capitolo 10;

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*Drin drin*

Anche oggi, purtroppo, suona la sveglia.
Devo ammettere che fui colta un po' di sorpresa quando visti Ray davanti a me. Sembrava un cuccioletto mentre dormiva, era davvero adorabile. Sorrisi e posai delicatamente un bacio sulla sua fronte.

Scesi dal letto e andai giù in salotto incontrando Emma che iniziava già a fare la colazione. Fortunatamente oggi non c'era scuola dopo il ballo quindi ci siamo permessi di svegliarci più tardi del solito.

"Hey Emma, hai bisogno di aiuto?" dissi sorridente nonostante la faccia addormentata.
"Buongiorno t/n! Stai tranquilla!" rispose Emma con il suo solito sorriso radiante.
"Era una domanda a trabocchetto, ti avrei aiutata lo stesso!" finii ridacchiando.

Stavamo facendo tutti e quattro colazione, anche se eravamo comodi sul divano a parlare un po'. La loro fortuna è che avevano un divano davvero largo, non a caso mi ci buttavo sempre appena ne avevo l'occasione, per questo ci entravamo tutti e quattro. Ero seduta tra le gambe di Ray mentre lui mi abbracciava da dietro e io gli passavo i Pocky.

Ad un certo punto ricordai la storia dei nostri numeri sul collo e decisi di aprire l'argomento; d'altronde io lo copro sempre con del buon fondotinta non molto facile da trovare, ma se sono con loro o, come in questo caso, mi sono appena svegliata ovviamente non lo metto.

"Norman, tu hai un'idea su cosa stiano a significare questi numeri?" dissi.

L'albino mise l'indice e il pollice sul suo mento, indicando chiaramente che stesse pensando a qualcosa.

"Una cosa che ho notato io è che finiscono tutti e quattro con il numero 194!" disse Emma interrompendo un attimo Norman dai suoi pensieri, che in risposta alzo subito lo sguardo verso di noi.
"Esatto Emma ha ragione!" disse Ray, che nonostante non fosse ancora intervenuto, stava pensando già a qualcosa.
"L'unica pista che abbiamo fin'ora, oltre alla cifra in cui terminano tutti e quattro, è che ci sono spuntati improvvisamente uno dopo l'altro..." disse Norman.
"...potrebbe essere che come sono apparsi potrebbero anche sparire un giorno, un numero dopo l'altro." finì Ray; ho sempre pensato che quei due fossero quasi telepatici visto che eravamo spesso in questa situazione, dove uno finiva la frase dell'altro.
"Esatto!" esclamò Norman soddisfatto.

Nonostante avessi aperto l'argomento non avevo ancora detto nulla al riguardo, mi limitavo solo a spostare gli occhi verso la direzione di chi parlava, quindi azzardai una cosa che mi era venuta in mente.

"E se ci sparissero alla fine della adolescenza?" commentai improvvisamente.
"Non possiamo escludere nulla. Comunque sia, avremmo tempo per indagare su questo!" finì poi Norman.

Passammo tranquillamente la mattinata, sistemando un po' qua e là e studiando ciò che c'era per domani.
Improvvisamente ad Emma venne un'idea.

"RAGAZZI HO UN'IDEA- ok ascoltate qua, so che siamo solo in primavera, ma oggi c'è una bella giornata! Quello che voglio dire è che anche senza fare il bagno possiamo andare al mare insieme!" disse Emma sprizzando di gioia.
"Per me può andare bene." disse Ray, seguito da me e Norman che accettammo l'idea.
"Bene ragazzi, io ed Emma dobbiamo andare un attimo di sopra per affari da donne!" dissi sorridendo nervosamente; sotto sotto Emma, conoscendomi bene, sapeva che quello era lo sguardo che facevo quando volevo uccidere qualcuno.

Salimmo nella sua stanza e iniziai a tirarle i peggio insulti, se qualcuno non ci conoscesse avrebbe detto che ci odiamo.

"EMMA NON HO UN COSTUME DA METTERE, NON VADO MAI AL MARE-
NON HO NEMMENO FATTO LA CERETTA E QUESTA È LA PRIMA VOLTA CHE IO E RAY ANDIAMO AL MARE INSIEME..." dissi sospirando alla fine e buttandomi sul letto.
"Avanti t/n, stai tranquilla! D'altronde abbiamo ancora un po' di tempo e possiamo andare a comprare dei costumi nuovi, e poi anche io dovrei prepararmi per bene!" in fondo Emma era una delle poche persone che riusciva a farmi mantenere la calma, così accettai la sua idea.

Entrambe ci vestimmo e lasciammo i ragazzi dicendo semplicemente che saremmo tornate per pranzo o prima, e che potevano ordinare qualcosa da mangiare visto che non saprebbero preparare niente.

Io ed Emma ci avviammo verso un negozietto a un po' di minuti a piedi da casa, forse 15. Eppure la camminata che abbiamo fatto non l'abbiamo quasi sentita. Appena arrivate eravamo sorprese di vedere di già così tanti costumi nonostante fossimo in primavera, ma sarebbe stato meglio per noi d'altronde.

Subito riempimmo le mani di molti costumi e corremmo in camerino per provarli. Toccò prima ad Emma, a cui tutti i costumi stavano una meraviglia.
Eppure quello che decise di prendere, sotto mio consiglio, fu uno in particolare: anche questo rispecchiava davvero il suo stile, era molto aesthetic e per l'esattezza era di un giallo pastello con dei piccoli fiori bianchi stampati; i bordi del costume erano come ricamati, non so bene come spiegarlo, ma ad Emma stava benissimo.

(Qui cercherò di lasciare abbastanza spazio alla lettrice 🥺)

Per quanto riguarda il mio costume, era unico pezzo, ma di quelli all'ultima moda se così si può dire: era c/p e sopra aveva disegnate delle bellissime farfalle, un po' stilizzate, ma davvero belle.
Infine io ed Emma decidemmo di prendere un costume abbinato: era effetto marmo e il suo era azzurro pastello, mentre il mio c/p.

Dopo aver preso altre cose per il mare tornammo a casa ormai verso l'ora di pranzo, dove Ray e Norman ci aspettavano con del ramen che avevano appena preso.
Ci sedemmo a mangiare e parlammo un po'.

Dopo il pranzo io ed Emma ci andammo a preparare e a farci la ceretta a vicenda, credo che si possa immaginare come è andata. Soprattutto Emma urlava ad ogni strappo che facevo, anche se io non ero da meno. Ad un certo punto Norman entrò persino in bagno preoccupato, anche se in tutto ciò noi eravamo con le gambe scoperte e gli asciugamani visto la doccia che avevamo fatto, e questo causò il blush istantaneo di Norman, seguito da una bottiglia di shampoo volante lanciata da me al povero ragazzo.

Come se non bastasse sentendo tutto quel trambusto arrivò anche Ray, che fece la stessa fine di Norman.

"Non si può avere un po' di privacy qui!" disse Emma imbronciata dopo aver cacciato via i ragazzi.
"Forza sbrighiamoci o si farà tardi!" dissi ridacchiando.

Finalmente uscimmo dal bagno e scendemmo in salotto dove Ray e Norman ci aspettavano già pronti.
Dopo aver chiuso la porta uscimmo di casa e ci dirigemmo alla spiaggia.

A/n: soo, ecco un capitolo un po' basic, ma spero che vi sia piaciuto 🌚
spero che stiate bene e che la storia vi stia piacendo, autrice-chan vi saluta e vi manda un abbraccio <3

❥︎-𝐑𝐀𝐘 𝐗 𝐑𝐄𝐀𝐃𝐄𝐑-  ||γσυ chαηgεd mε|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora