*suona un telefono*
Roy non fa in tempo a finire la frase che un telefono inizia a squillare. Karry spegne la musica.
Karry:"Di chi è il telefono?"
Io:"Oh! E' il mio telefono... Scusate."
Andai a vedere chi mi stesse chiamando a quell'ora e vidi sulla schermata della chiamata il nome del portinaio del condominio in cui vivevamo Jackson ed io.
Jackson:"Chi è?"
Io:"Il nostro portinaio..."
Jackson è confuso quanto me. Presa da tutta quell'ansia mi affrettai a rispondergli.
Io:"Pronto? *risposta dal portinaio* Sisi sono io. *risposta dal portinaio* E' successo qualcosa? *risposta dal portinaio* Il postino? Ma noi non aspettavamo nessun pacco... *risposta dal portinaio* Si capisco, grazie mille, arriviamo tra qualche minuto."
Jackson:"Allora? Che voleva?"
Io:"Dobbiamo tornare a casa. Il portinaio mi ha detto che il postino gli ha lasciato una lettera molto pesante per noi, che non poteva essere messa nella buca delle lettere."
Jackson:"Perché non poteva essere messa nella buca delle lettere?"
Io:"Boh. Ha detto che è stato richiesto così dal mittente."
...
Dopo aver salutato i ragazzi, Jackson ed io ci avviamo all'entrata di casa nostra dove il portinaio è già pronto a darci la busta. Appena la prendo in mano noto che è veramente pesante. Ma che ci sarà dentro? Non c'è neanche scritto chi l'ha inviata...
Entriamo in casa.
Jackson:"Stupida lettera. Non potevi arrivare più tardi?"
Io:"Jackye calmati ahahaha. Puoi tornare a twerkare quando vuoi dal tuo manzo."
Jackson:"*sbruffa* Dai aprila, voglio vedere che cosa ci ha fatto tornare a casa."
Apro la lettera, ma c'ho che vedo mi sconvolge. Ancora? Perché mi ha mandato ancora tutti questi soldi? Non sono sua figlia... Mi fa sentire ancora più in colpa per quello che è successo...
Jackson:"Allora? Cos'è?"
Io:"Soldi..."
Jackson:"SOLDI?! Aspe non dirmi che ce li ha mandati di nuovo, vero? No vabbeh ma quella donna è un po' troppo ossessionata... Ma lo capisce o no che non sei tu sua figlia! C'è sua figlia è già mor-"
Io:"Jackson!"
Jackson dopo aver capito che quello che stava dicendo stava ferendo pure me, si scusa.
Io:"Mi toccherà chiamarla un'altra volta per dirle che non ho bisogno di questi..."
Jackson:"Vuoi che lo faccia io?"
Io:"No, tranquillo starò bene."
Mi diressi verso la mia camera e chiamai la donna dei soldi.
Pov. Jackson
Dio quella donna quando si arrenderà? Non è neanche passato molto tempo da quando Stella ha avuto l'ultimo incubo... AHHH che fastidio l'umanità!
Sento la porta aprirsi e vedo che Stella stranamente non sta piangendo, di solito ogni volta che parla con quella donna si mette a piangere. Roy è riuscito a farle passare la cosa?
Io:"Amo tutto apposto?"
Stella:"Mh? Ah si, non è successo nulla di che. Si è solo messa a piangere e continuava a chiedermi scusa. Ha detto che non lo farà più..."
Io:"Ha detto così anche l'ultima volta..."
Stella:"Jackye! Te l'ho già detto, non importa quante volte lo rifarà. Io la richiamerò ogni volta per dirle che non c'è bisogno che faccia questo e che non deve sentirsi triste per quello che è accaduto. Lei non lo vorrebbe."
Io:"Spero che tu dica la stessa cosa internamente."
Stella:"Vado a dormire adesso, domani mi aspetta una dura settimana..."
Si dirige verso camera sua traballante, sbattendo poi la porta.
Spero non faccia di nuovo un incubo...
Lunedì
Stranamente Stella quella notte non ebbe nessun incubo.
Io:"Buongiorno principessa! Hai dormito bene?"
Stella:"*sorride* Ho dormito come un pascià!"
Io:"Buon per te!"
Finimmo di fare colazione parlando ancora del giorno prima. Ci dirigiamo poi alla macchina e in un paio di minuti sono davanti alla mia università. Mi giro verso Stella e le dico di passare una bella giornata insieme a Roy.
Stella:"Tranquillo, dirò a Karry di chiamarti. *occhiolino*"
Io:"Eh? No aspetta no-"
Non faccio in tempo a finire la frase che aveva già sgommato via.
Okay Jackson facciamo del nostro meglio in questa splendida giornata!
Mi incoraggio da solo mentalmente, ma non servirà a nulla. Poiché quella giornata verrà poi rovinata.
He:"Sei arrivato finalmente. Ti aspetto da non sai quanto Honey. *si aggrappa alla mia spalla*"
Io:"*sorrido* Scusa ma penso che ti dovrò far aspettare un altro po'. Devo andare in bagno. Tu intanto perché non vai a prenotare i nostri posti nell'aula?"
He:"Ogni tua parola è un ordine per me Honey. Ci vediamo dopo allora. See yah!"
Gli faccio cenno con la mano ed entro nel bagno.
??:"Ahia! Smettetevela vi prego! Non sono io!"
??:"Ah non sei tu quel frocio che si è baciato con il mio migliore amico?"
??:"Ehy Boss qualcuno è entrato nel bagno."
??:"Ah! *lancia un cestino addosso al ragazzo per terra* Non è finita frocetto, ci becchiamo più tardi. Prova a dirlo ai professori e sei morto."
Mi immobilizzo a quella scena e mi rinchiudo in uno di quei gabinetti. Sento il mio cuore andare a mille e la testa scoppiarmi. Non riesco a respirare.
La testa comincia a girarmi sempre di più fin che gli occhi mi si appannano e non riesco a vedere più nulla. Cado per terra e poi il vuoto.
*risate*
??:"AHAHAHAHAHAHAHAHA Guardate ha avuto il coraggio di tornare a scuola dopo quello che è successo l'altro giorno!"
??:"AHHAHAA che sfigato proprio. Ehy Boss forse il ragazzino si è preso una cotta per te!"
??:"Ehw, ho capito che sono il più figo della scuola ma i froci non li sfango proprio."
Perché mi stanno dicendo tutto questo? Mia madre mi ha detto che amare una persona dello stesso sesso non è un peccato... Quando si ama una persona non ci sono limiti... Mamma mi stavi mentendo? Perché non posso essere trattato come tutti gli altri ragazzi? Perché sono l'unico nel torto qui?
Mi siedo al mio banco senza ascoltare gli insulti. Iniziava così un altro giorno infernale alla mia scuola superiore.
《CONTINUA》
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《永远不明白》 The day we meet.
FanficEro al supermercato, dopo l'ultimo giorno del mio lavoro estivo, quando per prendere una cosa, scivolo. Proprio quando penso di essere caduta, al posto di sentire il pavimento gelido sulla mia schiena, sento il calore emanato dal corpo di un ragazzo...