Capitolo 16

1.6K 58 3
                                    

Mi staccai da lui.
- vado due secondi in camera mia- gli dissi, mentre mi avviavo verso le scale.
- perchè?- domandò il mio fidanzato.
- il trucco...- sorrisi ingenuamente mentre continuavo a sventolarmi una mano davanti alla faccia per fermare le lacrime.
Corsi verso le scale ed attraversai il corridoio per andare nella mia camera.
Presi tutti i trucchi ed andai nella camera di Draco, dato che mi trovavo meglio ad usare il suo bagno.
Mi struccai e mi lavai la faccia, poi mi sedetti davanti alla sua scrivania e mi rifeci completamente da capo il trucco.
Per la fretta, lasciai li tutte le cose e corsi in sala da pranzo per mangiare.
Prima di sedermi, diedi un bacio sulla guancia a Draco e presi posto mentre mi imitava dicendo:- ci metto poco...- risi e dissi:- ci vuole il tempo che ci vuole caro mio...
Dopo pranzo mi diressi verso la mia camera, ma prima rubai a Draco una delle sue magliette da quidditch che indossai per riposarmi.
Tre quarti d'ora dopo, sentii bussare alla porta, ed andai ad aprirla.
- stai proprio bene con la mia maglia, sai?- mi disse.
Mi guardai e risposi:- si, anche se mi arriva alle ginocchia ma è uguale...
Risi.
- dobbiamo scrivere le lettere per i nostri amici...
Annuii e ci dirigemmo verso la sua stanza.
Prese carta e penna.
Io scrissi a Pansy e lui a Blaise.

Hey Pansyy!
I genitori di Draco hanno detto che tu, Blaise e i vostri genitori potrete venire a cena domani sera, quindi passeremo la sera insieme!
Fateci sapere se verrete!

Alice

Chiusi la lettera e la legai alla zampa del mio gufo, per poi farlo partire.
Draco fece lo stesso.
Dopo aver richiuso la finestra della sua stanza, si lanciò sul letto e mi chiese:- e ora che facciamo?
Gli lanciai uno sguardo diabolico e divertito, poi chiusi la porta e gli dissi:- vieni qui...- si sedette di fronte a me, poi presi alcuni trucchi in mano e spalancò gli occhi.
- mi farai da modellino, ed io ti truccherò...
Si allontanò da me e disse:- nono... Tu sei pazza!
- daiii ti pregooo
Ci pensò un po' e poi disse:- solo perché sei tu...- si sedette.
Lo abbracciai.
- ma prima... Ti faccio un trattamento di bellezza per la pelle...
Mise le mani in faccia, quasi disperato.
Gli feci scegliere una fascia, per poi scansarci i capelli platinati dalla fronte pallida.
Presi una bustina in plastica e mi guardò
- è un- lo bloccai. Sapevo esattamente cosa pensasse che fosse.
- no cretino- la aprii e presi la maschera che si trovava all'interno, per poi metterla accuratamente sul suo viso.
Aspettai che facesse effetto e poi gliela ritolsi.
Gli feci asciugare per bene il viso.
Passai le mani dalla sua fronte al suo mento, passando per le guance, e poi dissi:- guarda che bel visino che hai ora.
Mentre ero girata per selezionare i trucchi che avrei usato su di lui, sentii uno sbuffo uscire dalla sua bocca, e poi mi disse:- ho sempre avuto un bel viso- mise il mento sulla mia spalla e io ribattei- narcisista.
Alzò di scatto la testa e disse:- Hey! Anche io ho dei sentimenti eh!- disse con uno sguardo da bambino.
- ah davvero? Dicevano che eri uno stronzo...- risi.
- si, sono stronzo un po' con tutti, ma con te solo per degli eventi "speciali".
Lo provocai:- ah sì? E dimmi, quali sarebbero questi eventi speciali?
Si avvicinò al mio orecchio, il suo respiro caldo sul collo mi fece rabbrividire, e sussurrò:- lo sai...
Si allontanò e presi una palette di ombretti.
Cominciai a mettere un po' di ombretto verde sul suo occhio, poi, misi un po' di eyeliner. Devo dire che stava venendo abbastanza bene.
Poi mi resi conto che dovevo mettergli il mascara, e li ci un grosso problema.
Gli facevo alzare ed abbassare le palpebre di continuo, poi, con un po' di pazienza, riuscii a metterlo come volevo.
- finalmente... Mi stava venendo la nausea...- mi disse.
Scossi la testa:- zitto.
Gli misi come "tocco di classe" un rossetto nude, ed infine il blush.
Lo feci guardare allo specchio.
- amore sono bruttissimo con queste guance rosa!
- sei tu che sei troppo pallido- risi - ora passiamo ai vestiti.
- ah pure i vestiti mi devo mettere io?!
- certo! Ti porto i tacchi!
Lo sentii sbuffare mentre ero andata a cercare le cose da fargli indossare.
Presi un top nero ed una gonna che arrivava alle ginocchia.
Ritornai vittoriosa in camera sua.
- alors... Ho avuto pietà di te quindi non ti ho preso i tacchi.
- e menomale.
- ora spogliati e mettiti questi- gli dissi lanciando i vestiti sul suo letto.
- chi me l'ha fatto fare di fidanzarmi con te...- lo sentii borbottare sottovoce.
- dai, sembri una diva!
Alzò gli occhi al cielo e si spogliò rimanendo coi boxer, per poi infilarsi le cose che gli avevo portato.
Lo feci specchiare.
Si mise in posa e disse:- hai ragione, sono proprio sexy- rise ed io feci lo stesso.
- ora ci facciamo vedere dai nostri genitori- lo trascinai per tutto il corridoio mentre mi continuava ad urlare di smetterla.
Quando ci videro, i nostri genitori rimasero paralizzati.
Mio padre si mise la testa tra le mani, Lucius continuava a dire:- che problemi hanno...- e le nostre madri ridevano senza fermarsi.
Dopo un po' riuscimmo a far ridere anche i nostri padri.
Mi misi davanti a Draco e lo squadrai da testa a piedi, poi dissi:- ti stai ingrassando- gli diedi un colpetto in pancia e sbuffò.
- bella quella maglia Alice... Chissà da chi l'hai presa...- mi provocò ad alta voce richiamando l'attenzione dei nostri genitori- e soprattutto, chissà quando l'hai presa...-.
Alzai gli occhi al cielo.
Poi, di sorpresa mi caricò in spalla e mi riportò di sopra mentre continuava a dirmi che gli avrei dovuto togliere tutto quello che gli avevo messo addosso.
Una volta arrivati in camera sua mi lanciò sul suo letto.
Mi andai a sedere di nuovo davanti alla scrivania e lui mi copiò.
Lo struccai e poi si svestì.
Mi rimisi sul suo letto a gambe incrociate.
Venne verso di me, e mi si mise dietro, portando le sue mani attorno alla mia vita.
Mi tirò a se, e fece scontrare la mia schiena col suo corpo freddo e scolpito.
Cominciai a giocare coi suoi anelli.
D'un tratto, mise il mento sulla mia spalla ed io, girando la testa, feci scontrare le mie labbra con le sue.
La sua lingua si faceva spazio nella mia bocca, ed io lo lasciai fare, approfondendo il nostro bacio.
Ci staccammo, e si alzò, lasciandomi sola sul grande letto.
- vado a farmi una doccia. Ci metto poco- mi diede un bacio sulla fronte ed andò verso il bagno chiudendosi la porta alle spalle.
Mi sdraiai e chiusi gli occhi, ma senza addormentarmi.
Mi rialzai, e cominciai a guardare per bene la sua camera, scrutandola a fondo.
Vidi un quadro che ritraeva lui, da piccolo, in braccio ai suoi genitori.
Poi vidi sulla mensola un profumo, Dior Sauvage, di cui era tempestata la sua stanza.
In un cofanetto, teneva tutta la collezione dei suoi anelli. Ne aveva davvero tanti, ma i suoi preferiti li teneva sempre alle dita.
La porta del bagno si aprì lentamente, e lo vidi uscire e venire verso di me.
Teneva con la mano sinistra un asciugamano attorno alla vita.
I capelli bagnati gli penzolavano sulla fronte, il che non mi aiutava molto a contenermi.
Sul corpo, si intravedeva qualche gocciolina d'acqua che scendeva lentamente.
Si avvicinò sempre di più.
I nostri visi erano a pochissimi centimetri di distanza, e riuscivo a vedere tutti i dettagli della sua pelle perfetta.
Mi baciò rompendo la distanza tra noi.
Le sue labbra delicate, si muovevano benissimo sulle mie.
La mia mano mano serpeggiava, attraversando tutto il suo busto, il collo, ed arrivando a toccare i capelli bagnati, che strinsi nel palmo della mia mano.
Mi staccai.
- vado a vestirmi...- gli dissi guardandolo in quei fottuti occhi argentei.
Mi guardò con approvazione e disse:- ci vediamo alle 19.45 qui in corridoio- mi fece l'occhiolino e mi lasciò andare.
Camminai fino ad arrivare alla mia stanza, dove mi tolsi la sua maglietta profumata e mi rivestii con l'abito che avevo messo stamattina, dopo essermi truccata.
Poco prima di uscire presi la sua maglia da quidditch che avevo posato sul mio letto, e la annusai. Era così profumata cazzo...
Uscii con la maglietta in mano per restituirgliela.
Aspettai li fuori fino alle 19.45, quando la porta della sua camera, si aprì.
Aveva messo una camicia, dei pantaloni e delle scarpe, tutti e tre neri, ed eleganti.
Il suo outfit andava a contrasto con il suo viso, completamente chiaro.
- tieni, questa è tua...- gli porsi la sua maglia ma la respinse dicendomi:- ora è tua... Te la regalo- fece un sorriso ed io andai a posarla sul mio letto.
Ci dirigemmo insieme in sala da pranzo dove avremmo cenato, ma i nostri genitori si trovavano in salotto vicino all'albero di Natale.

Quel Fottutissimo Bacio|1|Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora