-Capitolo 22-

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T/N pov
Sentivo l'eccessivo bisogno di parlare a Levi, cosa voleva dirmi con quella frase?

Perché quel ragazzo deve essere sempre così vago, tanto che mi manda in confusione?

Ho due problemi a cui pensare, cioè tizio Caio Kenny con cui devo decidere se allenarmi oppure no e parlare con Levi.

Beh la seconda mi sembra quella più imbarazzante quindi meglio di no.

Consideriamo le opzioni.
Se decidessi di allearmi con Kenny allora la mia impresa sarebbe facilitata a dismisura.

Se decidessi il contrario invece me lo farei come nemico e ho già abbastanza rogne a cui pensare.

Beh allora la risposta mi sembra ovvia.

Presi un foglio, una piuma e un calamaio.

Intinsi punta della piuma nell'inchiostro ed iniziai a scrivere.

Le parole però non volevano venire, inoltre non sapevo dove avrei potuto spedire la lettera.

E se andassi nello stesso luogo di prima? Ma sì certo, come ho fatto a non pensarci prima!

Uscì dalla porta e mi ritrovai una figura familiare alla porta.

<<Qualche problema Levi? >> chiesi indietreggiando.

Bene, l'ultima persona che volevo vedere in quel momento.

<<No mocciosa, però volevo chiederti di dimenticare quello che stavo dicendo>> mi disse secco e con uno dei suoi toni più freddi per poi allontanarsi.

Lo tirai per un polso.

<<Cosa dovevi dirmi? >> gli chiesi seria.

Eh no, inizi un discorso e non lo finisci? Ma che storia è questa

<<Tch, se proprio vuoi saperlo era che.. Tu vali molto per me.. Come>> inizió lui.

<<Come? >> chiesi invitandolo a continuare.

<<Come una sorellina minore >> mi disse lui.

Sorrisi a quelle parole, sono contenta che le cose si siano risolte.

<<Ok Onii-chan! >> esclamai facendogli l'occhiolino.

(Onii-chan= fratellone)

<<Non chiamarmi così >> mi disse con tono scherzoso.

<<E se non lo facessi? >> gli chiesi con tono di sfida.

Non so perché ma lo vidi leggermente arrossire.

<<Tutto bene? Hai la febbre? >> gli chiesi cercando di mettergli una mano sulla fronte.

<<Tch, tutto bene, io vado a finire delle cose >> mi rispose andandosene.

Quel ragazzo non cambierà mai, sempre così misterioso.

Il resto della giornata voló come niente, perciò la mattina del giorno seguente, alle sei in punto mi alzai a mi diressi verso la stalla.

Assicurandomi che non ci fosse nessuno nei dintorni partì a tutta velocità, facendo una strada così contorta che anche se qualcuno mi stesse seguendo mi avrebbe persa di vista.

Arrivai nel medesimo luogo del giorno prima, e non ci volle molto prima di sentire una presenza intorno a me.

<<So che ci sei, fatti vedere>> dissi scocciata. E io dovrei collaborare con sto qua?

Kenny scese da un albero, con il suo solito sorriso sadico.

<<allora? Ci hai pensato su? >> mi disse lui con aria soddisfatta.

<<Sì, ci ho pensato, e come puoi intuire la mia risposta è affermativa, collaboreró con te>> dissi guardandolo con aria di sfida.

<<Benissimo all->> inizió lui.

<<Però prima ti dirò quali sono le mie condizioni.>> dissi io.

<<Mhm sono tutto orecchie>>

<<Prima cosa, non spedirmi lettere>>

<<Ricevuto>> disse sfottendomi.

Già mi sta antipatico.

<<Non toccarmi o anche solo sfiorarmi>> gli imposi io.

<<Che succede se mi rifiuto? >>

<<Vuoi un coltello in gola? >> gli chiesi sorridendogli.

Lui alzó le mani in segno di resa.

<<Bene, inoltre non toccare Levi>> dissi come ultima cosa

<<Mi dispiace ma non posso accettarlo >>

<<sì invece, non avvicinarti >>

<<Vedi, una mocciosa come te non può capire il mondo degli adulti>>

<<Lo uccideró io, e se mai ti rifiutassi allora sappi che la nostra collaborazione finisce qui >> dissi io.

Lui ridacchió.

<<Va bene, credo che mi sei indispensabile>> ammise lui allontanandosi e salutandomi con la mano.

Lo guardai con la coda dell'occhio con disgusto e poi me ne andai il più velocemente possibile.

Per fortuna nessuno si era accorto della mia assenza, perciò me ne andai in mensa in anticipo.

Dove trovai Levi a sorseggiare del the nero.

Spero che non mi faccia alcuna domanda, e spero soprattutto che non sia andato a controllare in camera mia.

<<T/N, accomodati perfavore >> mi disse lui serio.

Deglutì, sperando che forse volesse solo mangiare con me.

<<S-sì Levi? >>

<<T/N non fare la finta tonta >> mi disse guardandomi con occhi di ghiaccio.

<<Cosa intendi? >> dissi spaventata.

<<T/N non fare la finta tonta>>

Ok sono assolutamente fottuta, probabilmente mi ha visto mentre uscivo dalla camera, perciò si è fatto qualche sospetto e adesso mi farà un interrogatorio per benino.

<<Seriamente non so di cosa parli >> dissi io iniziando a tremare.

Lui si alzó di scatto e mi prese per il colletto.

<<T/N, ti dó dieci secondi >> sbraitó lui mettendomi un sacco di ansia, dio ho sempre odiato ste cose.

<<dieci >> iniziò a contare

<<nove >> continuó.

<<CHE CAZZO VUOI SAPERE NON TI LEGGO NEL PENSIERO MA SI PUÒ SAPERE COSA CAZZO TI È PRESO?! >> urlai dimenandomi.

<<Levi mi fai male! >> dissi stringendogli il polso, con il quale mi stava letteralmente tirando dal colletto.

<<T/N, cos'hai fatto a nanaba? >> mi chiese serio.

<<Che intendi?! Non centro nulla! >> urlai io.

<<Idiota, Erwin aveva detto solo che era scomparsa, non che era morta, inoltre non è stato trovato alcun cadavere, ma come fai a sapere, anzi come fai ad avere la certezza che sia morta!? >> mi urló lui facendomi cadere a terra.

<<inoltre ho trovato un suo capello in camera tua T/N>> mi disse.

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SCUSATE PER IL RITARDO, GRAZIE PER LA LETTURA, COMUNQUE HO VISTO LA FORMA DELLA VOCE OGGI VABBÈ BYEE

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora