-Capitolo 39-

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T/N pov
<<Cosa farei? Perché questa domanda? >> mi chiese lui con sguardo interrogativo.

<<Così... Anche tu certe volte mi fai domande strane >> mi giustificai io.

Ok so che non è stata forse la migliore delle domande, però sono troppo curiosa di saperlo.

<<Beh, se dovessi mai scoprire che mi devi uccidere penso che ti ucciderei prima io se tenti di ammazzarmi, oppure ti farei imprigionare, mi sembra abbastanza ovvio, non faccio favoritismi >> rispose lui.

<<E se invece scoprissi che ho ucciso qualcuno? Mi copriresti le spalle? >> gli chiesi io con un sorriso malizioso, anche se lui non ci fece caso.

<<Lo sto già facendo>> rispose lui guardandomi serio.

Sobbalzai a quella sua affermazione e lo guardai stupita.

<<C-cosa intendi dire? >> chiesi io sorridendo imbarazzata, cercando di negare l'evidenza.

<<Quel giorno quando sono arrivati i gendarmi, mi sono ricordato tutto, ne ho avuto anche la conferma dalla tua reazione di quel giorno, ma ho deciso di non dire niente >> concluse lui facendo spallucce.

<<Perché faresti mai una cosa del genere? >> gli chiesi mordendomi il labbro inferiore.

Lui non rispose, perché probabilmente nemmeno lui sapeva il motivo della sua scelta.

Non sapevo se fosse una cosa buona che mi coprisse le spalle, perché in ogni caso potrebbe sempre tradirmi.

No, no Levi non lo farebbe mai, se dice una cosa è difficile che se la rimangi, quindi credo sia al sicuro.

<<E tu hai accettato di stare vicino ad un assassina come me? Perché? >> gli chiesi io con un tono di voce abbastanza alto.

<<Te l'ho detto, non siamo così tanto diversi, anche io ero un assassino >> mi spiegó lui guardandomi intensamente.

<<Ma non sai nemmeno se ho avuto una buona ragione! >> urlai io.

<<Io ho ucciso due ragazzi perché avevano tagliato i capelli ad Isabel, credi esista ragione più penosa di questa? >> mi chiese lui con un tono calmo.

<<No però! >> iniziai io, per venire interrotta da Levi.

<<T/N tu sei fragile, è inutile che ti comporti come se non avessi bisogno dell'aiuto di nessuno >> disse lui abbassando lo sguardo.

<<Io non ho bisogno della tua protezione! >> gli urlai alzandomi.

<<Tu non mi conosci! Non puoi far finta che vada tutto bene tra noi due quando non è vero! Non è una fiaba dove il ragazzo ritorna dalla sua fanciulla e vivono per sempre felici e contenti, questa è la realtà! >> urlai io facendolo innervosire parecchio.

<<Non parlarmi di concetto di realtà, credi di essere l'unica che ha sofferto e che non riesce a essere felice? >> disse lui alzandosi in piedi.

<<Non ho mai detto questo! Desidero solo un pó di comprensione! >> gli urlai io con gli occhi lucidi.

<<Io di comprensione te ne dó in abbondanza, sei tu che non te ne rendi conto, ma è possibile?! >> chiese lui basito dalle mia parole, di cui proprio non capiva il significato.

<<Sei tu che non riesci a capire ciò che provo! >> gli urlai.

<<Perché continui a scappare dalla verità? Io sono follemente innamorato di te, tanto che nego che tu abbia ucciso una persona innocente! >> mi urló lui.

<<Noi due non saremo mai felici insieme Levi! Dici di essere innamorato di me, ma la verità è che tu hai bisogno di riempire quel vuoto che hai dentro, ma io non sono la persona adatta! Io... Io ti odio Levi! Sparisci dalla mia vita! >> gli urlai piangendo.

Lui rimase sconvolto, per poi guardare in basso.

<<Ho capito, rispetterò la tua decisione >> disse semplicemente lui andandosene ma fermandosi alla soglia dell'uscita.

<<Uscirò dalla tua vita, e se è il fatto che dica a tutti il tuo segreto a preoccuparti, allora stai tranquilla, non dirò nulla >> disse semplicemente lui.

Da quel giorno non ci parlammo più, ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano, entrambi guardavamo dall'altra parte, evitando anche solo il minimo confronto tra noi.

Certe volte le persone si innamorano delle persone sbagliate solo perché dicono le cose giuste.

Era la scelta giusta? Penso di no, ma forse è meglio così, ogni volta che siamo stati insieme ci siamo avvicinati sempre di più, ferendoci reciprocamente senza accorgercene.

Levi era ancora più apatico di prima, e appena qualcuno provava anche solamente a parlargli lo allontanava, qualunque persona fosse.

Hange cercava di convincermi a parlare con lui e viceversa, dicendo sempre di non riuscire a vederci in quello stato, e che questa decisione era una stupidaggine.

Erwin era preoccupato soprattutto per Levi, perché non l'aveva mai visto in questo stato per nessuna persona.

I miei amici, quei pochi che avevo, cercavano di farmi sorridere o divertire anche solo un minimo, ma ero troppo avvolta dai sensi di colpa.

Io non sono niente, se non un piccolo essere umano utile solo a portare morte e sofferenza.

La spedizione si avvicinava sempre di più, e non avevo il coraggio di parlare a Levi prima di essa, sapendo che in quella giornata, tutto sarebbe finito e si sarebbe annunciata la morte del soldato più forte dell'umanità, Levi Ackerman.

Però in quel momento non ne avevo idea.

Non ne avevo idea che sarebbe successo tutto a dicembre

Angolo autrice
Ah quando adoro ma odio scrivere cose deprimenti, però almeno nel prossimo capitolo, ci sarà la decisione di T/N tanto attesa.

È successo tutto a dicembre ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora