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Ci eravamo ormai incamminati verso casa, senza dire una parola.

"È stata una serata stupenda.."affermai sorridendo, arrivati davanti a casa mia. "Per merito tuo.." Disse. Stavo per aggiungere qualcosa quando mi diede un bacio sulla fronte, che mi fece dimenticare tutto. Le sue labbra sono così soffici. La voglia di baciarlo cresceva ogni istante di più.
"Buonanotte, bella"
"Buonanotte Niall" gli sorrisi con le guance rosse.
Entrai in casa e cercai di andare in camera senza farmi vedere, per evitare l'interrogatorio, ma non riuscì nel mio intento.
"Eccola! In perfetto orario! Brava la mia bambina! Come è andata con il tuo fidanzato?" Disse mia mamma avvicinandosi per stringermi. Io mi scostai. "Per prima cosa non sono più una bambina.. Tra qualche giorno compio 17 anni, seconda cosa non è il mio.. Il mio fidanzato" arrossì. Mi diressi verso la stanza per cambiarmi e lei mi segui. "Ok ok, non ricordarmi che stai crescendo così in fretta per favore!!" Ridemmo entrambe e poi ci fu un minuto o due di silenzio. Finì di mettermi il pigiama quando mia madre mi chiese con chi sarei andata al ballo. "Sai.. Non ne abbiamo molto parlato..." Aggiunse. Esitai un po'... "Con Niall..." Affermai poi girandomi per andare in bagno a lavarmi i denti e per evitare che mia mamma vedesse le mie guance. "Ah ok.. Ma tra voi due però c'è qualcosa.." Disse ridendo venendomi dietro come un cagnolino. "Mamma!" Dissi in tono scherzoso. "Ok la smetto. Almeno il vestito che hai scelto me lo fai vedere?" "Si.." Dissi sbuffando, con lo spazzolino in bocca. Lei batté le mani emanando un gridolino di eccitazione e disse che mi avrebbe aspettato in camera.
Mi lavai i denti velocemente anche perché ero molto stanca.

Mostrato il vestito a mia mamma e spigatole tutte le mie idee sulla capigliatura, il trucco e le scarpe, andai a dormire, posizionando la sveglia per le 6.50am. Che gioia.

Mi trovavo in un isola deserta sola con Niall, quando una stupida campana iniziò a suonare, fortissima, svegliandomi da quel bellissimo sogno. Non indugiai però ad alzarmi. Infatti, prima mi sarei alzata, più tempo avrei avuto per prepararmi. Andai all'armadio perlustrandolo per trovare l'abbigliamento adatto, ma per non perdere troppo tempo mi misi i solito jeans con una maglietta a V, ma non troppo scollata! Andai a fare colazione e incontrai mio fratello in cucina.
"Come mai sveglio a quest'ora?" Chiesi prendendo il latte dal frigorifero. "Buongiorno anche a te..." Disse lui ridendo e strofinandosi gli occhi. Di solito si svegliava alle 7.10 o dopo perché la sua scuola era più vicina della mia. Presi dei biscotti e mi sedetti vicino a lui. "'Giorno" affermai sorridendogli affogando il biscotto nel latte. "Ah.. Rispondendo alla tua domanda.." Si fermò per sbadigliare. "...la tua stupidissima sveglia mi ha svegliato! Perché l'hai messa al massimo del volume oggi?" Aggiunse. "Scusami" Risi. Lui mi guardò con aria non molto divertita ma poi scoppiò anche lui a ridere. "Oggi dovevo proprio svegliarmi subito, non potevo cazzeggiare nel letto..." Dissi senza aggiungere altre motivazioni. Lui si incuriosì e iniziò a farmi domande. "Devi prepararti per Niall..?" Chiese dandomi una gomitata. "Wow... Sai anche il suo nome... Comunque no.. Fatti i fatti tuoi.." Abbassai la testa per fargli capire che l'argomento era concluso ma lui continuò. "È il tuo fidanzato?". Io sbuffai. "Come hai detto tu.. Devo prepararmi per Niall quindi non ho tempo, scusa... Ne parleremo un altra volta.." Dissi alzandomi con la tazza. "Magari quando la mia risposta potrà essere SI.." Aggiunsi a bassa voce posando la tazza nel lavandino. "Ti ho sentita eh..." Disse lui ridendo. Io non aggiunsi niente e andai in bagno a lavarmi.
In poco meno di 20 minuti ero pronta. Uscì di casa salutando tutti e andai da Matilde che fortunatamente mi aspettava davanti al portone di casa sua. Io non mi fermai neanche. Continuai a camminare e lei si aggregò a me. "Ciao Matilde" dissi io sorridendole. "Ciao Chiara" disse lei ridendo. Non ci chiamiamo quasi mai con i nomi interi quindi fa ridere quando lo facciamo. Le raccontai tutto ciò che era successo il giorno prima e lei mi soppresse di domande e di 'aww', 'che dolce', 'che fortunata' e via dicendo.
Arrivate davanti a scuola incontrai Harry che chiese subito il racconto completo dei fatti accaduti il giorno prima, ma rimandai, non sarei riuscita a riraccontare tutto da capo. Anche se lo cercai un po' dappertutto, non riuscì a trovare Niall. La campanella segnò la fine delle mie ricerche.
La giornata di oggi sarebbe stata molto noiosa, mi aspettavano due ore di matematica, una di italiano, una di grammatica inglese e una di ginnastica. Passai le prime due ore a seguire attentamente la lezione, è la cosa fece felice la professoressa Gandolfi.
Arrivò l'ora dell'intervallo e mi piazzai davanti alla classe di Matilde, con l'intento però di vedere Niall. Egli fu, per fortuna, il primo a uscire dalla classe. Uscendo però richiuse la porta. "Ehi.." Mi disse mordendosi il labbro inferiore in modo al quanto sensuale, come fanno nei film. "Ciao..." Ero abbastanza impacciata, non so neanche io perché, ormai ci conosciamo da un mese. "Come stai?" Mi chiese ravviandomi una ciocca ribelle di capelli dietro all'orecchio. Abbassai la testa rispondendo lievemente. "Bene tu?". Lui rise. "Bene grazie!" Mi sorrise come per incoraggiarmi a fare non so cosa... "Ma gli altri non escono?" Chiesi io tranquillizzandomi. "Escono quando finiscono la verifica.." Non lo lasciai finire di parlare che mi ricordai che Matilde aveva studiato tutto il weekend per quella verifica. Che stupida che sono. "Si si.. La verifica di Matematica.. Mi ero dimenticata, scusami!"
"Tranquilla.."
"Come ti è andata?" Chiesi io
"Spero bene.. Anche se non riuscivo a smettere di pensare a te" ammise facendomi arrossire
"Quindi se vado male sarà tutta colpa tua.." Aggiunse facendo spallucce. Io rialzai di scatto la testa. Speravo non lo pensasse davvero. Nel vedere il mio cambiamento di espressione scoppiò a ridere. "Stavo scherzando bella!!" Disse accarezzandomi la guancia. "Mi stavo spaventando" dissi ridendo.
"Eri venuta qui per vedere Matilde vero? Non me.." Chiese lui abbassando lo sguardo un po' dispiaciuto. La verità si sa, sono andata li per tutti e due. Ma mi faceva troppo tenerezza in quel momento. "Sono venuta qui solo per vedere te.." Gli dissi accarezzandogli la mano e vedendo che alzava la testa guardandomi sorridente.
"Mi accompagneresti al bar?" Chiesi io. Avevo molta fame perché non ero riuscita a mangiare molto a colazione quel giorno. Lui accettò e ci incamminammo verso giardino, dove si trovava il chiostro. Il giardino della nostra scuola era molto grande, il pavimento era a tratti d'erba a tratti di pietra. Il bar si trovava nella parte erbosa del cortile. Era composto da un largo bancone di legno e un tendone a strisce bianche e rosse che lo copriva dalla pioggia, tutto qua. Non era una grande cosa, ma era fantastico per gli intervalli. Vendeva dolci e salati.
Davanti alla cassa c'era un mucchio di ragazzi anche più grandi di noi. Il mio stomaco non poteva aspettare ma sapevo che non sarei mai riuscita ad arrivare lì.
"Cosa vuoi prenderti!?" Mi chiese Niall. "Pensavo una ciambella ma non riuscirò mai ad arrivare alla cassa". Lui non rispose e corse verso il la folla di ragazzi facendomi scappare una strana risata soffocata. La scena era molto divertente : Niall cercava di farsi strada fra i ragazzi più grandi e più robusti di lui e questi ultimi lo respingevano, per arrivare al cibo. Ad un certo punto ebbi pure paura che qualcuno gli facesse male.
Scomparve tra la folla e ne uscì 2 minuti dopo, vittorioso, con la mia ciambella in mano. "Per te.." Affermò porgendo la ciambella. Io la presi e scoppiai a ridere. "Grazie mille, sei stato gentilissimo ma perché l'hai fatto? Potevi farti male, mi stavo preoccupando!" Dissi io con un pizzico di ironia nel tono della voce, mordendo la mia ciambella. Era buonissima. Me l'aveva presa al mio gusto preferito. Ormai sapeva tutto di me. "Per te questo e più. Sono al tuo servizio, sempre e comunque!" Disse lui inchinandosi al mio prospetto. Io Risi e gli offrì un morso della ciambella, che accettò volentieri. "Veramente ti stavi preoccupando per me?" Chiese lui mentre ci stavamo riavviando verso le nostre classi. "Si.. Ma non più di troppo, non mi interessa niente di te..." Dissi io facendo la snobbetta, naturalmente scherzando. Lui capì che stavo scherzando e, mentre rientrava in classe mi gridò "stronza!" Io sorrisi e gli gridai "Sfigato" di risposta, facendo una L con la mano. Lo amo troppo quel ragazzo.

***
Uscita da scuola non accadde niente di particolarmente emozionante e la giornata la passai a studiare quindi salterò la narrazione.
Andai a dormire un po' più tardi del solito, per finire una conversazione che stavo tenendo in chat con Mati.


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