Quinto

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Harry guardò Louis, basito.
<<Non siete più insieme?>>
<<È quello che ti ho appena detto>> ribadì lui, stringendo le labbra.
<<Ah... perché?>>

Louis lo fissò. Forse Harry avrebbe dovuto rimettere ordine nel caos della propria vita, prima di pensare alla sua. <<Questi non sono affari tuoi, credo... Adesso perché non vai a fare le valigie, così possiamo andare a Londra?>>
Ancora sconvoltao per ciò che gli stava accadendo, il riccio radunò gli abiti più adatti che aveva, lasciando Louis ad aspettarlo, impassibile come sempre, in salotto.
<<Penso che affitterò questa casa>> dichiarò una volta che i bagagli furono pronti. <<Almeno potrò pagarti qualcosa.>>
Quel denaro, insieme al salario che l'altro gli avrebbe pagato, gli avrebbe garantito una minima indipendenza economica.
Louis annuì. <<Andiamo?>>

Senza attendere risposta, il liscio gli prese la valigia dalle mani. Harry chiuse la porta di casa e lo raggiunse, accoccolandosi sul sedile di pelle scura della sua lussuosa automobile.
Avviando il motore, Louis gli lanciò una breve occhiata, ma subito riportò lo sguardo sulla strada, le mani ferme sul volante.
L'aveva persuaso a cambiarsi l'abito da sera ridicolmente provocante che aveva indosso, ma anche in jeans e maglioncino riusciva lo stesso a distrarlo. Com'era riuscito a dimenticare che razza di uomo sexy e affascinante fosse, le braccia lunghe e leggermente muscolose che una volta l'avevano stretto a sé con trasporto?
Scordati quei momenti! lo rimproverò una vocina. Scordateli.

Durante il tragitto verso Londra, Harry provò a dormire un po', ma i mille pensieri confusi che gli giravano per la mente provvidero a tenerlo ben sveglio. Nick si era portato via tutto il suo denaro e il suo migliore amico, tradendolo, gli aveva dato lo schiaffo finale.
<<Posso rintracciarlo, sai>> disse Louis a un tratto con calma.
Harry spalancò gli occhi, girandosi verso di lui. <<Come?>>
<<Ci sono vari modi.>>

Sicuramente vero, soprattutto se si era abbastanza ricchi. <<Non lo so.>> Avrebbe sopportato di vederlo? Cosa avevano ancora da dirsi?
Louis vide che scrollava le spalle con indifferenza e si domandò cosa fosse accaduto alla sua vita e dove fosse finita tutta la passione che l'aveva sempre animato. Nick era riuscito a spegnerlo del tutto? E perché gliel'aveva permesso?

<<Magari speri che ritorni in sé e torni di corsa a casa da te>> mormorò. Poi, senza nemmeno aspettare una risposta, parcheggiò davanti all'edificio elegante e signorile in cui era situato il suo appartamento. <<Eccoci arrivati>> gli annunciò.

Quando furono dentro la lussuosa dimora, la realtà cominciò a emergere e Harry comprese finalmente dove si trovava. E con chi. Era forse impazzito ad accettare di andare a vivere sotto lo stesso tetto con l'uomo che una volta aveva fatto l'amore con lui per un'intera notte, lasciandolo il mattino dopo senza nemmeno uno sguardo?
Si diede un'occhiata intorno, smarrito. L'unica cosa che avrebbe voluto fare era cercare rifugio nel sonno. <<Dove dormirò?>>

Louis strinse le mascelle. Il più lontano possibile da me, pensò. Ma il suo sedere sodo, evidenziato dal jeans strettissimi che indossava, riaccese in lui i desideri più sensuali.
<<Te lo mostro subito.>> In silenzio lo precedette nella camera degli ospiti, dominata da un ampio letto a due piazze. Chissà cosa indossava per andare a dormire? si chiese appoggiando per terra le sue valigie.

Harry si diede un'occhiata in giro. Tutto, pur di evitare l'improvviso lampo enigmatico che aveva illuminato il suo sguardo. <<È bellissima, grazie.>>
<<Vuoi andare a letto subito?>> si informò Louis.
Adesso, però, il tono era dichiaratamente malizioso.

The sweet return of LouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora