-Capitolo 33-

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T/N pov
<<BASTARDA SI È BUTTATA! >> sentì esclamare uno di loro mentre vedevo, affidandomi a Levi.

Al piano di Levi dovrei dire.

Dopo un pó sentì qualcuno afferrarmi, e non fui sorpresa quando  vidi Levi.

<<allora qualcosa di buono la sai fare eh nanetto? >> gli chiesi con tono ironico mentre gli cingevo il collo con le braccia.

<<Allora tu sai fidarti mocciosa >> rispose lui.

Sorrisi, era stata probabilmente la cosa più emozionante che avessi mai fatto in vita mia.

<<Abbiamo un problema T/N>> mi disse di punto in bianco lui.

<<Quale? >> gli chiesi sorridente.

<<Riesci a fidarti di nuovo di me? >> mi chiese con sguardo determinato.

Io rimasi sorpresa a quella sua domanda, e capì subito che aveva un piano in mente, perciò annuì.

Lui si abbassó un attimo e mi lasció cadere.

Mi presi un mezzo infarto, chiusi gli occhi e dopo qualche secondo sorpresi Levi a tenermi saldamente il braccio, mentre lui si reggeva ad un lenzuono appeso ad un balconcino.

Per fortuna mi aveva preso giusto in tempo, visto che era circa un metro la distanza che separava il mio corpo dal terreno.

A quel punto lasciai andare la presa, ed atterrai correttamente a terra, successivamente lui fece la stessa cosa.

<<Senti Levi ehm, posso chiederti una cosa? >> gli chiesi mentre iniziammo a correre.

<<Che vuoi? >> disse con tono freddo.

<<Perché ieri stavi.. Flirtando con me? >> gli chiesi imbarazzata.

<<Mi è venuto spontaneo >> rispose lui.

Questa frase mi è familiare...

Aspetta ma... Oh, l'ha fatto perché io lo faccio sempre con lui.

<<Comunque se ci tieni così tanto a dormire con me basta dirlo >> gli dissi per sdrammatizzare, facendogli l'occhiolino, cosa che lo fece imbarazzare.

<<Dobbiamo darci una mossa, saranno in pensiero per noi >> gli dissi dopo qualche minuto.

Lui si limitó ad annuire ed aumentare la velocità, cosa che feci anche io.

Finalmente dopo dieci minuti circa nel completo silenzio, arrivammo alla nostra tanto attesa meta.

Mi appoggiai con la mano alla sua spalla, ma lui mi scolló subito di dosso.

<<Non appoggiarti a peso morto >> mi disse lui con tono serio.

<<Così debole da non riuscire a portare un'innocente fanciulla? >> dissi istigandolo.

<<Credici mocciosa, io vado a farmi una doccia >> mi disse allontanandosi.

Io gli corsi dietro facendolo cadere a terra.

<<Tu vai ad allenare i cadetti, io vado a farmi un bagno di un'ora, mi prendo il giorno libero >> dissi letteralmente scappando.

Levi mi inizió ad inseguire, arrivai in camera sua e in poco tempo Levi mi raggiunse.

<<Non t'azzardare a farti un bagno senza il mio consenso >> mi disse lui.

<<scusa pApI >> dissi facendo la finta offesa.

<<che ne dici se facciamo il bagno insieme? Così evitiamo di perdere tempo >> proposi io sorridente.

<<Cosa non ti fa schifo fare il bagno con un ragazzo? >> mi chiese lui sorpreso dalla mia proposta.

<<No, in fondo siamo amici, basta che non ti fai venire un'altra erezione >> dissi io ridacchiando, così per stuzzicarlo un pó.

<<E tu basta che non inizi a comportarti come se fossimo fidanzati >> chairì subito lui iniziandosi a spogliare.

<<Te l'ho detto, non ne avevo l'intenzione >> dissi togliendomi la maglia.

<<Tch, allora la prossima volta vedi di controllare gli ormoni >> mi disse lui, che ormai era solo in boxer.

<<certo capitano >> dissi mettendo il pugno sul cuore, per scherzare ovviamente.

Lui si spostó, facendo scorrere l'acqua, fino a riempire la vasca.

<<Mhm... Comunque se ti fa stare meglio, posso mettermi un asciugamano per coprire >> mi disse lui leggermente imbarazzato.

<<Sicuramente non hai nulla da coprire >> gli dissi con tono di sfida.

<<Tch, non parlare se non sai come stanno le cose. Inoltre ti sembra cosa da dire? >> mi chiese lui con tono di rimprovero.

Lui fece per togliersi i boxer e io mi misi le mani davanti alla faccia.

Appena lo sentì entrare in acqua, spostai le mani, mi girai e mi spogliai velocemente, entrando nell'acqua calda, dalla parte opposta dove c'era Levi.

<<Che rilassante >> dissi arrossendo per via dell'acqua.

Levi sembrava visibilmente a disagio, e si teneva il più possibile lontano da me.

<<Ti vergogni? Mi hai già visto nuda tanto>> gli dissi ridacchiando.

<<Sì ma... Ma è diverso, adesso siamo così vicini e sono nudo anche io >> rispose lui guardando da un'altra parte.

Mi avvicinai a lui e mi sedetti su una sua gamba.

<<Tch, che fai mocciosa? >> mi chiese irritato dal mio gesto.

<<Dai stai arrossendo >> gli dissi guardandolo con la coda dell'occhio.

<<Su fai finta che siamo vestiti, se sei rigido come un tronco d'albero è noioso fare la doccia con te >> continuai io sorridendo maliziosamente.

Non so perché lo sto facendo, probabilmente perché è divertente vederlo a disagio.

Lui con un braccio mi cinse la vita.

Avvampai a quel contatto, essendo che era molto vicino a parti che forse era meglio non dire.

<<Tch, adesso sei tu quella che sta arrossendo >> rispose lui soddisfatto.

Io mi spostai, mi misi a gambe incrociate davanti a lui e iniziai a giocherellare con i suoi capelli.

<<Sei proprio una mocciosa >> mi disse alzando gli occhi al cielo.

Ridacchiai a quell'affermazione, non so perché ma era bello venir chiamata così.

Gli misi una mano tra i capelli, e gli spinsi la testa in acqua per qualche secondo, per poi farlo riemergere.

Lui fece lo stesso con me per vendicarsi.

<<Anche tu sembri un moccioso ora >> gli dissi mettendogli una mano sulla spalla.

Restammo a parlare per qualche altro minuto, finché non notammo la porta aprirsi.

Angolo autrice
Chi ci avrà mai interrotte in un momento così?

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora