"Sei l'altra ala che a volte mi manca
Con un amico come te sono sicuro che
Il mondo è meglio di com'è"Eros Ramazzotti, "Affetti personali"
...
«No Nì! Quello non ci serve!». Presi un pacco di brioche al cioccolato che aveva appena appoggiato nel carrello, «Sei a dieta», ricordai rimettendole sullo scaffale mentre lui sbuffò.
«Quello a dieta sei tu», mi schernì facendomi la linguaccia, scossi la testa e mi incamminai verso un altro reparto portandomi dietro il carrello in modo che non potesse mettere altro all'interno.
«Eleanor mi ha lasciato», ammise seguendomi e mettendosi sulle punte per prendere un pacco di caramelle alla gelatina.
«Non sei stato tu a farlo?», chiesi confuso togliendoglielo di mano e rimettendolo al suo posto con molta fatica per via dell'altezza del ripiano.
Stupide scarpe con la suola troppo bassa.
Lui rise appoggiando i gomiti sul carrello e lo portò lontano da me, «Mi ha anticipato», rispose in lontananza iniziando a correre girando l'angolo, rimasi fermo un secondo per poi inizia a corrergli dietro.
«Niall!», urlai vedendolo schiantarsi contro una pila di barattoli di fagioli per poi cadere rumorosamente a terra seguito dal suo carrello.
Dire che ero piegato a terra dalle risate sarebbe stata una bugia. Stavo praticamente piangendo mentre la gente curiosa aveva creato un cerchio intorno al mio amico.
Lui si alzò ridendo come un matto. «Hai fatto strike», scherzai dandogli una mano ad alzarsi continuando a ridere senza riuscire a fermarmi, lui mi guardò ridendo con le lacrime agli occhi.
Appena appoggiò una gamba sul pavimento scivolò nuovamente su un barattolo battendo il braccio per terra.
Non potevo avere un amico più stupido di così.Quando, finalmente, riuscì ad alzarsi sistemammo un po' le cose cercando di impilarli uno sopra l'altro, proprio com'erano messi in precedenza. Dopo diversi tentativi di creare una piramide ci allontanammo da lì.
«Sono inciampato». Trattenne una risata coprendosi la bocca con il palmo della mano. «Sei incredibile Nì», continuai non sapendo cos'altro dire per il divertimento.
Il migliore. Letteralmente il migliore.
Poco dopo tornammo a casa, sistemammo la spesa, e, mentre Niall andò a farsi la doccia, chiamai Calvin per sapere di più sulla serata che stavamo per fare.
Mi informò che Liam ci aveva invitato a casa sua e che, anche lui, era agitato per la reazione di Zayn. Nessuno poteva prevederla.
Avevamo trovato una tecnica per evitare che succedesse l'irreparabile: dovevamo solo stare tra Calvin e Zayn, non dovevamo mai lasciarli da soli in modo che nessuno dei due potesse farsi male.
Cenammo con una buonissima carbonara e ci preparammo per la serata.
«Andrà bene», cercò di convincersi Niall appena uscimmo. «Dove abita Liam?», chiesi rendendomi conto che nessuno dei due aveva idea di dove potesse essere casa sua.
Saltammo in macchina e aspettammo a partire finché non ricevemmo l'indirizzo esatto.
Seguii le indicazioni di Niall che ci portarono a un paesino a pochi chilometri di distanza dal nostro, parcheggiai proprio davanti al suo condomino e scendemmo aspettando gli altri.
«Ciao ragazzi!», urlò Stan muovendo un braccio in aria, «Ciao fra!». Mi strinse forte la mano per poi salutare a fatica Niall. Tra i due non correva buon sangue ormai da tempo senza che ne avessi ben capito davvero il motivo.
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La mia metà oscura
Fiksi PenggemarA Larry Stylinson ff «Ultime notizie», tuonò la solita giornalista bionda del telegiornale facendomi tornare alla realtà, «Davanti al locale "Four", è stato rinvenuto il corpo senza vita di un ragazzo in una pozza di sangue», aggiunse iniziando a ra...