Capitolo 2

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G << Non essere arrabbiata >> T << Stai facendo un casino, sarà un casino, mi lascerai in un casino >> G << Non ho potuto e voluto mentire >> T << Lo stai provocando e questo non mi piace, arrenditi e fatti gli affari tuoi, ha una storia, ci vuole rispetto... io DEVO averne rispetto, TU DEVI averne rispetto, non mi interessa quali siano i tuoi sentimenti se ti piace o non ti piace, te la farai piacere Giordy ma non mettermi in mezzo, è finita, fattene una ragione... siamo andati avanti! >> G << Ma dove cazzo sei andata avanti Titi, dove??? Mezz'ora fa mi hai detto che ti manca, quaranta minuti fa me lo ha detto lui, o avete uno strano concetto dell'andare avanti oppure le vostre strade portano nello stesso posto! >> T << Ascoltami, scusami se sono stata... scontrosa... poco accomodante o poco ospitale... ma ti rendi conto che ho le mani legate??? Non farò niente! Lo so dove vuoi arrivare... e anche se non ci crederai... ti ringrazio... hai detto di volerci bene... sei venuta fino qui per dirmelo... e dimostrarmelo... ma il bene... il tuo bene deve contenere anche il rispetto per le vite altrui... non farò la mia apparizione Giordana... non ci penso neanche, non rovinerò la storia di due persone alle quali voglio bene... >> G << Ma lo ami Tish! Non gli vuoi solo bene! Non stiamo parlando di un amico, di un compagno di banco o di squadra... è Alberto Tish! >> T << Cazzo... ti prego... smettila! Tu c'eri! TU lo sai come sono andate le cose, quanto ci ho messo per ammettere che mi piaceva, per superare i miei limiti, auto imposti forse, le mie paure... è stata una storia... una bella storia... non è andata... lo vedi adesso dove è arrivato? Non immagini quanto io sia felice per lui... ho visto una sua partecipazione l'altra sera... aveva gli occhi lucidi... >> G << Ti sei fatta da parte volutamente? Non ci posso credere!!! Ma che hai combinato??? >> lo squillo del cellulare mi salva dall'interrogatorio, T << E' lei... >> G << Non rispondere... se aspetta non succede nulla >> T << Daiii... Ehi bro! >> Giordana prende un foglio dal mio blocco per gli appunti e ci scrive su qualcosa, lo alza per farmelo leggere " Non dirle che sono qui! " ! Bene! Lei non vuol mentire al suo amico ma io dovrei farlo con la mia amica, scuoto la testa e le faccio segno di NO, ricomincia a scrivere " Non fare la scema NON DIRLE NIENTE! ", sospiro e mi rassegno, con lei non l'ho mai avuta vinta, giusto da lontano andiamo d'accordo, T << Amò no scusami... mi sono distratta perché... ehm... il gatto! Eh si puntava i miei spartiti e li ho dovuti salvare! Allora come stai? - cerco di stare calma per non farle percepire il mio nervosismo - sì sono sempre a casa... progetti per le prossime settimane? - il campanello di allarme nella mia testa inizia a suonare - Sono occupata amò... eh ma sai con gli amici approfittiamo delle vacanze e... abbiamo pensato di fare un viaggio... oltre frontiera - oddio Giordana riprende il foglio, mi giro dall'altra parte per non guardare, mi si piazza comunque davanti " C'è la festa di Alberto a fine mese" le prendo il foglio dalle mani, lo accartoccio e lo getto per terra - ah si? Me ne ero proprio scordata del compleanno di Alberto... che peccato bro... lo so amò non devi provare a convincermi ci credo che sarebbe bello rivedersi... mi dispiace... no dai non rimanerci male, sai quanto sono stata lontana da casa nell'ultimo periodo... adesso me la godo un pò... ok? Ti voglio bene picia... ti abbraccio anche io! >> T << Da quanto lo sai? >> G << Mi ha invitata... ma ti sembra normale che sia lei a invitare te? >> T << Tra amici si fa così... >> prendo la giacca a vento, Giordana mi segue, G << Che stai facendo??? >> T << Vado a fare un giro in bici, ti presto quella di mio fratello... >> G << Cheee??? Ma sei fuori non vado in bicicletta da quando ho imparato ad andarci... >> T << Muoviti pappa molle... daiii o vieni con me o resti con i cani, il gatto e la tartaruga! >> .

G << Perdono! Perdono! Infinito perdono Titi! >> T << Per cosa? A parte l'ovvio! >> G << Per tutte le volte che ti ho presa in giro quando mi dicevi che non avresti voluto vivere in altro posto se non qui... il mare è bello eh... ma questo paesaggio è stupendo! >> T << Perdonata... >> G << Ok però adesso basta... mi hai fatto fare abbastanza esercizio per oggi e non sento più le gambe... fermiamoci là nella panchina >> alla fine il sole è uscito, Giordy non ce la fa davvero più, mentre faceva i giri di prova con la bici di mio fratello in cortile, ho riempito il zaino con thermos e caffè, acqua, e i miei famosi muffin, un giorno le promisi che glieli avrei fatti provare, T << Sete? >> G << Sono disidratata >> T << Esagerata... per un giretto... tieni è zuccherato e... rifocillati... ti piaceranno ne sono sicura! >> G << I muffin!!! Non li hai avvelenati vero? >> T << Scema... >> G << Tu...>> e mi fa l'occhiolino, T << Gioordyy... >> G << Fammi recuperare le forze e che gli zuccheri mi arrivino al cervello e non scappi... >> T << Stai un pò zitta! Respira l'aria pulita, chiudi gli occhi e ascolta l'acqua... >>, sono io ad averli chiusi gli occhi, li ho chiusi da tanto tempo, li ho voluti chiudere, questo è servito relativamente, sono nella mia bolla che conosco e mi conosce, adesso però è arrivata questa matta, dal nulla, come se niente fosse, ma potrà restare qui anche tutta l'Estate, non caverà un ragno dal buco con me, può riempirsi di muffin, pasta al pesto... ma avrà solo questo, G << Oh oh lupus in fabula! >> stavolta è il suo cellulare a rompere la quiete, T << Non rispondere... >> G << Ma te lo puoi scordare... pronto disgraziato! >> mi alzo di scatto, pronta a correre il più lontano possibile da loro due, ma a Giordana ha fatto effetto il caffè, con mano lesta mi afferra un polso, mi trattiene, cerco di divincolarmi, non sta stringendo, però è ferma, categorica, mi fulmina con lo sguardo, ed io con il mio la supplico, non voglio ascoltare nulla... ma senza darmi retta alcuna fa quello che temo... mette il vivavoce, A << Sarò anche un disgraziato, ma tu dimmi che stavi scherzando, che non sei dove mi hai scritto! >> la sua voce... Alberto... T << Per favore... >> le sussurro, A << Dove sei? Cazzo mi rispondi??? >> chiudo ancora gli occhi, mi siedo, G << Sono a Gorizia, seduta su una panchina, dopo una estenuante passeggiata in bici >> sento il "suo" respiro, A << Ho paura a chiederti se sei da sola... >> G << Fattela passare... la paura... non sono sola... >> A << Giordyyy nooo... ti avevo detto... >> G << Non aggiungere altro... tu non mi hai detto proprio niente! Per questo sono qui per sentire l'altra campana! >> lui sospira... sento un lieve tonfo, avrà sbattuto la mano su qualcosa, come sempre, A << Tish... >> potrei scappare... T << Sono qui... ti sento... >>. 

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