Secondo

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Beh che dire, terminiamo un anno in bellezza e speriamo di iniziarne uno migliore, ovviamente.
Questo é l'augurio che faccio ad ognuno di voi. Mettiamo da parte le cose brutte e gioiamo per le cose belle, come giusto che sia.
Come regalino un altro capitolo di questa nuova storiella.
Vi auguro un buon fine anno❤️

-.-.-.-

Nick se n'era andato.
Non aveva portato via nemmeno lo spazzolino da denti, ma Harry lo sapeva. La verità lo colpì con un'intensità anche maggiore di quella del fascio di luce che illuminava la specchiera del bagno.

Harry allontanò lo sguardo, scrollando le spalle.
Lo spazzolino era ancora lì, sì, ma un'ulteriore indagine gli rivelò che l'uomo che da un anno era suo marito aveva ripulito il resto della casa come una cavalletta.
Della fila di completi di sartoria che riempivano l'armadio a muro non c'era più traccia, e nemmeno delle numerose paia di scarpe italiane di fattura artigianale. Sparite erano anche tutte le diverse opere d'arte di valore inestimabile che aveva sempre insistito per acquistare.
O, meglio, che Harry acquistasse, rammentò il riccio a se stesso con rabbia.

I lampi nel cielo furono seguiti da un tuono che sembrava provenire direttamente dall'inferno. E poi cominciò a piovere, una pioggia così forte e insistente da coprire persino lo scampanellio della porta di ingresso.
Quando Harry, finalmente, lo rilevò, si sentì raggelare, in preda quasi a un senso di genuino dispiacere.
Se n'era andato sul serio o stava rientrando a casa?
Attraversò di corsa l'atrio e aprì la porta. Ma la vista della figura "alta" e slanciata davanti a lui gli fermò per un istante i battiti del cuore.
Perché l'uomo che stava lì di fronte, come un nero angelo vendicatore, non era Nick, ma suo cugino Louis.
Louis.
Lo stesso che non vedeva da più di un anno, da quando si era materializzato come un fulmine a ciel sereno sulla soglia del suo appartamento, dicendogli che sposare un uomo come Nick era una pazzia bella e buona.

<<L... Louis!>> mormorò, mentre ogni altra parola gli moriva in gola.
<<Dispiaciuto?>> esclamò lui. Almeno, però, era lì. E sembrava anche che stesse bene. <<Credevi che fosse tuo marito, vero, dolcezza?>>
A disagio per quell'appellativo, Harry scosse il capo.
<<Ha preso tutti i suoi vestiti e se ne è andato via.>>
<<Lo so benissimo...>> affermò Louis con una smorfia.

Il riccio spalancò gli occhi, attonito.
<<Ma come diavolo fai a... >>
Ma il liscio non lo stava ascoltando. Senza troppe cerimonie l'aveva oltrepassato, entrando in casa, il cappotto che sgocciolava sul parquet perfettamente lucidato.
<<Chiudi la porta!>>  gli  ordinò osservando con aria critica il succinto completo da sera che indossava. Il sangue cominciò a pulsargli nelle tempie. Era davvero mozzafiato. <<O preferisci morire di freddo? Chiudi la porta, Harry! Subito.>>

Il riccio gli obbedì in silenzio. Nel suo tono c'era una nota imperativa impossibile da ignorare. Ma forse, se gli avesse dato ascolto l'ultima volta che si erano visti, adesso non si sarebbe trovato in quella difficile situazione.
Lo fissò. Si dice che il tempo guarisse tutte le ferite. Poteva anche essere vero. Ma, di sicuro, non poteva far cambiare a una persona i propri sentimenti. Era da più di un anno che non incontrava quell'uomo, eppure mai come in quel momento la forza della sua personalità lo stava sovrastando. Per non parlare, poi, del suo aspetto. Gli occhi azzurri erano vibranti come un cielo estivo e il corpo muscoloso più affascinante che mai.
Fortunato Stan, pensò sforzandosi di rammentare a se stesso che era già fidanzato.

<<Cosa ci fai qui?>> gli domandò in un soffio. <<E come diavolo sai che Nick se n'è andato, quando io stesso l'ho appena scoperto?>>
Louis gli rivolse un sorriso cinico, che lo raggelò. <<Perché mi ha telefonato dall'aeroporto.>>
<<Dall'aeroporto?>> ripeté il riccio, attonito. <<Dove stava andando?>>
<<Non me l'ha detto.>>
<<Non capisco>> mormorò Harry.

Louis si lasciò sfuggire un lieve sospiro. <<Tra poco ti sarà tutto chiaro>> ironizzò. <<È con un certo Ricky.>>
Gli occhi azzurri lo guardarono, interrogativi. <<Lo conosci?>>

Lentamente Harry annuì. <<Sì>> sussurrò. I migliori amici non erano sempre come ci si sarebbe aspettati, no? E, comunque, a essere sinceri, Louis non gli stava dicendo niente che lui stesso non avesse già sospettato da solo.
Nonostante Nick l'avesse lasciato, nella sua testa c'era una sola domanda.

<<Per quale motivo sei qui, Louis?>>

The sweet return of LouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora