Jackson:"Sicura che posso andare? Guarda che posso anche posticiparla la c-"
Io:"Nono tranquillo vai pure. Non fare aspettare troppo Karry!"
Jackson mi rivolge un sorriso a trentadue denti ed esce dalla sala di musica.
Sospiro.
Io:"Ho solo altri due mesi per lavorare su questo pezzo e sono solo alla base... Perché il professore ha dovuto scegliere me?"
Iniziai a toccare gentilmente i tasti del piano, facendo uscire da esso una melodia quasi malinconica. Meglio una lyrics triste o gioiosa? Forse dovrei farla gioiosa, essendo per il festival della fine della scuola...
Io:"Chissà cosa sta facendo in questo momento... Non torna neanche più a scuola... E se stesse male? Nono non dovrei più pensare a lui!"
Tolsi le mani dai tasti per mettermele tra i capelli. La testa mi girava ma non era per la troppa ansia dovuta alla canzone che stavo scrivendo anzi era per lui. Mi urtava nel profondo del mio cuore e della mia mente il non portelo più toccare o guardare. Perché è finita in questo modo? Perché? Nella mia mente c'erano troppi perché che non potevano avere risposta e questo mi procurava altro stress e per di più avevo iniziato ad avere l'emicrania.
Io:"Forse dovrei andarmi a prendere qualcosa in farmacia dopo... Sarà ancora aperta quando uscirò?"
Il mio monologo si interruppe quando un rumore fuori dalla finestra iniziò. Mi girai e vidi la poggia colpire il vetro della finestra in modo estremamente forte. Stava diluviando.
Io:"Dannazione! Non ci voleva proprio... Adesso bagnerò tutti gli spartiti che ho scritto... Dovrei sempre portarmi un ombrellino dietro..."
Mi rattristai ancora di più.
*bussano alla porta*
Mi alzo.
Io:"Jackson? Hai dimenticato qualcosa? *arrivo alla porta e la apro*"
??? Perché è qui?
Aprendo la porta non potei credere ai miei occhi. La figura di Julie Vangreal si trovava proprio davanti a me. Ma perché era qui?
Julie:"Ehy. *mi accarezza la testa* Era da un po' che non ci sentivamo e ho sentito dal tuo coinquilino che ti trovavi qui perciò... Come va?"
Io:"Tutto bene..."
Julie:"Mi sembri un po' pallida *mi accarezza le guance*, perché non fai una pausa? Tanto hai tutto il tempo che vuoi ancora."
Arrossisco.
Io:"Mh, va bene."
Mi prende per mano e fa stendere sul pavimento della sala prove un telo. La guardo stranita. Pensavo mi volesse portare a fare un giro, perché ci stiamo sedendo per terra? I miei occhi si impuntano, poi, nel guardare le sue mani, nascoste dietro la schiena. Sembra che ha qualcosa nascosto dietro la schiena...
Julie:"*tira fuori dalla schiena un sacchetto* Dato che non avresti avuto abbastanza tempo per uscire ed andare in un ristorante, ho preso un takeaway. Spero non ti deluda."
Io:"Nono, basta e avanza grazie."
Le sorrido.
Io:"Che cosa hai preso da mangiare?"
Julie:"Mentre venivo qua ho visto che stavano inaugurando un nuovo ristorante Thailandese e mi sono detta: Perchè no? E ho ordinato dei piatti tipici."
Io:"*apro uno dei takeaway* Uddio ma questi sono tra i miei piatti preferiti."
Julie:"Che fortuna. *mi sorride e mi passa una forchetta*"
Io:"*afferro la forchetta* Fossi lesbica di certo mi metterei con te!"
Ride per la mia affermazione e di colpo arrossisco. Cosa è questa sensazione nel cuore? (Autore: Se non fosse una Royella starebbero già insieme😪✌🏻️)
Iniziamo a mangiare perdendoci in chiacchiere. Parlammo del più e del meno, di cosa avremmo potuto fare d'estate e dei nostri piani per il futuro. Per un certo periodo di tempo, nel mentre che stavamo parlando, l'atmosfera mi sembrò meno pesante del solito e il peso che sentivo sulle spalle sparì del tutto. Mi sentii quasi rinata. Diavolo! Mi serviva proprio questa chiacchierata. Mi alzai di scatto, facendo allarmare la ragazza seduta.
Julie:"Tutto bene?"
Io:"Sai, parlare con te mi ha fatto avere un'idea per una mia canzone, se non ti dispiace vorrei segnarmela."
Julie:"Tranquilla fai pure. *mi sorride*"
Mi siedo sulla panchetta del piano forte, accendo la registrazione ed inizio a comporre la canzone.
Un'ora dopo.
Spengo la registrazione e tiro un sospiro di sollievo.
Io:"FINITO!"
Mi giro e vidi Julie ancora lì che mi stava fissando.
Io:"Scusa ti sarai annoiata."
Julie:"Nop per nulla, anzi sei stata fantastica. Hai già pensato ad un testo per la canzone?"
Io:"Certo. Ma non penso di scriverla qui, sta anche per scadere il tempo."
Mi alzai e raccolsi tutta la mia roba, dopo di che sia Julie che io ci dirigiamo verso l'uscita.
Julie:"Ha smesso di piovere per fortuna. Con cosa sei venuta?"
Io:"Ah, con Jackson ma è ad un appuntamento con il suo ragazzo, quindi penso che per tornare a casa prenderò l'autobus."
Julie:"*guarda l'orario* Non penso ci siano più autobus a quest'ora. Ti porto io vieni."
Mi afferra il polso e mi porta fino alla sua macchina. Saliamo e partiamo immediatamente.
Pov. Roy
Mi trovavo disteso sul divano del mio salotto a guardare di continuo lo stesso film in bianco e nero.
Io:"Potrei ordinare una pizza... *sospiro*"
*notifica*
Io:"Mh? Chi mai sarà a quest'ora?"
Prendo il telefono dalla tasca posteriore dei miei jeans. Julie? Apro la notifica e vedo che mi ha mandato un video. Lo apro.
*suono di un pianoforte*
I miei occhi si fecero sempre più lucidi al solo vedere la schiena di Stella e all'ascoltare quello che stava suonando.
Io:"Sei bellissima come sempre..."
Finito il video lessi il messaggio allegato a quest'ultimo.
"Tranquillo bado io a Stella. Non deprimerti troppo e mangia qualcosa, che l'ultima volta che ti ho visto mi è sembrato di abbracciare un fantasma!"
Spensi il telefono senza neanche rispondere al messaggio, finendo in un pianto isterico.
Dopo neanche qualche minuto mi asciugai le ultime lacrime dagli occhi e mi decisi a ordinare qualcosa da mangiare.
Io:"Ho bisogno di sistemare tutto questo casino e di certo non lo sistemerò restando sdraiato davanti alla TV!"
Prendo il telefono di casa e faccio una telefonata.
Io:"Pronto? Ehy è da un po' che non ci sentiamo... Sisi io sto benissimo ma... Avrei un favore da chiederti."
《CONTINUA》
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《永远不明白》 The day we meet.
Fiksi PenggemarEro al supermercato, dopo l'ultimo giorno del mio lavoro estivo, quando per prendere una cosa, scivolo. Proprio quando penso di essere caduta, al posto di sentire il pavimento gelido sulla mia schiena, sento il calore emanato dal corpo di un ragazzo...