardarlo in faccia, beccandosi un occhiata curiosa da parte di tutti i presenti, non abituati a vedere il loro capo trattare così freddamente qualcun'altro, mandando Sero su tutte le furie.
"Shinso, non ti vergogni per niente???" Sibilò il corvino, acido come il veleno: "nonostante tu lo abbia trattato come un criminale che va in giro a stregare persone a casaccio munito di granchi magici lui è tornato da te per parlarti!!! Iida, giuro che se lo fa andare via io mi licenzio in tronco!!!" Sentenziò Sero, che aveva alzato un po' troppo la voce.
"CALMI TUTTI!!! VOLETE SPIEGARMI COSA SUCCEDE QUI???" Sbottò Iida, che adesso ne aveva veramente le scatole piene di tutti quei drammi che non riguardavano il lavoro ed il progetto del ristorante, anche se una piccola parte di lui era curiosa di sapere cosa fosse successo fra Hitoshi e Kaminari.
Sero si schiarì la gola ed assumendo nuovamente un tono di voce normale, seppur freddo e duro come il marmo, cominciò a spiegare come stavano le cose.
Naturalmente, facendolo a modo suo.
"Succede che un certo stronzo di mia conoscenza, solo per il fatto che non si è mai innamorato prima di oggi e non vuole prendersi la responsabilità di affrontare il futuro assieme ad un'altra persona, ha cominciato a delirare come un pazzo furioso accusando il suo ex di essere uno stregone che lo ha incantato per piegarlo alla sua volontà costringendolo a diventare il suo fidanzato ed adesso presume che sempre quel poveretto del suo ex lo abbia maledetto con un incantesimo oscuro, e non voglio fare nomi ma quel qualcuno si chiama Shinso!!!"
Iida guardò il suo sottoposto sorpreso ed amareggiato allo stesso tempo: "Hitoshi, sapevo che lei è una persona che non ha tutte le rotelle del cervello a posto ma addirittura scaricare il suo compagno solo perché crede che sia uno stregone mi pare veramente esagerato, da pazzi!!!"
Proprio in quel momento lo chef Sakamata, con due coltelli in mano, entrò sfondando la porta con un calcio e facendola sbattere contro il muro, crepando la parete ed attirando l'attenzione di tutti i presenti su di sé.
"QUESTO NON È UN COLTELLO!!!" E detto ciò scagliò il pericoloso oggetto verso la parete davanti a lui, centrando in pieno uno degli schermi che esplose con un piccolo botto spruzzando scintille ovunque e cacciando fuori dalla crepa nel punto in cui il coltello si era conficcato una nuvoletta di fumo nero che fece una gran puzza.
Tutti si abbassarono fulminei a terra, per paura di venire colpiti, e quando si furono assicurati che il pericolo fosse passato si alzarono di scatto dal pavimento e si ritrassero prontamente, schiena ai muri laterali della stanza, col fiato sospeso.
Sakamata avanzò a grandi passi all'interno dell'ufficio e, una volta di fronte a Shinso, gli disse aspramente: "IO CI SPUTO SUI SUOI COLTELLI!!!" e detto ciò, dopo aver sputato sul coltello, si avvicinò con uno scatto alla scrivania di Hitoshi e con un colpo secco conficcò la lama nel legno.
"SPUTO SUL SUO RISTORANTE!!!" e detto ciò, sputò sul modellino in miniatura del progetto finale del ristorante per poi gettarlo a terra con sgarbo.
"E PER FINIRE..." A grandi passi si avvicinò nuovamente a Shinso: "IO SPUTO SU DI LEI!!!"
Shinso si fece bianco come un cadavere: "NO NO NO, ASPETTI!!!" si tolse la giacca gettandola a terra con fretta, si arrotolò una manica della camicia e si sputò da solo sull'avambraccio: "ECCO FATTO, CONTENTO???" chiese seccato con un tono di voce piuttosto alto, quasi quanto quello usato prima da Sero ed Iida.
"Questa è la prima cosa intelligente che ha fatto da quando la conosco!!! IO MI LICENZIO!!!" Stridette Sakamata fuori di sé e rosso come un gambero bollito, dirigendosi a passo di carica verso l'uscita: "ADDIO, INCOMPETENTI!!!"
"SAKAMATA, LEI NON PUÒ LICENZIARSI, È SOTTO CONTRATTO!!!" gli urlò dietro Iida a vuoto, conscio del fatto che oramai il loro chef, o meglio, ex chef, era già lontano.
Nella stanza cadde il silenzio, ma si trattò di pochi secondi: "ECCO, ADESSO MI CREDETE???" tuonò Shinso rivolto agli altri indicando Denki.
"COSA?!?! PENSI VERAMENTE CHE SIA MIA LA COLPA DI QUESTO CASINO???" chiese incredulo Denki diventando una maschera di rabbia.
"È DA QUANDO IERI MI HAI MALEDETTO CON QUELL'INCANTESIMO OSCURO CHE MI VA TUTTO STORTO!!! SAKAMATA HA RICEVUTO QUEI NUOVI COLTELLI DUE SETTIMANE FA E NON HA DETTO NIENTE PER TUTTO QUESTO TEMPO, MA OGGI CHE SEI ARRIVATO TU HA FATTO UNA RIVOLIZIONE!!! " Ribatté acido Shinso.
Denki cercò di controbattere, ma Shinso lo zittì del tutto e cominciò a parlargli sopra, senza però guardarlo direttamente negli occhi: "Ancora non l'hai capito?!?! Non voglio avere più niente a che fare con... CON... CON TUTTO QUESTO!!! Non voglio più volare sui soffitti o farmi pizzicare da granchi vodoo o farmi maledire da un demone travestito da angelo strisciato fuori dall'ultima bolgia dell'inferno per portarmi sotto terra con lui e farmi uscire fuori di senno!!! quindi, GRAZIE ma NO GRAZIE!!! E per la cronaca, sì Denki, se Sakamata se ne è andato è per colpa di quella stupida maledizione che mi hai lanciato ieri sera, È TUTTA COLPA......." quando finalmente si degnò di guardarlo negli occhi si bloccò di colpo.
Gli occhi di Denki si erano fatti liquidi e delle grosse lacrime gli rigavano le guance che gli si erano fatte rosse come due pomodori maturi e solo allora Shinso ebbe il buon senso di fermare quello sproloquio insensato, rendendosi conto che, stregone o meno, quella contro cui stava inveendo era pur sempre una persona.
"Oh, piccola stella!!!" Squittì Mina, precipitandosi accanto al biondo e stringendolo forte in un abbraccio.
Denki era in procinto di scoppiare a piangere mentre Sero, Iida ed Aoyama fulminarono Shinso con lo sguardo... Se Sero in qual momento avesse avuto una mazza chiodata fra le mani di sicuro non avrebbe esitato a dargliela in testa!!!
Nel frattempo Tsuyu pensò fosse saggio avvisare i giornalisti che Shinso non avrebbe potuto riceverli nell'immediato e che forse sarebbe stato meglio per loro ripassare quella sera prima dell'orario di chiusura, quando c'era meno movimento e Shinso aveva più tempo da dedicare a compiti da svolgere fuori dall'ufficio.
"Non vorrei sembrare insensibile come il mio sottoposto" disse Iida, riferendosi naturalmente a Shinso: "ma vorrei far notare che il nostro chef si è appena licenziato e che domani sera c'è l'inaugurazione dell'apertura del ristorante!!! Non riusciremo mai a trovare un altro chef che possa sostituire Sakamata!!!"
"IN REALTÀ..." E qui Sero intervenne nuovamente con voce squillante mentre un ghigno malefico gli si stampò in faccia come un francobollo: "... Il biondino qui presente altri non è che il proprietario e lo chef del ristorante Southern Cross, ha fatto lui gli eclair al caramello che abbiamo mangiato qualche giorno fa Iida" ammiccò con tanto di occhiolino e ghigno truffaldino Sero rivolgendo ad Iida quest'ultima frase.
Shinso si sentì mancare: aveva capito perfettamente quello che Sero stava cercando di fare, ed anche Denki aveva capito e guardava il ragazzo con un espressione stupefatta.
Sul volto di Iida comparve un gran sorriso: "oh beh, perché non lo ha detto subito ragazzo!!!" Iida si avvicinò a Kaminari, che Mina aveva finalmente deciso di liberare dal suo affettuoso abbraccio spacca costole, e gli strinse la mano shekerandola come un cocktail: "ho potuto constatare di persona le sue abilità, e se per lei non è un problema sarebbe un onore per me averla qui domani sera per cucinare le portate di inaugurazione del ristorante!!!"
E qui si scatenò il pandemonio totale.
"C-COME?!?!? IIDA, NON DIRAI SUL SERIO!!! NON PUÒ FARLO!!!" Sbottò Shinso impanicato.
"CHI HA DETTO CHE NON POSSO FARLO???" Gli si rivolse aspro Denki, spalleggiato da Aoyama e Mina che come pappagalli ripetero: "Già, chi?!?!"
"DENKI, LA SITUAZIONE È SERIA, NON PUOI SOSTITUIRE UNO CHEF CON 20 ANNI DI ESPERIENZA DAL MOMENTO CHE TU, CITO LE TUE STESSE PAROLE, È SOLO DA DUE SETTIMANE CHE CUCINI DIVINAMENTE DAL MOMENTO CHE PRIMA DI QUESTO PERIODO FORTUNATO NON SAPEVI NEANCHE COME BOLLIRE UNA PATATA!!!"
"IO SONO UN MAGO AI FORNELLI, NON LO HAI DETTO ANCHE TU FORSE???" chiese canzonatorio Denki.
"MAGO?!?! PEGGIO, UN DEMONIO!!!" Ribatté lui piccato, per poi rivolgersi di nuovo ad Iida: "Capo, mi lasci provare a recuperare Sakamata, abbiamo speso anni su questo progetto, non possiamo commettere rischi azzardati!!!"
"Dipende tutto dalla risposta che darà Kaminari... Allora ragazzo, te la senti di cucinare per noi domani???"
"Si, posso farlo!!!" Esclamò deciso il biondo, asciugandosi le lacrime, tornando frizzante ed energico come al solito.
"No!!!" Esclamò il violetto, mentre Sero gongolava contento godendosi la scena.
"SI!!!"
"NO!!!"
"SI!!!"
"È DECISO!!!" Proclamò Iida a gran voce: "domani Denki sarà il capo chef che preparerà le portate principali per l'inaugurazione di domani del ristorante di questo magazzino!!!"
Shinso si sentiva morire e lanciò un'occhiataccia velenosa a Sero che per tutta risposta gli fece una linguaccia, soddisfatto del suo operato.
"Adesso per favore, uscite tutti, vorrei rimanere da solo con Shinso per un po'..." Disse Iida guardando freddamente Shinso che in quel momento si sarebbe volentieri gettato giù dalla finestra del suo ufficio.
"È stato un piacere poter parlare con lei" disse Kaminari rivolto ad Iida mentre Mina ed Aoyama se ne erano già andati, contenti che il tutto si fosse risolto... Più o meno.
"Il piacere è tutto mio" gli sorrise Iida.
Sero fece per accompagnare Denki fuori dalla stanza, ma Iida lo trattenne poggiandogli le mani sui fianchi da dietro, tirandolo dolcemente a sé, gli avvicinò il viso all'orecchio e gli disse, sempre da dietro: "Ehm... Sero, ecco, mi stavo chiedendo... Quando avrò finito di masticare vivo Hitoshi, ti va di tornare insieme a casa mia??? Un po' di vino e poi due capriole???" Gli chiese rosso come un peperone.
"Sei tu il boss, Iida" gli sorrise sornione Sero, girandosi per dargli un bacino sulla guancia prima di uscire dall'ufficio seguito a ruota da Denki, mentre Iida arrossiva violentemente guardando i due scomparire in corridoio.
Sospirò, si diede una calmata e si girò verso Shinso, che nel frattempo si era seduto su una delle poltroncine dell'ufficio: "Mio Dio, Hitoshi!!! Oggi hai veramente superato il limite!!! Che non succeda più!!!" Lo rimproverò Iida.
"Iida, te lo sto chiedendo in ginocchio, fammi provare a recuperare Sakamata, non credo che questa storia avrà un lieto fine se permettiamo a Denki di cucinare!!!"
"Lui sa cucinare!!! Ed anche molto bene!!! Su questo argomento non voglio più sentire lamentele, ci siamo capiti???" Chiese duramente con un tono che non ammetteva repliche.
Shinso annuì sbuffando, arrendendosi.
"Bene, allora io vado... E già che ci sei fatti una doccia, diamine!!!" Lo sgridò Iida arricciando il naso e beccandosi uno sguardo infastidito, sorpreso ed anche abbastanza offeso da parte del suo sottoposto che lo guardò uscire dalla stanza allontanatosi rigido come un manico di scopa.
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SPAZIO AUTRICE

Salve a tutti!!!
Finalmente il capitolo finale è uscito!!! O meglio... Metà.
Mentre rileggevo il tutto mi sono accorta che il capitolo era veramente TROPPO lungo, così ho deciso di dividerlo in due parti, la parte uno e la parte due.
La parte 2 uscirà a Giorni, quindi rimanete sintonizzati!!! 😉✨

~𝕊𝕖𝕞𝕡𝕝𝕚𝕔𝕖𝕞𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕀𝕣𝕣𝕖𝕤𝕚𝕤𝕥𝕚𝕓𝕚𝕝𝕖~ (ShinKami)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora