ma...

9 0 0
                                    

Poi però, un giorno ti presentasti a Noicattaro; io quella sera sarei dovuta uscire con Federica ma il pomeriggio stesso, mentre ero a Bari, mi chiamò tutta agitata ed euforica e mi disse che ti eri appena messa d'accordo con Francesca per venire con lei a Noicattaro. Io capì subito le tue intenzioni, conoscendoti, e in quel momento, appena finì di parlare al cellulare con Fede, tutto tornò come l'inizio, come se tutti gli sforzi fatti per dimenticarti, in quel secondo si fossero azzerati completamente.
Ci vedemmo quella sera e parlammo. Io ero felicissima, anche se non lo facevo vedere, perché non volevo darti quella soddisfazione, forse per il dolore provato fino a quel momento.
Ritornammo insieme e a luglio andammo insieme al Gay Pride con Federica, Vittoria e Francesca; quel giorno fu bellissimo, a parte la serata (tu sai).
Passarono i giorni, andammo incontro ad altri problemi che non voglio nemmeno scrivere e ricordare...così possiamo arrivare a parlare direttamente del tuo diciottesimo compleanno.
18 agosto il tuo stappo. Lì vidi per la prima volta i tuoi genitori dal vivo e da vicino. Non so tu, ma per me quella serata è stata una tra le mie preferite, oltre il giorno dopo, quando hai festeggiato, ma è stata "speciale" per me proprio perché quel giorno mi sono presentata a tua madre, stringendole la mano. Ed è stato come se la ringraziassi, non so di preciso per cosa, ma l'ho fatto.
Il giorno dopo festeggiasti e ti giuro che quel giorno sei stata più bella che mai. Non ti avevo mai vista con un vestito, tranne in foto, ma non è stato la stessa cosa. Nel momento in cui ti vidi il mio cuore iniziò a battere a mille e iniziai a piangere e non so neanche il perché. Eri stupenda.
Ci salutammo, ma non ci baciammo perché intorno a te, ovunque andavi c'erano i tuoi parenti. Io mi sentivo a disagio ed ero super imbarazzata ma allo stesso tempo volevo che quella serata non finisse mai. Parlai con tua cugina Margherita e mi presentò il suo ragazzo, parlai con i tuoi amici, con tua cugina Miriana...e quel giorno ballai anche con tua madre e con te contemporaneamente, mentre tua madre ti urlava "Ma quanto è alta!" e noi felici ci guardammo e scoppiammo a ridere; e questo non me lo sarei mai aspettato. I due momenti che mi hanno fatto commuovere di più di quella serata sono stati due. Il primo è quando ballasti con tua madre il lento e tutti i festeggiati, compresa me, che ci prendemmo per le mani e facemmo un cerchio intorno a voi.
Il secondo è stato il nostro momento, quando ballammo il lento sulla canzone di Ed Sheeran, uno dei tuoi cantanti preferiti:).
Io lì scoppiai in lacrime perché ero in quel posto e con tutta quella gente con te. Avevo in mente l'immagine di noi due contro tutto e tutti e come sottofondo quella canzone che racchiude l'insieme delle emozioni.
Quella serata finì purtroppo e tu il giorno dopo partisti per Lecce...
Non ti nego che da quei giorni che tu passasti lì, io odio quella città, non per motivi strani, ma proprio perché la collego a ciò che è successo e mi fa stare male, lo sai.
Okay non voglio mica parlare di questo, non voglio deprimermi o deprimerti e quindi arriva la mia conclusione, dopo ben ventidue pagine e 4939 parole.
Rosi, è arrivato il momento di scrivere tutto quello che ho da dirti, spero di scrivere in maniera diretta e concisa, senza divagare e parlare di cose inutili.

our hearts and a rainbow Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora