Okay, è arrivato il momento di incominciare a trascrivere le mie note sul cellulare
Maggio 2019
La prima volta che ti vidi non mi reggevano le gambe,
ero insicura, avevo paura di non piacerti abbastanza,
ti vedevo troppo grande e pensavo di non essere alla tua altezza.
Pensavo "Ma se pensasse ancora alla sua ex?"
e stavo male
ma iniziammo a parlare.
Quando abbiamo iniziato a parlare non riuscivo a guardarti in faccia, negli occhi, diventavo subito rossissima e tu me lo dicevi pure.
Non riuscivo a capire cosa fosse quella sensazione che mi scorreva dentro le vene.
Tremavo.
Le mani mi sudavano.
Mi facevi domande, io ti chiedevo cosa ti piacesse fare, ma credo di non ricordare nemmeno una cosa di quello che mi raccontavi.
Ero incantata da te.
Tu, così perfettamente bella e complessa da capire.
Più ti parlavo e più mi innamoravo di te e delle tue passioni, dei tuoi ricordi, dei tuoi progetti per il futuro.
Sentivo che facevi parte di me, dovevi far parte di me, dovevi per forza.
Mi innamorai all'istante.
È come se da sempre avessimo saputo che eravamo perfette insieme.
Come se, in un'altra vita, fossimo vissute insieme.
E sono proprio felice di averti incontrata di viverti.
E sono proprio felice.