Capitolo 90

375 15 13
                                    

Mi sveglio con un vuoto al mio fianco, tasto la mano sul lato in cui riposa sempre Samuel e non ci trovo nulla. Immediatamente apro gli occhi constatando che Samuel effettivamente non c'è. Capisco che è inutile correre a vedere dove sia perché già so dove si trovi adesso. Mi alzo dal letto sospirando, mi avvicino allo specchio verticale posto sul muro di fianco al comò e ripenso a quando scattammo una foto proprio qui davanti. Faccio un accenno di sorriso che scompare un secondo dopo. Passo una mano tra i miei capelli stressata da quello che sta accadendo e da quello che accadrà. Mi avvicino all'armadio e prendo un top esotico bianco con sopra dei Tucani che siedono su delle foglie di palma, è retto da delle spalline e la cosa che lo caratterizza è una fascetta dello stesso motivo del top che si lega sotto al seno per creare poi un fiocco di lato. Sotto al top abbino un pantaloncino a vita alta, caratterizzato da un effetto "rovinato" alla fine e dei piccoli strappi sotto le tasche. Mi avvicino al comodino e prendo delle mutande bianche e dei fantasmini neri. Decido che prendere il reggiseno è inutile dato che il top possiede delle coppette e poi rovinerebbe l'effetto che donano le spalline. Come scarpe decido di abbinare delle Vans basse classiche di colore giallastro, forse un color senape.

 Come scarpe decido di abbinare delle Vans basse classiche di colore giallastro, forse un color senape

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi dirigo in bagno e decido di farmi una doccia rinfrescante per abbandonare un po' i pensieri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi dirigo in bagno e decido di farmi una doccia rinfrescante per abbandonare un po' i pensieri.

"Forse per alcuni sembra orribile il mio comportamento: mettere da parte il pensiero che il mio ragazzo sta praticamente andando a rischiare la vita per me. In realtà sto soffrendo come la prima volta, quando Elia mi disse che Samuel era morto. Quanto vorrei che anche questa volta fosse tutto falso!" Mi sciacquo velocemente, con le lacrime che mi solcano il viso. Esco dalla doccia e nel mentre mi asciugo e mi vesto, ricomincio ancora a pensare, a pensare, a pensare, come se tutti i rimugini di questa notte non siano bastati.

"Se quella mattina io non fossi andata a lavoro probabilmente tutto questo non sarebbe successo. Oppure, se non fossi mai caduta nelle sue tentazioni e piegatami alle mie emozioni e sensazioni...adesso non saremmo in questa situazione. Io non posso crederci, non ci credo che lui sta rischiando di morire! Ha partecipato a tante sparatorie ed è sempre stato sicuro di sé, non ha mai avuto paura, quindi adesso cos'è che lo spaventa? Sono sicura che non sia la presenza di Ruiz o dei suoi uomini: qui c'è qualcosa di molto più grande." Tra la confusione, i dubbi e le incertezze finisco di prepararmi, truccandomi anche un po' per nascondere l'insonnia di questa notte che ha lasciato due grandi segni sotto ai miei occhi. Apro la porta di camera mia, scendo le scale e vado in sala da pranzo trovando May e Rosaly che stanno dando da mangiare al piccolo Mike e ad Elis. 

Sei semplicemente miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora