"Who's that shadow holding me hostage?
I've been here for days
Who's this whisper telling me that I'm never gonna get away?"
One Direction, "Stockholm Syndrome"
...
Altri giorni passarono e complessivamente riuscii ad accumulare un paio d'ore di sonno.
«Ma questo Harry, fa di cognome Styles?», chiese Niall lasciandomi perplesso. Annuii debolmente, non mi ricordavo di averglielo mai detto. «È lui?», chiese poi indicando un ragazzo dai capelli ricci impegnato in una conversazione con due suoi amici a un tavolo fuori dal nostro bar; mi nascosi dietro il mio migliore amico e indietreggiai fino al bancone dove poi mi lanciai.
«Come fa a essere qui?», esclamai allarmato tirandomi su abbastanza da osservarlo di nascosto.
«Viene spesso qui Louis».
Come avevo fatto a non averci mai fatto caso?
Mi lasciai cadere in ginocchio. «Non me ne libererò mai». Strinsi i pugni sul pavimento.
«Lou che ti sta succedendo?», chiese precipitandosi su di me.
«S-sto avendo una crisi», mormorai appoggiandomi al tubo del lavandino. «Vado io a servirlo, non preoccuparti», si preoccupò subito allungando verso di me la mano per aiutarmi ad alzarmi.
«Tirati su Lou, io vado a prendere l'ordinazione prima che entra qui»
«Lou, che succede?», chiese subito Ele affacciandosi al bancone, corse da me e si accovacciò prendendomi il viso tra le mani.
«Ho avuto un mancamento», mentii guardandola nei suoi occhi marroni.
«Aspetta ti do un bicchiere di acqua e zucchero». Si alzò e riempì un bicchiere di plastica con l'acqua del rubinetto, poi versò all'interno una bustina di dolcificante e me lo diede.
«Bevilo su». Me lo spinse contro le labbra e feci quello che disse mandando giù il liquido.
«Fuori c'è Harry, sai quello di...Nick». Anche lei lo conosceva, perché ero l'unico a non averlo mai visto?
«Come fai a conoscerlo?», domandai curioso. «Conosco un suo amico», ammise tirandosi su appena una persona si porse verso di noi per ordinare qualcosa. Io rimasi lì per terra, immobile a domandarmi come avessi fatto a non averlo mai notato prima.
Non lo avevo mai neanche sentito nominare.
Harry Styles.
Non mi diceva nulla quel nome se non collegato all'omicidio.
«Dopo il lavoro porto te e Niall al giro pizza», aggiunse abbassando lo sguardo su di me fiera di ciò che aveva appena detto.
«Perché?»
«Perché ti vedo dimagrito e non penso tu stia mangiando quanto dovresti»
«Non c'è bisogno Ele»
«Sì invece e pago io»
«No Ele». Mi appoggiai al lavandino tirandomi in piedi.
«Ho detto che si farà così, non si discute», rispose subito servendo un cappuccino e un bicchiere d'acqua a una ragazza bionda che mi fece l'occhiolino.
«Grazie torni presto a trovarci!», esclamò lei sorridendo.
«Io non voglio uscire», scandii guardandola attentamente. «So che non vuoi la mia pietà ma sono tua amica e so cos'è meglio per te»
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La mia metà oscura
FanfictionA Larry Stylinson ff «Ultime notizie», tuonò la solita giornalista bionda del telegiornale facendomi tornare alla realtà, «Davanti al locale "Four", è stato rinvenuto il corpo senza vita di un ragazzo in una pozza di sangue», aggiunse iniziando a ra...