Capitolo 13

265 6 7
                                    

A << Siamo fermi qui da 10 minuti... scendi o vuoi passare il resto della notte in macchina? >> nessuno guarda l'altro, lo sguardo fisso alla parete grigia del garage di casa mia, T << ... posso prendermi del tempo per pensare o mi vuoi portar dentro di peso? >> A << Ti fa male pensare, di solito non tiri fuori grandi idee quando rifletti troppo, metti un piede davanti all'altro e seguimi o ti porto davvero dentro di peso, non è difficile, sei dimagrita... troppo a dire il vero! >> T << Tu invece sei sempre più stronzo! >> apre come una furia lo sportello, potrebbe facilmente staccarlo dalla carrozzeria vista la veemenza del suo gesto, si guarda intorno mentre io cerco le chiavi di casa, A << Sai che novità, per te sono stronzo anche quando facciamo l'amore... >> T << Ti dispiace risparmiarmi certi dettagli? >> A << Sono i NOSTRI dettagli... avanti entra e fai attenzione, manca la luce in questo tratto e ci sono i gradini che portano su >> mi ignora, sta fissando qualcosa... ok ho capito... T << Posso? >> A << Certo... ti aiuto è un pò pesante >> T << E' bellissima, meglio che in foto!>> passa delicatamente la mano sulla sella della mia moto, ha gli occhi tristi, A << Vuoi fare un giro, te lo avevo prome... >> T << NO! Grazie! >> ricopre con cura la moto e si allontana, A << Tish non la uso da parecchio... IO e solo IO non la uso da parecchio mi capisci? >> non si volta e continua a camminare verso la porta di ingresso, T << Non sono affari miei! >> le prendo la mano, strano non fa nessuna resistenza, salgo davanti a lei senza lasciarla, le faccio strada, arrivati al pianerottolo apro... apro ed esito allo stesso tempo... ho paura questa è la verità, un respiro profondo, le stringo la mano forse più del dovuto, nessuna reazione, mi lascia fare, A << Prego, accomodati, dammi un secondo, controllo che sia tutto apposto e ti faccio vedere la casa... >> T << Non è necessario, non sono qui per fare un giro turistico! >> ok Alberto, calmati e non cedere alle sue provocazioni, A << Senti Tish... non voglio litigare con te... ti ho portata qui per parlare, con calma, tranquilli e senza nessuno intorno... >> T << Tutto questo... tutto questo Alberto non ha più alcun senso, non abbiamo niente di cui parlare... mi hai portata qui... mi sono fatta portare qui, non sono improvvisamente incapace di intendere e di volere ma... >> A << Allora se mi hai seguito è perché lo vuoi anche tu! Ti sto chiedendo soltanto una tregua, un momento di pace, nel quale parlare e basta, senza frecciatine, colpi bassi, ironia pungente... senza farci del male.>> uno scambio di sguardi che dura una vita e... finalmente un sorriso... beh un accenno di sorriso che apre uno spiraglio nella nebbia di questa tensione, T << Questa casa è bellissima, tua madre ha gusto, mi piace che si siano tanti elementi che rappresentano la Sicilia... >> A << Se fosse qui sarebbe felice dei tuoi complimenti, effettivamente la ama questa casa... ama meno me quando cerco di distruggerla con il pallone e gli elicotteri radiocomandati... >> idiota... sono uno stupido... T << Già... ho visto un video in proposito... e la famosa piscina dove sta? Ho visto anche quella... >> A << E' al piano di sotto... dove c'è la mia camera... ci vuoi andare... nella piscina ci vuoi andare? >> T << Volentieri... >>.

E' buio, mio padre si è scordato di lasciare almeno le luci perimetrali accese, ci sono solo i faretti che illuminano la piscina dal fondo, sarebbe uno scenario romantico se non pensassi che questa notte potrebbe essere tanto bella quanto definitivamente distruttiva, Tish è appoggiata alla balconata, sta guardando il paesaggio, è sempre lei, i pantaloncini, la maglietta XL, la mia preferita, nera, solo nera, alza le braccia verso il cielo, sembra voler distendere i muscoli, passa le mani tra i capelli, lo so che sta pensando, so a cosa sta pensando, non posso cancellare questo posto né chi è stata con me in questo posto... adesso si che fa caldo, non resisto e l'istinto di gettarmi nell'acqua fresca mi vince, tolgo rapidamente gli indumenti e mi tuffo, nuoto sott'acqua per tutta l'area, riemergo dalla parte opposta a lei, si è girata, forse l'ho colpita con gli schizzi, ci osserviamo da lontano, e... senza "allontanarci", si toglie le scarpe, si siede sul bordo e immerge le gambe in acqua, la luce che proviene da sotto la illumina, a me sembra una visione, nuoto nella direzione opposta, la sua... mi sorride, è buio ma noto lo stesso le sue lentiggini, tanti puntini, tante stelle, mi sorride ancora... le parole che vorrei dire mi muoiono in gola, sono capace di raggiungere note altissime ma poche e semplici parole non riescono ad uscire, immergo per un attimo il viso, riapro gli occhi ed è ancora qui, le accarezzo le gambe immerse, voglio solo sentire se c'è, che esiste davvero in questo momento, risalgo lentamente, accarezzarla mi calma, alla fine del mio viaggio raggiungo le cosce e vi poso la testa, forse acqua, o forse una lacrima la bagna, adesso è lei che mi accarezza, le sue mani tra i miei capelli, adora ancora farlo, io non mi muovo, riesco solo a sentirla... le do un bacio sulla pelle umida, T << Ricciolini... sono più corti... >> A << mmm... volevo togliere di mezzo il tempo che è passato... è servito a poco... sono solo capelli... me la lasci questa? >> mi muovo... più su... avvicino il viso... più su... un altro bacio... impresso, sentito, sussulta, sposta la sua mano sul mio collo, T << L'hai sempre voluta... ci hai girato intorno per mesi >> A << E' il nostro destino... sempre un vestito di mezzo, la mia felpa, la tua maglietta... voglio che mi resti qualcosa... di concreto... >> T << Non ti basta il mio cuore? >> la prendo per la vita e la porto giù, in acqua, si scuote per la differenza di temperatura, la spingo delicatamente indietro, nemmeno l'acqua può dividerci, T << Ti resterà poco se me la rovini... >> A << Perché ci siamo lasciati? Perché sei andata via? Perché non ti sono corso dietro? >> fronte contro fronte, lei intorno a me... la sento e... mi sente... sussulta, T << Eravamo troppo... in tutto, non era il tempo, non era il luogo... hai la tua arte, io ho la mia... mi hai sostituita... mi hai fatto male Alberto... potevamo tornare... potevamo essere ancora noi... prendere tempo... darci il tempo che ci serviva... non mi hai rincorsa, non mi hai aspettata... ti odio... io ti odio per questo! >> A << Io ti AMO! >>.

OceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora