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Sono felice che Matilde si sia resa conto di che genere di ragazza si ritrova in classe. Mi piace odiare qualcuno con lei, siamo un bel duo.

Ci andammo a sedere sotto una colonna nel giardino, nascoste da tutti. Il nostro obbiettivo era,infatti, quello di nasconderci e quello di vedere se Harry e Niall ci avrebbero cercate, e, modestamente, riuscimmo in tutti e due gli intenti. Nessuno venne a darci fastidio però dopo un po' vedemmo i due arrivare con il fiatone da noi. H: "Vi abbiamo cercato per quasi dieci minuti! Perché vi siete sedute qui? Non vi trovavamo!" disse il riccio appoggiandosi alla colonna con una mano. M: "Non avete pensato che magari era proprio per quello che ci siamo messe qui?" disse Matilde incrociando le braccia e distogliendo lo sguardo da Harry. Sapevamo entrambe che se fossimo rimaste a guardarli ci avrebbero intenerite quindi dovevamo guardare altrove. Quei due si erano appena fatti tocchicciare da una tipa appena arrivata davanti a noi. Non so come ci sarebbero rimasti loro se l'avessimo fatto noi. Sapevo bene, purtroppo, che non eravamo fidanzati ma eravamo vicini dall'esserlo, speravo. Le mie idee erano molto confuse in quel momento. I due ragazzi si limitarono a delle scuse e si sedettero accanto a noi. Niall si mise accanto a me e io feci per spostarmi più verso la mia amica quando lui mi afferrò il braccio : "Chiara giuro, lei non è niente in confronto a te. Non la conosco ancora e non ti tradirei mai in questo modo". Quando mi chiamava con il mio nome intero era sempre serio. Sapevo che stava dicendo la verità, in qualche modo, ma la cosa mi dava comunque molto fastidio. La mia risposta fu una semplice deformazione facciale. Alzai frettolosamente le sopracciglia e abbassai lo sguardo. N: "Mi stai, per caso, dando dello stronzo?" mi chiese lui serio, indicandosi il petto con l'indice. La mia risposta stava proprio a significare quello, si. Ma non lo intendevo veramente. Pensavo solo che quella storia si stesse allargando troppo per nulla, allora non volevo iniziare una polemica. C: "Ma no... solo che..." non sapevo proprio come spiegargli quello che intendevo. Rimasi un po' a pensare al da dirsi. N: "solo che cosa?" mi chiese lui prendendomi le due mani fra le sue. Ora era più dolce di prima. La sua espressione scontrosa si era trasformata in una faccia dolce e protettiva. Come la faccia di qualcuno che vuole rassicurarti per qualcosa. "Ho paura di rovinare...-dissi io- ...questo". Tolsi le mani dalla sua stretta e feci un teatrale gesto con le mani indicandoci entrambi. Lui sorrise improvvisamente. La campana rovinò il momento e io mi rialzai, ricomponendomi. Matilde e Harry continuarono a parlare di nonsocosa e salirono in classe. Appena anche Niall si alzò non mi lasciò il tempo di girarmi che mi prese per i fianchi e mi sussurrò all'orecchio sinistro . "Questo non si rovinerà mai. Noi siamo e saremo per sempre.". Tantissime vibrazioni mi attraversarono la schiena partendo dal punto dove era appoggiata la sua mano finendo al mio cervello. Erano come dei vermetti che si arrampicavano veloci su di me. Io gli sorrisi e lui si avviò veloce su per le scale, girandosi solo per farmi l'occhiolino. Inutile dire che fu l'occhiolino più sexy che avessi mai visto in vita mia. Rimasi ferma immobile nel punto dove mi aveva lasciato ripensando e ripensando a ciò che mi aveva detto poco prima. I miei pensieri furono però interrotti da una bidella. "Ragazza! Le lezioni sono già iniziate da quasi dieci minuti! Perché sei ancora qua fuori? Ti senti male?". Io tornai in me stessa. "No...No sto bene grazie. Devo...devo andare in classe!". Ci misi un po' a capire che ero in ritardo per la lezione. Salutai la bidella e la ringraziai, andando poi di corsa verso la mia classe. Probabilmente se quella bidella non mi avesse chiamata io sarei rimasta imbambolata lì per ore. Non ci potevo credere a ciò che mi aveva detto Niall!

Arrivata davanti alla porta della mia aula feci una pausa per prendere il respiro. Mi ha sempre leggermente imbarazzata entrare in aula in ritardo. Aprì la porta e tutti si zittirono, compresa la professoressa. "Salve professoressa, mi scusi per.." cercai di uscire dalla brutta figura porgendole delle scuse con le mani conserte, il viso chinato verso il pavimento e la voce sottomessa ma la professoressa non mi lasciò terminare e mi ordinò di chiudere la porta e andare a sedermi senza far perdere tempo alla classe. "Sappi che per questa volta sarò clemente. Se accadrà un'altra volta ti metterò una nota disciplinare!" mi disse lei, indicandomi con il gessetto. Harry rise sotto i baffi e io gli diedi un calcio da sotto il banco. "Dove sei stata?" mi sussurrò lui con una mano davanti alla bocca, sperando di non farsi vedere dalla prof. "Niall mi ha spiazzata e sono rimasta in cortile a pensare a ciò che mi aveva detto!" dissi io. Harry rise senza mettersi la mano davanti e la prof lo vide. "Voi due la dietro! Signorina Murphy! Arriva in ritardo e in più non presta attenzione alla lezione! Uscite dall'aula! E se succede di nuovo giuro che vi metterò una grave nota disciplinare!" ci gridò la professoressa sbattendo il libro sulla cattedra. Io ed il mio amico sobbalzammo dallo spavento e la risata di Harry si spense. Nell'udire ciò che ci aveva appena ordinato ci guardammo per qualche attimo. Poi voltammo lo sguardo agli altri nostri compagni. Erano tutti zitti e ci stavano fissando. Ci alzammo contemporaneamente e uscimmo dalla classe seguiti dagl'occhi delle altre persone presenti nella stanza. "Rientrate tra quindici minuti!" ci gridò la professoressa prima che noi chiudessimo la porta. Che imbarazzo. Ero tutta rossa. Ci andammo ad appoggiare alla finestra di fronte all'aula. "Speriamo non ci metta nessuna nota, se no i nostri oggi non ci mandano al ballo!" disse Harry, spostandosi i capelli nel suo modo molto divertente. "Già, non posso perdermi il ballo!" dissi io, calmandomi. Sentivo che il rossore sulle guance si stava alleviando. "Già che siamo qui finisci di raccontarmi quello che è successo prima, così poi passiamo le prossime due ore zitti e fingiamo di ascoltare la professoressa!" disse Harry ridendo e innescando la stessa reazione in me. Gli raccontai l'accaduto e poi rientrammo in classe, interrompendo, ancora una volta, la lezione. Ci andammo a sedere con un passo lesto e abbassammo lo sguardo, per non incontrare quello inferocito della prof. Passammo le due ore successive a scrivere le due o tre parole che ascoltavamo provenienti dalla bocca della professoressa, senza neanche sapere di che argomento stesse parlando. Finalmente suonò l'ultima campanella e tutti si alzarono fulminei, mettemmo tutto in cartella e uscimmo.

"Non dire ai tuoi che oggi ci hanno cacciato dall'aula che se no lo dicono ai miei!" mi assicurai io. "Stai tranquilla! Non farlo neanche tu però! "disse lui ridendo. "Fare cosa?" chiese Brittany arrivando da dietro Harry. "Niente Brittany, fatti i fatti tuoi, grazie!" dissi io con tono autorevole. Lei si girò verso il mio migliore amico come per trovare un alleato in lui ma lui scoppiò a ridere, dandole le spalle. In quel momento arrivarono Matilde e Niall e Brittany subito corse da loro. "Ciao bellezze! Come state??" disse lei mettendo un braccio sulla spalla a Niall. Probabilmente aveva intuito quel "qualcosa" che c'era tra me e Niall e cercava di distruggerlo. Lui però mi rimase fedele e tolse la sua mano dalla sua spalla utilizzando due dita, come fosse disgustato da quel contatto. Matilde, Harry ed io scoppiamo a ridere e lui ci guardò con occhi arrabbiatissimi, alzò il braccio e ci fece il dito medio con un energia mai vista. La cosa ci fece ridere ancora di più. Brittany se ne andò poi, arrabbiata. Diciamo che è stato bello come suo primo giorno. Sapevo bene che era un po' cattivo da parte nostra ma se lo era proprio andata a cercare!



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