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Arrivarono le tre. Niente. Mi affacciai alla finestra per guardare se vedevo qualcosa di sospetto in giro. Niente.

Quando stavo per scoraggiarmi e tornare dentro iniziai a sentire una melodia conosciuta... dove l'ho sentita? La cosa mi incuriosiva allora mi affacciai di più per capire da dove provenisse il suono.

Lo sentivo provenire proprio da sotto alla mia finestra ma non capivo cosa la emanava, finché non notai un pezzo di una chitarra "uscire" dall'ombra del salice sotto casa. Continuavo a non capire chi fosse. Iniziò a cantare.

Quella voce, l'avevo già sentita da qualche parte.. iniziai a insospettirmi troppo allora mi misi le scarpe e scesi, facendo finta di niente, sbirciando il misterioso chitarrista. Non ci credo. Sotto all'albero c'era Niall, con la sua chitarra appoggiato con la schiena al tronco.

"Ti stavo aspettando" disse lui sorridendomi continuando a fare accordi alla chitarra. Io mi guardai intorno per essere sicura che stesse parlando con me. C'ero solo io. Mi indicai stranita senza aprire bocca. Vedendo la mia reazione Niall rise, mostrando il suo splendido sorriso. Amo la sua risata, riuscirebbe a farmi felice in ogni momento, anche nei peggiori. "Si tu, l'ho lasciato io il biglietto nel tuo astuccio" disse facendomi cenno con la testa di seguirlo. Non aprì bocca e lo seguii emozionata.

"Dove stiamo andando?" chiesi io dopo ormai dieci minuti che camminavamo. "Ti voglio far vedere un posto" sorrise aggiungendo: "Il mio posto.". Mi scappò una piccola risata. "Il tuo posto?" chiesi io evidenziando TUO. "Già, vado lì quando ho voglia di stare solo e poi quel posto mi ispira per le canzoni..". "Componi canzoni?" chiesi io sbalordita. "Già, ma quando ho un ispirazione adatta, è difficile se no". Non seppi più cosa aggiungere allora stemmo in silenzio ancora per 2 minuti finché non arrivammo ad una grande siepe.

"Eccoci!!" disse lui indicandomi la siepe. Abbiamo seriamente fatto 20 minuti di camminata per questo? Corrugai la fronte e lui rise. Possibile che ad ogni sua risata il mio cuore perde un battito? "Seguimi " disse lui facendomi l'occhiolino e mettendo una mano nella siepe cercando qualcosa. Ero molto confusa. "Eccola" esclamò lui gioioso aprendo una porta piena di edera.

La cosa mi ricorda tanto il film del giardino segreto ma non dissi nulla. Mi fece segno di passare e io entrai. Era magnifico. Una grande pianura deserta, circondata da alberi. Al centro del "giardino segreto di Niall" c'era un laghetto con un ponte che portava a una panchina e a un tavolino sul lago, accessibili solo attraversando il ponte. Le piante erano tutte in fioritura e tutto il giardino era pieno di diversi colori.Il prato aveva un colore molto accogliente e sembrava una stoffa morbidissima.

"So che stai pensando al 'giardino segreto'... anche a me piace pensare a questo luogo come : 'il mio giardino segreto'" disse interrompendosi e venendomi vicino mettendomi una mano sulla spalla. "Sei l'unica che sa di questo posto oltre a me" aggiunse iniziando a dirigersi verso la panchina. Come mai me l'aveva svelato a me?? Ci conosciamo solo da una settimana, mi sembra affrettato. Iniziai a farmi tante domande rimanendo ferma nello stesso punto. "Non vieni?" mi chiese lui che ero ormai arrivato alla panchina. Mi scossi e gli sorrisi. "Arrivo" gli gridai iniziando a correre verso di lui. "Come mai me l'hai fatto vedere se è segreto?" chiesi sedendomi vicino a lui con il fiatone. Fece spallucce e mi sorrise avvicinandosi ancora di più a me. Inutile dire che il mio battito cardiaco stava aumentando mentre aspettavo una sua risposta che arrivò qualche attimo dopo. "Perché mi piaci, mi fido di te" disse lui tranquillamente accarezzandomi dolcemente la guancia. A questo punto il mio battito cardiaco non c'era più. Puff, scomparso. Mi irrigidii al suo tocco e iniziai a sentirmi le guancie bollenti. Non può appena aver detto che gli piaccio. Non potevo dire che anche lui mi piaceva, anche perché non riuscivo neanche ad emanare una singola sillaba. Abbassai lo sguardo e lui mi prese il mento con le mani spostandomi la testa verso di lui. Continuai comunque a tenere lo sguardo basso. "Amo quando arrossisci" disse lui portandomi una ciocca di capelli biondi dietro all'orecchio riaccarezzandomi la guancia.

Feelings [N.H]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora