Terzo

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<<Per quale motivo sei qui, Louis?>>

Louis scrollò le spalle. <<Per rimettere insieme i pezzi.>>

Sentendosi ancora come in mezzo alle nebbie di un terribile incubo, Harry lo fissò, senza capire. <<E questa frase che cosa vorrebbe dire?>>

Lo sguardo di Louis lo accarezzò da capo a piedi, soffermandosi un istante sul suo collo e sul busto, mirabilmente sottolineati dalla stoffa impalpabile dell'abito.

Essendo un'indossatore, era sempre stato magro e muscoloso, ma ora sembrava che sarebbe bastato un semplice soffio di vento per farlo volare via come una foglia secca.
Possibile che il matrimonio con suo cugino l'avesse trasformato nell'ombra di se stesso?

<<Come accidenti ha potuto permettersi una partenza così affrettata?>> gli chiese.
Harry lo fissò con aria assente.
Quelle parole non avevano per lui il minimo senso. Niente sembrava avere senso, in quel momento. <<Scusa?>>
<<Credo che prima ti converrebbe dare un'occhiata ai vostri conti correnti>> mugugnò il liscio.
Ma tutto ciò che Harry riusciva a percepire in quel momento erano i suoi ipnotici occhi azzurri fissi su di lui.
<<Ai nostri conti correnti?>> ripeté.

Era solo un sospetto, certo, ma Louis conosceva abbastanza suo cugino per ipotizzare che avesse preso molto di più dei propri abiti.
<<Fallo e basta, okay?>> gli intimò con calma.
<<Non credo che Nick abbia potuto finanziare il suo viaggio solo con il frutto delle sue fatiche.>>

Il progressivo senso di panico che si stava impadronendo del liscio fece raggelare Harry. E per quanto scuotesse il capo in segno di diniego, non poteva smettere di pensare al peggio. Non aveva preso anche il suo denaro, vero? Era già terribile che l'avesse lasciato per quello che credeva essere il suo migliore amico… Cosa poteva esserci di peggio?

In fretta si recò nello studio per trovare il numero di telefono della banca, gli occhi di Louis incollati alla sua schiena. Le dita leggermente tremanti, afferrò la cornetta e lo compose.

<<Buongiorno. Sono Harry Styles. Vorrei sapere il saldo del mio conto corrente, per favore>> spiegò all'operatore.
<<E anche quello del mio libretto di risparmio.>>
La risposta lo lasciò senza fiato, e quando si voltò di nuovo verso Louis vide che lo stava guardando senza il minimo accenno di sorpresa.
<<Tutti e due sono a zero>> disse la voce in tono piatto. <<Ha preso tutto.>>

Louis strinse le labbra, maledicendo in cuor suo una vecchia zia che aveva lasciato in eredità al suo cugino bello e inaffidabile tutti i propri averi.
<<A quanto pare, dunque, il tuo prezioso Nick non è nient'altro che ladruncolo qualsiasi.>>
<<Oh, cielo!>> sussurrò Harry, il panico oramai tramutato in vera e propria angoscia.
<<Non può aver fatto una cosa del genere!>>
<<Be', a quanto sembra sì, maledizione!>> Louis si lasciò scappare un sospiro frustrato.
<<Ti aveva avvertito che sposarlo sarebbe stata una pazzia, Harry! Conosco mio cugino da una vita, so come è fatto. Avresti dovuto ascoltarmi.>>

Sì, avrebbe dovuto. Ma come poteva, quando la percezione che aveva del liscio era così influenzata dalla notte che aveva trascorso tra le sue braccia? Anche lui l'aveva lasciato solo, dopotutto!

<<Ti senti meglio, ora che mi hai detto che mi avevi avvisato?>> lo provocò, una nota irritata e offesa nella voce.
Louis scose il capo in segno di diniego. <<Dovresti sporgere denuncia alla polizia, lo sai?>>
<<Denunciarlo?>> Davvero avrebbe dovuto fare una cosa del genere a suo marito?
<<Certo!>> ribadì Louis spazientendosi. <<Non puoi permettere al tuo amato Nick di sparire con tutti i tuoi risparmi. Immagino che la maggior parte del denaro fosse tuo, no?>>

Certo che lo era. La carriera da attore di Nick si era stranamente arenata nell'esatto momento in cui si erano sposati, così erano vissuti sfruttando i soldi che Harry si era guadagnato come modello. E quando aveva deciso di studiare per dedicarsi a una carriera alternativa, le rette del master in economia e i mancati guadagni di entrambi ne avevano mangiato una buona parte.

<<Sì>> ammise con un filo di voce. <<Praticamente era tutto mio.>>
<<Ma guarda un po' che sorpresa!>>
Lunghe lacrime cominciarono a solcare il volto del riccio, lasciandogli un gusto salato sulle labbra. <<Oh, Louis!>> singhiozzò, mentre l'altro continuava a fissarlo impassibile. Poteva anche darsi che fosse un uomo irraggiungibile, ma in quel momento aveva un'aria così maledettamente forte!

<<Che cosa farò, adesso?>>




















<<Potresti iniziare a lavorare per me>> sogghignó Louis. <<Potresti spogliarti per me.. Che ne pensi?>>
E cosí finí la storia.
The end.
Muhahahhaha😏😈

The sweet return of LouisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora