Vecchi tempi

1K 53 0
                                    




XXX Capitolo

Da quel mercoledì, stancante e pieno di sorprese passarono quattro giorni e in quella domenica sarebbero dovuti arrivare Harry e Ron. Hermione era felicissima di stare di nuovo in compagnia del prescelto nei corridoi di quella scuola che aveva racchiuso i ricordi più belli e le avventure più bizzarre, ma era altrettanto preoccupata di vedere Ron, per come erano andate le cose l'ultima volta che si erano visti. Quella mattina fece colazione con Ginny e Neville, come sempre e passò la mattinata in sala comune a studiare difesa, in cui era nettamente migliorata e anche trasfigurazione. Dopo il solito pranzo ricco di delizie, si recò in biblioteca dove la stava aspettando Draco per quelle ripetizioni di pozioni.

<<Ehilà Malfoy!>> lo salutò e si sedette accanto al biondo per iniziare la lezione.

<<Ciao Granger! Allora che ne dici di iniziare dalla Felix Felicis?>> chiese il ragazzo e Hermione fu positivamente sorpresa nel vedere che non voleva perdere tempo, "Forse ha davvero messo la testa a posto!" pensò la Granger.

<<Si. Ti va bene se ti lascio un'oretta per studiarla e poi passiamo all'interrogazione per vedere se ricordi i passaggi e il resto?>> chiese e il ragazzo si limitò ad annuire.

Durante quell'ora in cui Draco era perso nello studio di quella pozione complicatissima, Hermione si era portata un libro sulla Legilimanzia di base per poter imparare a parlare con Severus, proprio come lui aveva fatto nell'ufficio della McGranitt con lei. I minuti continuavano a passare e i due ragazzi non si accorsero che nell'angolo opposto della biblioteca, c'era un certo professore, nascosto bene nell'ombra, che li guardava incredulo ricordando che Draco ed Hermione non erano mai andati d'accordo. Quando l'ora passò vide la ragazza interrogare il giovane sul procedimento della pozione e sugli ingredienti; da quello che riuscì a vedere sembrava che lei la conoscesse a memoria, mentre il serpeverde faceva difficoltà in diversi punti.

<<Non riesco a ricordarlo..!>> esclamò Draco abbattuto.

<<Forza non mollare, ripetiamo ancora gli ingredienti: Acqua di luna, biancospino, cenere d'ebano e poi..?>> chiese Hermione sperando che questa volta il giovane riuscisse a ricordare.

<<Poi ci vuole: miele di acacia, piuma di fenice, radice di mandragora e... iperico se non sbaglio>> azzardò l'ultimo ingrediente che con sua sorpresa era corretto.

Passarono un'altra ora nella biblioteca, mentre Severus era andato a preparare le lezioni del giorno dopo. In quell'ora Hermione chiese qualcosa a Draco che mai avrebbe pensato di chiedere <<Draco tu conosci bene il professor Piton?>> quando il ragazzo alzò il volto per guardarla poté notare un certo rossore sulle guance, ma decise non di farci caso.

<<Abbastanza, perché me lo chiedi?>> il serpeverde era curioso.

<<Oh beh..è solo che dalla fine della guerra abbiamo conosciuto parti di lui che non credevamo esistessero e visto che faccio delle lezioni private con lui, volevo solo conoscerlo meglio!>> mentì la ragazza cercando di rimanere impassibile come l'uomo che amava, ma con scarsi risultati.

<<I miei genitori lo conoscono da molto e durante gli anni di Voldemort, lui ha aiutato molto sia me che mia madre...>> Draco si fermò e prese un grosso respiro, stava per rivelare una cosa che non aveva detto ad anima viva, nel senso letterale del termine visto che la sua unica confidente era Mirtilla Malcontenta <<...vedi il signore oscuro affidò a me il compito di uccidere Silente, ma mia madre sapeva che non ci sarei riuscito così strinse il voto infrangibile con Piton e praticamente lo costrinse a prendere il mio posto come assassino del preside!>> buttò fuori tutto insieme.

La Grifondoro era rimasta molto sorprese di quella rivelazione, non conosceva quell'aspetto della guerra e in più pensò che per fare una cosa simile, Severus avrebbe dovuto volere davvero bene il giovane serpeverde. Purtroppo non riuscì a dire nulla perché in quel momento entrò Ginny che quasi urlò <<Sono arrivati!>> ed Hermione capì di chi si trattava, così salutò Draco, che la ringraziò per quella lezione e seguì l'amica.

Quando li vide avanzare verso il cancello della scuola, la ragazza si fiondò a salutare Harry, ma quando fu tempo di salutare il rosso si congelò sul posto non sapendo cosa fare. Per sua fortuna la risposta arrivò proprio da lui <<Ciao Mione! Senti che ne dici se dimentichiamo quella storia?>> chiese il ragazzo con fare triste e speranzoso.

Hermione fu felice di poter riavere il suo amico di sempre, quindi lo abbracciò per fargli capire che era tutto a posto.
<<Prima o poi voi due dovete raccontarci cosa è successo!>> disse Ginny seguita dal ragazzo sopravvissuto, ma nessuno rispose.
I quattro amici si recarono in sala comune e i due Auror reclute, spiegarono meglio la situazione.

<<Ci siamo accorti che le cose non andavano perché in diversi punti della città stavano avvenendo fatti per così dire, strani...>> iniziò Harry e poi passò la parola all'amico.

<<...si abbiamo seguito le indagini degli Auror e secondo loro si stanno preparando ad attaccare, purtroppo non sappiamo quando e come...>> continuò Ron <<...per questo abbiamo subito informato la McGranitt che ci ha suggerito di trasferirci qui temporaneamente>>.

<<Si beh, ora però non pensiamoci! Godiamoci il fatto che siamo insieme!>> si intromise Ginny e tutti furono d'accordo.

La giornata continuò tra risate e divertimento per quei ragazzi di nuovo riuniti sotto lo stesso tetto, come un tempo. La cena fu spettacolare e tutti ritornarono indietro nel tempo, soprattutto guadando Ron ingozzarsi come chissà cosa. Scherzavano e ridevano insieme, quasi dimenticando quei problemi ch'erano insorti.
<<Ginny, devi farmi un favore!>> disse Hermione all'amica e poi le si avvicinò all'orecchio per non farsi sentire dall'unico del trio che non sapeva ancora della sua relazione segreta <<devi coprirmi stasera con Ronald!>> la voce era bassissima. L'amica annuì semplicemente e Hermione se ne andò dalla sala, in direzione dei sotterranei.

Quando Ron chiese alla sorella dove stesse andando Hermione, lei rispose semplicemente <<Ronald Weasley, lo sai che esiste il concetto di privacy?>>.

Perché lei?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora