Un nuovo compagno di classe...

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LUNEDI 7 APRILE
La sveglia continua a suonare fino a quando finalmente me ne accorgo e apro gli occhi...
Vedo che sono le 7:05, così sbadiglio mentre mi stiracchio e poi mi stropiccio gli occhi.
Sta per avere inizio un nuovo, lungo ma entusiasmante anno scolastico!

Vado in bagno a lavarmi il viso e incrocio Mark che si lamenta perché ha ancora sonno e non vuole andare a scuola, poi scendiamo a fare colazione insieme e la mamma ci guarda un po' storto perché sembriamo due zombie...
"Certo che voi due siete proprio pigri eh... vedete piuttosto di impegnarvi di più quest'anno, soprattutto tu Mark!" ci rimprovera scherzosamente la mamma.

Dopo colazione salgo in camera ad indossare la mia divisa scolastica: è composta da una camicetta bianca, una gonna abbastanza corta grigio fumo e un fiocco al colletto personalizzabile che io ho scelto rosa. Indosso anche i calzettoni bianchi che mi arrivano appena sopra il ginocchio, le scarpette nere e un gilet di lana senza maniche sempre rosa.

Qui a Tokyo la temperatura è mite tutto l'anno, solo d'estate viene un caldo soffocante oppure piove molto.

Vado in bagno a darmi una sistemata: passo un filo di mascara per dare un po' di vita ai miei occhi color nocciola e poi spazzolo i miei lunghi capelli biondo scuro sistemando infine la frangetta con le mani e indossando la passata arancione che porto sempre.
Prendo la valigetta che uso per la scuola, dopodiché io e mio fratello usciamo di casa insieme verso le 7:45.

In nemmeno 10 minuti raggiungiamo la scuola, un enorme struttura che comprende medie inferiori e medie superiori, con un immenso giardino attrezzato per ogni tipo di sport; manca solo un campo da calcio, per questo ci alleniamo sul lungofiume...

Arriviamo in classe cinque minuti prima del suono della campanella, dunque abbiamo il tempo di salutare Silvia, la nostra amica dai capelli verdognoli e gli occhi verde scuro, nonché manager del nostro club di calcio fin dal primo giorno.
Silvia Woods è una ragazza semplice e diciamo che caratterialmente somiglia abbastanza a me e Mark, per questo siamo tutti e tre molto amici.

Alle otto in punto suona la campanella e tutti ci sediamo al nostro posto, sia io che Mark siamo nella fila di banchi accanto alla finestra, io sono in prima fila mentre lui è subito dietro di me di fianco a Silvia.
I professori li hanno messi accanto dato che Mark è una frana a scuola mentre Silvia va molto bene e riesce a dargli una mano, cosa che io non ho la pazienza di fare.
Io invece sono da sola perché riesco sempre a distrarre chiunque si sieda accanto a me, sia perché a quanto pare sono abbastanza carina e sia perché sarei capace di parlare pure con i muri.

Pochi secondi dopo entra in classe il professore seguito da un nuovo ragazzo, appena questo si volta verso la calsse i miei occhi si spalancano increduli...
"Buongiorno e ben tornati, ragazzi! Vi presento Axel Blaze, il vostro nuovo compagno di classe, proviene dalla Kirkwood High School." annuncia il professore di giapponese presentandoci il ragazzo che io e Mark avevamo incontrato sabato al campo sul fiume.

Mio fratello si alza di scatto in piedi e poggia le mani sopra la mia testa mentre balbetta qualcosa per lo stupore, attirando l'attenzione di tutti... che imbarazzo!

"Che succede Evans, per caso vi conoscete?" gli domanda il professore sorridendo per la faccia buffa di mio fratello...
"Torna a sedere brutto faccione!" lo rimprovero allora io a bassa voce togliendogli bruscamente le mani dalla mia testa, anche a Silvia scappa una risatina imbarazzata, così come a tutti i nostri compagni.

"Bene signorino Blaze, c'è un posto libero li accanto alla signorina Evans, vada pure a sedersi." dice il professore ad Axel indicando il banco accanto al mio.
Il ragazzo annuisce e prima di sedersi mi fa un piccolo sorriso gentile.
Finalmente ho un compagno di banco!
E che compagno...

Le due ore e mezzo di giapponese passano abbastanza in fretta e finalmente alle 10:30 suona la campanella della pausa.
Qui alla Raimon facciamo 5 ore di lezione divise a metà da una pausa di 30 minuti, dopodiché c'è la pausa pranzo di un ora e alle 14:30 abbiamo il doposcuola per fare i compiti.
Alle 16:00, poi, cominciano le attività pomeridiane che hanno durata variabile, ad esempio il nostro club di calcio occupa circa 2 ore e mezzo: la prima mezz'ora discutiamo, poi ci riscaldiamo e infine ci alleniamo.

Come mio solito la prima cosa che faccio è abbassarmi verso la valigetta a terra per tirarne fuori qualche merendina; quando Axel mi vede tirare fuori un sacchetto di patatine, un Kit-Kat e un Mars mi guarda perplesso e appena me ne accorgo arrossisco imbarazzata.

Intuisco che sta per dire qualcosa ma Mark ci interrompe...
"Ei! Che sorpresa vederti qui! Comunque l'altra volta non mi sono presentato, il mio nome è Mark Evans, piacere!" esclama porgendogli la mano con un sorriso a 32 denti, quell'espressione fa sorridere persino l'indifferente Axel che gli stringe la mano. "Axel Blaze, piacere mio." dice in tono sempre molto pacato.
"Lei invece è Silvia Woods, una mia cara amica, nonché manager della nostra squadra di calcio... e infine quella accanto a te è mia sorella gemella, Maia!" conclude le presentazioni Mark.
Axel ci sorride gentilmente ma non dice altro...

"Comunque dopo la scuola io e la mia squadra ci alleniamo, perché non ti unisci a noi? Sei bravissimo!" lo invita mio fratello, ma a quel punto Axel abbassa lo sguardo un po' pensieroso.
"Mi piacerebbe, ma ho smesso di giocare a calcio un po' di tempo fa..." dice a bassa voce, sembra quasi dispiaciuto anche se il suo tono è molto serio.
"Beh... se non ti va di giocare potresti almeno venire a vederci, che ne pensi?" gli domando allora io gentilmente, a quel punto il nuovo arrivato rialza lo sguardo sorpresi e si volta verso di me...
"Ci penserò" conclude con un piccolo sorriso.

"D'accordo! Noi andiamo a salutare gli altri, vieni anche tu?" mi domanda poi Mark, ma io scuoto la testa.
"No, resto qui a mangiare qualcosa..." rispondo indicando con imbarazzo il cibo che ha invaso il mio banco, Mark e Silvia scoppiano a ridere e poi si allontanano, dunque in classe rimaniamo solo io, Axel e pochi altri.

Apro il sacchetto di patatine e comincio a sgranocchiare appoggiandomi con la schiena alla finestra, nel frattempo osservo in silenzio Axel che pare intento a ricopiare gli appunti della lezione passata.

"Ne vuoi un po'?" gli domando dopo qualche minuto porgendogli il sacchetto, ma lui scuote la testa con un sorriso.
"No, grazie..." mi risponde a bassa voce, prima di tornare con la testa sul quaderno.

Dopo qualche istante però lo richiude e si volta nuivamente verso di me, mi scruta per un attimo e poi finalmente di decide a spiccicare parola...
"Come fai a mangiare così tanto e rimanere così... piccola?" mi domanda divertito cogliendomi alla sprovvista.
"Metabolismo, e allenamenti!" gli rispondo io con la bocca piena, al che gli scappa un sorrisetto che mi contagia, poi torna nuovamente con la testa sul quaderno

"Sai... speravo di rivederti, volevo ringraziarti ancora per sabato..." gli confesso dopo qualche altro minuto catturando nuovamente la sua attenzione.
"Eh? Ma figurati! Non li sopporto proprio i bulli..." risponde lui con un altro sorrisetto malizioso e gentile allo stesso tempo.

Vorrei approfittarne e chiedergli perché dice di aver smesso di giocare a calcio, ma considerate le reazioni che ha avuto con mio fratello forse è meglio di no, tanto so che o non avrò risposta e in più perderò quel minimo di confidenza che fin'ora ha dato solo a me...

Continuo ad osservarlo mentre mangio finché non suona nuovamente la campanella e cominciano a rientrare tutti quanti in classe...

Scusate per la noiosità di questo capitolo ma era necessario :)
Spero che vi sia piaciuto comunque!

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