Complicità

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#Paola POV

Una domenica tranquilla, con i bambini a casa.

Io e Anita ci stiamo divertendo a colorare mentre Fabrizio e Libero stanno giocando alla Play Station.

Sorrido. - Sei felice? - mi chiede Anita.

- Sono felice di essere qui con voi. - e le sistemo una mollettina.

- Ma? - domanda lei che mi sembra essere fin troppo sveglia per avere solamente 6 anni.

- Mi mancano i miei genitori. - le dico sincera e so che Fabrizio ci sta ascoltando.

- Perchè? -

- Perchè loro abitano in Lombardia e per il virus non possono muoversi da casa. -

- Anche noi per il virus non possiamo andare a scuola. - mi dice Libero. - Però a me non manca la scuola. -

Sorrido. - Beh è normale che la scuola non ti manca, ma se non potessi vedere la tua mamma o il tuo papà non saresti triste? - gli domando io con estrema dolcezza.

- Certo che mi mancherebbero e sarei triste. -

- Papà? - Anita chiama Fabrizio.

- Dimme amore mio. - e si avvicina mettendosi alla sua altezza.

- Io e Libero possiamo sempre vederti? -

- Certo. - e le sorride. - Noi abitiamo vicini mentre i genitori di Paola sono tanto tanto lontani. - le spiega poi.

Anita annuisce. - Io ti voglio bene! - mi dice abbracciandomi stretta e anche io la stringo a me.

- Anche io ti voglio un mondo di bene piccolina. - e le sorrido. - E anche a te. - e fisso Libero che mi sorride.

Lui si alza e mi abbraccia, penso che questi bambini siano a dir poco incredibili.

- Stasera state qui a dormire, siete contenti? - domando ai due che annuiscono.

- Paola disegniamo l'arcobaleno? - mi propone Anita.

- Certo. - e mi alzo per recuperare dei fogli e ci mettiamo la lavoro e a noi si uniscono anche i due uomini.

- Dobbiamo scrivere tutto andrà bene. - ci dice Libero segno che ha visto un po' di disegni.

- Come lo sai? - domando curiosa.

- Mamma ci ha fatto vedere alcuni disegni che hanno fatto i bambini. -

- Allora faremo così. - decreto io e vedo Fabrizio commosso.

Lo fisso e lui scuote la testa per farmi capire che va tutto bene, sicuramente è felice di questo rapporto ed è felice che siamo qui insieme.

- Che succede? - gli chiedo a bassa voce sedendomi al suo fianco.

- So felice che siamo qua insieme, se tu non te fossi trasferita come avremmo fatto? - domanda preoccupato.

- Ce l'avremmo fatta! - lo rassicuro io. - Scommetto che molte persone sono costrette a stare lontane ma insomma c'è la tecnologia ad aiutare. -

- Questo è vero. -

- Pensa ai tempi della guerra c'erano solo le lettere. -

- Già. - e mi sorride.

- Comunque non porti il problema, mi sono trasferita e siamo qui insieme. -

- Felici più che mai. -

Annuisco. - Amore sono felice davvero, voglio solo che tutto questo finisca presto. -

- Lo capisco. - e mi bacia. - Che volete mangia? - domanda poi visto che si sta facendo tardi.

Sono anni che ti aspetto... seconda parte ~ Fabrizio Moro [Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora