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Rimanemmo per qualche secondo a fissarci. Stavo aspettando una sua risposta. M: "Ma.." disse lei spostando lo sguardo. C: "Ma cosa?? Tu devi dirmelo! Non puoi nascondermi le cose!! E per di più riguarda il ragazzo che mi piace quindi ora me lo dici!!". Mi stavo innervosendo ma non mi sarei mai arrabbiata con la mia migliore amica.

Matilde continuava a guardare da un' altra parte senza rispondermi allora la scossi violentemente con un braccio incitandola a parlare. M: "Chiara... non posso dirtelo. Lo scoprirai però..." rimase sul vago. C: "Mati, non puoi farmi questo!! Tra quanto lo scoprirò?? Tanto? Poco???" iniziai a lamentarmi come i bambini quando chiedono le caramelle, ma niente. Matilde non mi voleva dire niente.

La campanella segnò la fine dell'intervallo ma io non avevo intenzione di tornare in classe finche non avessi saputo cosa si erano detti quella mattina. Stavo per arrendermi quando vidi Harry e Niall camminarci davanti con un passo veloce,sperando che noi non li vedessimo. Stavano parlando.

Harry non conosce Niall, non si sono mai parlati. Cosa sta succedendo qui?? Perché tutti stanno "rubando" il mio Niall? Sarebbe bello poter dire : il MIO niall. Purtroppo non è mio.

Mi insospettii ancora di più e lasciai Matilde tornare in classe, aspettando Harry davanti alla nostra classe. Ci mise poco a tornare. Diede una pacca sulla spalla a Niall come fanno i ragazzi quando si salutano e si girò per tornare in classe. Appena si accorse che lo stavo guardando e che l'avevo visto parlare con Niall si morse il labbro inferiore sorridendo leggermente.

C: "Da quando conosci Niall?" chiesi io a bassa voce quando lui era ormai abbastanza vicino a me da potermi sentire. H: "Da qualche giorno" disse lui indifferente facendo per entrare in classe. L'intervallo era finito ormai da cinque minuti ma la prof era in ritardo, come al solito. Io misi una mano sulla porta per evitare a Harry di oltre passarla. C: "nono bello, non ne esci così..". Harry scoppiò a ridere : "Chiara non ti dirò cosa ci siamo detti.. se aspetti lo scoprirai...". Non ci credo. I miei due migliori amici mi stanno nascondendo qualcosa. Probabilmente la stessa cosa.

Gandolfi: "Su ragazzi! Cosa ci fate fuori dalla classe??" sentimmo la prof gridare a dei ragazzi più grandi ,appoggiati ai caloriferi fuori dalle loro classi, arrivando dal corridoio con i suoi libri sotto braccio. "Signorina Murphy, Harry" aggiunse con un cenno della testa per salutarci, quando era a pochi metri da noi. Quanto la odio quando fa così. Feci un ultimo sguardo di sfida scherzoso a Harry e entrammo in classe.

Mi stavo completamente dimenticando del bigliettino ma, per fortuna, me lo ricordò Harry. Mancavano 10 minuti all'ultima amata campanella. 8. 6 . 3 . 2 . 1 minuto. Suonò la campanella e io, che avevo già preparato lo zaino, mi alzai di scatto e corsi fuori dalla porta senza neanche salutare la prof, come mio solito. Harry mi stava seguendo di corsa ma sulle scale, tra la folla, ci perdemmo di vista. Non mi va di aspettarlo, devo andare all'albero X. E poi lui è stato cattivo!!. Risi tra me e me.

Arrivai nel mini parchetto di fronte a scuola e mi guardai intorno, per assicurarmi che non ci fosse nessun altro. Avevo il fiatone perché c'ero arrivata correndo allora cercai di calmarmi per non fare vedere che ero ansiosa di sapere cosa sarebbe successo. Tirai un grosso respiro e mi aggirai tra gli alberi, osservando i segni su ogni albero. Il mio cuore iniziò ad accellerare quando vidi da lontano l'albero più grosso, una quercia, con una grossa X blu segnata sopra e tante, tante dediche incise da fidanzatini che si giurano amore eterno, e che sono ormai già separati. Mi diressi lentamente verso la mia meta, con il cuore in gola. Speravo tanto di trovare Niall.

Arrivai all'albero e mi appoggiai al tronco. Non c'era ancora nessuno. Magari non è ancora arrivato. Oppure è dall' altra parte del tronco. Appena mi passò quel pensiero nella testa mi girai di impulso e camminai, molto lentamente, intorno all'albero. Avevo quasi finito il giro di quell'enorme quercia, quando notai un ragazzo, girato di spalle. Cosa faccio?

Ero arrivata così lentamente che il ragazzo non si era neanche accorto della mia presenza. Devo fare qualche rumore. Non avevo ancora pensato a cosa fare quando il ragazzo si girò. Mi vide. Lo vidi. Era lui. Niall. Il mio cuore iniziò a battere più veloce del solito. Il respiro si fece pesante e dovetti aprire leggermente la bocca per facilitarmi la respirazione. Mi sentivo un po' un idiota.

Niall, bellissimo come sempre. Aveva una rosa rossa in mano. Appena la notai gli sorrisi. Lui si rigirò la rosa tra le mani e mi sorrise. "Per te" disse porgendomi la rosa. Tutto il mio circuito nervoso stava andando a farsi un viaggetto. "Grazie" sussurrai abbassando lo sguardo per non fargli notare il colore rossastro che si stava espandendo su tutte le mie guancie.

Ci fu un attimo di silenzio che venne, però, interrotto dalla bellissima voce di Niall. "Volevo.." iniziò. "Volevo scusarmi per ieri.. non era mia intenzione metterti in imbarazzo. Scusami" sospirò. Non doveva scusarsi. Anche io volevo baciarlo. Non so neanche io perché non l'ho fatto. Mi diedi dell'idiota da sola e cercai, senza balbettare, di rispondergli. "Stai tranquillo non.. non devi scusarti.. io.." non mi fece finire la frase che mi mise una mano sul braccio accarezzandomelo dolcemente. "Il fatto è che.. tu mi piaci veramente tanto.". Sono questi i momenti in cui desidererei scappare o stoppare il tempo per poter pensare a cosa fare, a cosa dire. Il tempo a disposizione per pensare è poco e la mia testa non è capace di pensare a niente in questo momento.

Mi piacerebbe potergli dire "Ti amo" ma non lo faccio per due motivi: 1) non ne ho il coraggio. 2) ho paura di fare una figuraccia. "Chiara.." catturò la mia attenzione Niall alzandomi la testa dal mento. N: "Penso di amarti...". Addio salute mentale. Mi sentivo male. Avevo bisogno di dirgli che io lo amavo. Lo avevo sempre amato, a mia insaputa. Mi sarebbe piaciuto dirgli che, nelle ultime settimane, era stato le ragioni dei miei più grandi sorrisi e dei miei più grandi pianti.

Volevo scappare. Non capisco perché quando sono in tensione mi viene da scappare. Ma è l'unica cosa che mi rimane da fare. Senza che me ne accorsi mi scese una lacrima e sorrisi.

In quel momento mi serviva più di tutto un abbraccio di Niall. Spostai i miei occhi sui suoi e mi persi nell'azzurro. I suoi occhi sono come il mare, e se non sai nuotare sei fottuto. Passò un minuto e nessuno dei due era capace di dire qualcosa. Io stavo ancora cercando di tenermi a galla ma continuavo ad affondare. Non riuscivo più e tenermi dentro la voglia.

Gli misi le braccia intorno al collo e lui me le mise attorno ai fianchi. Lo abbracciai. Fu la cosa più bella del mondo. Potevo sentire bene il suo profumo, dolce e fresco. Un'altra lacrima mi accarezzo la guancia quando Niall mi strinse di più a se, accarezzandomi i capelli. Mi sarebbe piaciuto rimanere li, in quella posizione, a vita. Ma non si può. Nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi.

Sapevo bene di aver commesso un grandissimo errore. Abbracciare una volta Niall è come prendere una droga, dopo ne diventi dipendente, e quando non riesci a procurartela ti manca. Ti manca come l'aria nei polmoni mentre affondi nel mare azzurro dei suoi occhi.

Feelings [N.H]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora