Catturato dall'azzurro dei suoi occhi, Harry fissò il letto e poi Louis, mentre realtà e fantasia si mescolavano pericolosamente nella sua testa.
<<Al... a letto?>> balbettò, il cuore che cominciava a battergli all'impazzata nel petto.
Era sempre così accondiscendente?, si interrogò furioso il liscio. Possibile che fosse così libero dal punto di vista sessuale da accettare le avances di chiunque gli si avvicinasse? Gli avrebbe opposto resistenza, se adesso l'avesse preso tra le braccia, cominciando a fare l'amore con lui?
<<Sì, a letto>> ribadì Louis in tono ironico, girandogli le spalle. <<Si sta facendo tardi e io sono molto impegnato. Buonanotte, Harry. A domattina.>>
Senza una sola parola di più, si richiuse la porta alle spalle con estrema calma.Il mattino seguente, dopo una notte insonne, il riccio si alzò di buon'ora; nonostante la strana situazione in cui si trovava, con un inatteso senso di liberazione indossò un vecchio maglione e un jeans.
L'influenza che Nick aveva esercitato su di lui era stata davvero pessima, realizzò. Aveva sempre insistito per passare al vaglio i suoi vestiti, e quelli che gli piacevano di più erano gli abiti che mettevano in mostra la sua figura sinuosa.
Perché gli aveva permesso di manipolarlo in quel modo?
Perché aveva voluto con tutto se stesso che il loro rapporto funzionasse. Perché desiderava un matrimonio felice come quello dei suoi genitori. Cedere sull'abbigliamento gli era sembrato un piccolo prezzo da pagare per ottenere un'armonia che, in realtà, non c'era mai stata.Quando fece la sua comparsa in salotto, Louis rimase per un istante a guardarlo, un istante brevissimo che però lasciò il riccio sbigottito.
Indossava degli skinny jeans strettissimi, nei colori del violetto e del verde, abbinati ad un maglioncino verde che metteva ancora più in risalto la sfumatura smeraldina dei suoi occhi. I capelli erano raccolti alla base della nuca in un elegante chignon scomposto, ma la cosa più sorprendente era che portava un paio di occhiali dalla montatura nera e sottile.
Aveva un'aria ordinata e dolce. Ma soprattutto estremamente efficiente.<<Hai gli occhiali?>> esclamó Louis, sorpreso.
Harry deglutì a fatica. In quel momento stava faticando non poco a concentrarsi. Louis indossava un completo sartoriale di squisita fattura, che oltre a sottolineare il suo fisico atletico, sembrava rendere le sue gambe ancora più "lunghe" e "slanciate".
Gli uomini con gli occhiali non attirano mai, pensò tra sé prima di rispondergli.
<<Non ti piacciono?>>
<<Non ho detto questo>> puntualizzò il liscio, freddo.
<<Non sapevo solo che li indossassi, ecco tutto.>>
<<Io li preferisco. Nick, invece, voleva che portassi le lenti a contatto, così mi sono adeguato.>>Immaginarsi. Gli occhiali lo facevano sembrare algido, quasi distaccato. E così in contrasto con l'uomo passionale che il liscio aveva avuto modo di conoscere. Louis deglutì a fatica. Per quanto distaccato era sempre bellissimo, però. Maledizione!
<<C'è del caffè nella caffettiera. E dei biscotti nel barattolo.>>
<Gr... grazie.>>
Harry si sforzò di ingoiare qualcosa, per quanto non fosse affatto facile, non con le gambe di Louis sotto il tavolo, a pochi centimetri dalle proprie.
Mentre si dirigevano in azienda, si chiese che tipo di accoglienza gli sarebbe stata riservata. Ma finché non furono in macchina, non esternò i propri dubbi.<<Cosa hai detto esattamente ai tuoi dipendenti su di me?>>
Louis scrollò le spalle. <<Solo che sei un vecchio amico, e che resterai qui per un po'.>>
Un amico? Non era così che lo faceva sentire.
<<Non che sono stato lasciato e imbrogliato dal mio ex marito?>>
Louis scosse il capo con impazienza. <<Non stai rischiando di vittimizzarti un po' troppo, Harry? O forse è questa l'immagine che hai di te stesso?>>
<<Forse in passato è stato cosí>> ammise con calma. <<Ma non accadrà più.>>
<<Bene>> mormorò il liscio lottando per mantenere gli occhi fissi sulla strada. Nonostante tenesse le ginocchia l'una vicina all'altra, Harry aveva sempre il più bel paio di gambe che avesse mai visto in un uomo.
<<Se lo volessi davvero, probabilmente potresti ritornare a fare il modello>> osservò considerando tra sé che negare al mondo la vista di quella bellezza fosse un vero e proprio crimine. Poi rimase un istante in silenzio. <<Ti è dispiaciuto quando Nick ti ha chiesto di smettere?>>
Harry scosse il capo in segno di diniego.Con la motivazione che il suo lavoro lo portasse via da lui, Nick si era sempre opposto con ostinazione alla sua carriera, e lui, illudendosi che questo nascondesse un autentico amore, era stato troppo impegnato a convincersi che fosse vero per avere tempo o voglia di dispiacersene. Alla fine era persino riuscito a convincersi che lasciare il mondo della moda fosse una buona idea. Solo ora si stava lentamente rendendo conto di quanto si fosse asservito. E solo ora stava realizzando che la vera gelosia di Nick non era per lui, ma per la sua carriera brillante, che oscurava del tutto la sua.
<<Non molto>> sospirò, chiedendosi come avesse potuto essere così cieco.
Non diede altra spiegazione, e Louis pensò che fosse una forma di lealtà piuttosto insolita, visto il modo in cui Nick si era comportato. A meno che, naturalmente, il riccio non ne fosse ancora innamorato. In questo caso, però, perché descriverlo come il suo ex?<<Ami ancora Nick, vero, Harry?>> buttò là mentre l'automobile scendeva nel parcheggio sotterraneo.
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The sweet return of Louis
FanfictionDopo una rovente notte d'amore, Louis Tomlinson ha lasciato Harry Styles senza una parola. Un anno e mezzo più tardi, Harry è stato di nuovo abbandonato, stavolta dal suo irresponsabile marito cavallo che se n'è andato con il suo migliore amico e tu...