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Le due settimane successive la scuola permise ai ragazzi di utilizzare l'ambiente scolastico per gli allenamenti individuali.

Kirishima: Sei pronta?
Ro: Certo!

Kirishima aveva fatto come detto, aiutando così Ro negli allenamenti a scontro ravvicinato, ma sembrava davvero che per la ragazza fosse impossibile fare dei miglioramenti importanti.
Era finita a terra un'altra volta, ma si rialzò subito.

Ro: Ancora una volta.

Kirishima la attaccò nuovamente, ma per lui fu semplice farla cadere con un ippon senage, una semplice mossa di Judo, quello che non si aspettava, però, era che la ragazza lo tirasse giù con sé.
Il petto del ragazzo era poggiato sui seni di Ro e i loro visi così vicini da potersi sentire il respiro a vicenda. Per pochi secondi i due non si mossero, poi l'imbarazzo ebbe la meglio.

Kirishima: Direi che è meglio fare una pausa.
Ro: Sono d'accordo.

I due si sedettero per terra e bevvero dalle rispettive borracce dell'acqua.

Kirishiama: Io ora, ecco, dovrei...
Ro: Si, anche io ora devo fare allenamenti per il mio quirk. Grazie e scusa se ti ho fatto perdere tempo.
Kuri: Ma va, sono felice di poterti aiutare, ma, visto che nel combattimento sono bravo, devo allenare la capacità di indurimento.

Ro annuì e, una volta alzata, si diresse fuori dalla palestra. All'esterno faceva caldo, così si levò la felpa della tuta dello Yuei, rimanendo in canottiera. Lì vide alcuni ragazzi della sezione ordinaria, tra cui quello dai capelli viola, quest'ultimo le rivolse lo sguardo. Quei ragazzi la guardavo in atteggiamento di sfida, come se pensassero che la classe 1ª A fosse forte solo unita e che da soli i membri non avessero il coraggio di affrontare gli altri.
Proprio per dare prova del suo coraggio, Ro gli si avvicinò, ma con aria amichevole.

Ro: Ehi, sezione ordinaria giusto? Anche voi qui per gli allenamenti?
Ragazzo 1: Eh, ah, s-si, cioè...
Ro: Non ci starete mica spiando?
Ragazzo 2: M-ma N-no...

"Ma sono tutti balbuzienti?"
A farsi avanti fu il ragazzo dai capelli viola.

Shinsou: Volevo capire cosa renderla la prima A così speciale.
Ro: Strano, sembri così sprezzante della mia classe, ma allo stesso tempo vuoi farne parte.

Il ragazzo non rispose e distolse lo sguardo.

Ro: Comunque, io sono Ro Hunter.

La ragazza gli offrì la mano.

Shinsou: Shiunsou Hitoshi.

Disse afferrandogliela.

Il tempo degli allenamenti passò in fretta e il giorno del Festival arrivò.

Arya: E le scarpe? Le hai?
Ro: Le sto indossando le scarpe!
Arya: Ah già.
Ro: Non distogliere gli occhi dalla tv neanche per un secondo, mi raccomando.

Disse la ragazza uscendo di casa.
Per strada incontrò Kamui, che si dirigeva anche lui alla Yuuei.

Kamui: Oh, Buona fortuna Ro.
Ro: Fai il tifo per me, mi raccomando.

Mentre correva, però, la ragazza finì con lo scontrarsi con un ragazzo, poco più grande di lei. Era alto, corti capelli biondi e sopracciglia folte. Indossava una semplice maglietta nera dalla quale uscivano sulla schiena due ali rosse. Intorno a lui un'orda di ragazzine innamorate.
"Sarà un Idol"
La ragazza gli chiese scusa distrattamente e continuò a correre verso la scuola. Non aveva proprio riconosciuto che era andata a scontrarsi con l'eroe Hawks.
Arrivata a scuola, la ragazza si ritrovò immersa in un'atmosfera di festa, ma non ebbe tempo per fare la turista e si diresse subito nello spogliatoio della prima A. Era obbligatorio indossare le tute scolastiche per evitare disparità tra i concorrenti.
Appena prima dell'inizio del festival, Todoroki si avvicinò a Midoriya per fargli una "dichiarazione di guerra"

Life in My hero Academia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora