Erano le 15 del pomeriggio circa. Le strade erano deserte a quell'ora, c'eravamo solo noi quattro per strada. Parlavamo tutto il tempo e ridevamo ingenuamente per ogni cosa, probabilmente abbiamo anche disturbato qualcuno dal suo riposino pomeridiano, visto il silenzio nelle strade spezzato dalla nostra presenza.
Era aprile sì, la sera prima aveva piovuto a dirotto, ma adesso questo pomeriggio c'è un caldo che si muore, sembra di essere già a fine maggio.
Dopo un po' di strada arrivammo finalmente alla spiaggia; nonostante fosse solo primavera decidemmo di mettere lo stesso l'ombrellone, tanto per sederci sulla sabbia.
"AAAH, certo che ad essere qui voglio fare il bagno!" disse Emma un po' imbronciata.
"Sciocca, è stata tua l'idea!" disse Norman ridacchiando.
"Beh nessuno ci vieta di non fare il bagno." intervenni nella conversazione dei due.
"T/n ma sei pazza!" disse Ray scuotendo le braccia per aria in modo preoccupato "così ti ammalerai!"
"Beh è davvero un peccato allora!" dissi infine.
A quel punto mi alzai, presi la mano di Ray e lo buttai in acqua insieme a me. L'acqua era abbastanza fredda e le persone che facevano una passeggiata sulla spiaggia ci guardavano male, ma non me ne pento per niente, anche se domani non potrò andare a scuola per un raffreddore.
In tutto questo io e Ray eravamo appena tornati a galla, strizzavamo un sacco gli occhi a causa dell'acqua salata che ci dava fastidio, ma infine scoppiammo a ridere.
"HEY VOI LAGGIÙ!" urlò Emma preoccupata per entrambi "USCITE DALL'ACQUA DAII."
"Stanno avendo il loro momento da fidanzatini, non arrabbiarti troppo con loro." disse Norman ridendo, cercando di rassicurarla.
"Uff, se lo dici tu!" disse Emma con le braccia incrociate.
"Potremmo farlo anche noi che ne dici?" disse Norman con il suo classico sorrisetto per cercare di convincerla.
"NON SE NE PARLA PROPRIO!-" urlò Emma arrossendo un po'.
Chissà che relazione avessero quei due, anche se non credo stessero insieme. Sono proprio strani spesso, devo ammetterlo!
In tutto ciò stavo quasi per morire affogata a causa di Ray che cercò di spingermi giù per dispetto. Era davvero divertente anche se stavo morendo di freddo dopo un po'. E intanto Ray mi guardava con un faccino adorabile come al solito, mentre aveva i capelli fradici e tante gocce d'acqua che scendevano sul suo viso, come sicuramente ero anch'io.
Mi stampò un bacio veloce sulle labbra e poi uscimmo dall'acqua cercando subito una tovaglia per coprirci.
"SE DOMANI VI AMMALERETE NON CERCATE ME!—" disse Emma arrabbiata, se così si può dire.
"Tanto si sa già che ti preoccuperesti lo stesso!" dissi ridendo.
"Baka!" sussurrò quasi Emma.
Passammo un bel pomeriggio in spiaggia e il tempo volò via subito.
—
Verso le 18.00 decidemmo di tornare, prendemmo qualcosa prima di andare a casa e passammo la serata normalmente. Dopo un po' il naso comincia a colarmi e gli occhi mi diventano lucidi, lo stesso per Ray.
"IO VE L'HO DETTO CHE VI SARESTE AMMALATI AAAH" disse Emma disperata.
"Dai non è mica la fine del mondo!" disse Ray ridendo.
"SI CHE LO È!" finì subito Emma.
Ci preparò una tisana e ci fece mettere a letto per riposare. Eppure non sa che piani abbiamo io e Ray per il giorno dopo...
—
"Ragazzi noi stiamo andando a scuola mi raccomando-" Emma irruppe nella nostra stanza già con la divisa e pronta per andare, trovando davanti a sé me e Ray pronti per andare a scuola.
"Ragazzi starete scherzando vero?-..."
"No mia cara Emma, io e Ray andremmo a scuola nonostante il raffreddore!" dissi felicemente "in fondo ci siamo appena messi insieme e tutti devono saperlo!" dissi poi guardando lui.
"Sei una stupida T/n..." disse Emma con un evidente facepalm.
A/n: ehyoo, anche oggi ecco un bel capitolo 🌚🌚 o almeno si spera sia bello— o.o
Btw, sono felice che la storia vi stia piacendo! Vi voglio bene, stay safe 💗
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❥︎-𝐑𝐀𝐘 𝐗 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑- ||γσυ chαηgεd mε||
Fanfiction"Perché? Perché parlare proprio a me? Infondo non sono niente di meno che quella persona timida, introversa, che odia prendere l'iniziativa; la persona che tutti credono strana, con cui nessuno vuole fare i progetti o i compiti assieme. Perché parla...
