Capitolo 9

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Tornammo a casa alle 10.
Aprimmo la porta di casa ed Apple, appena ci vide, ci venne incontro per farsi coccolare.
- ma si può sapere perchè andate sempre via? Non ci volete bene o cosa?!- chiese Blaise.
- Draco mi ha portato in spiaggia. Non devi preoccuparti, non sei mio fratello maggiore o mio padre.
Mi guardò storto ed alzò un sopracciglio.
- sicura? Non so se lasciarti sola con lui... Potrebbe risultare... Ehm... Pericoloso sotto alcuni punti di vista...
Scoppiai in una risata, anche se sapevo il vero significato di quelle parole.
Cominciammo a mangiare tranquillamente i pancakes preparati da Hermione, mentre chiacchieravamo.
Le giornate passavano molto velocemente. Era il sabato sera dell'ultima settimana.
Eravamo andati a fare un giro tutti insieme, Apple era rimasta a casa, dormiva. Io e Draco, ci distaccammo dagli altri dopo averli persi in qualche negozio.
- vieni con me- mi disse prendendomi per mano e trascinandomi via dalla folla.
Chiamò un taxi.
Lo guardai mentre parlava col conducente.
- quindi dove andiamo?- chiesi curiosa dopo che lui aveva completato la conversazione.
- non te lo dico...
Feci una risatina e guardai davanti, con la testa poggiata sulla sua spalla.
Gli continuavo a tenere la mano.
Mi portò di nuovo lassù, davanti al Colosseo.
Guardavo quel posto con occhi illuminati.
Mi si mise vicino, e mi girai per guardarlo.
Mi abbracciò.
Sentivo il suo caldo respiro sul mio collo, mentre mi stringeva contro il suo petto.
Passarono delle ragazze, che mi guardarono gelose. Diciamo che... Si. Ero fiera di essere la fidanzata di quel ragazzo.
Dopo qualche secondo ci staccammo, si accese una sigaretta, e mi disse guardandomi negli occhi:- Alice, non so se l'hai capito. Tu mi completi. Tu sei il sole di notte, la luce nel buio, la felicità nella tristezza, sei il tutto nel niente. Sei la persona che mi mancava nella mia vita. Sei la ragazza che voglio sposare, con cui voglio avere dei figli, e, con cui potrò vivere il resto della mia vita felicemente.
Dalla sua bocca fuoriuscì una nube di fumo, grigia.
Era sincero. Lo vedevo dai suoi occhi, in quel momento lucidi.
Non risposi, penso che ciò che provavo, non poteva essere espresso a parole.
Volevo solo che non mi lasciasse mai più. Mai più in tutta la sua vita.
Dopo qualche oretta di passeggiata, ritrovammo i nostri amici e tornammo tutti insieme a casa.
Preparai le cose per il giorno dopo, dato che saremmo dovuti ritornare ad Hogwarts.
Presi un top nero senza spalline e dei pantaloni in stile militare.
Come scarpe ne scelsi un paio bianche, di una marca chiamata "Nike"

-

La mattina ci svegliammo presto, il mio ragazzo si mise un paio di jeans neri strappati, delle scarpe Nike del medesimo colore ed una camicia bianca aperta da cui si vedeva il fisico scolpito.
Ci vestimmo e io e Draco scendemmo al piano terra, dove ci aspettavano gli altri per fare colazione.
Quando ci videro, quelle due ochette cominciarono a sbavare, ma cercai di ignorarle dando la colazione ad Apple.
A proposito di Apple, avevo mandato una lettera a silente due giorni prima in modo da avvertirlo, e mi aveva risposto che andava bene se rimaneva qualche giorno, ma dopo le vacanze natalizie, ovviamente, sarebbe rimasto a casa.
Poco dopo, uscimmo di casa e, in qualche millisecondo, ritornammo ad Hogwarts.
Non sapevo se essere felice o triste, ma Draco mi aveva promesso che, la stessa estate, mi avrebbe portato una settimana da soli ai Caraibi, un sogno.
Ci ritrovammo di nuovo lì, davanti a Silente, in Sala Grande. Le alunne guardavano me e Draco stupiti, dato che ci tenevamo per mano. Non volevamo perdere il ragazzo più figo della scuola, penso.
Il preside volle fare un piccolo discorso:- bentornati, bentornati! Bene, prima di tutto, volevo chiedervi come è stato questo mese- e tutti dicemmo che era stato bello, favoloso, ecc...- meraviglioso! Allora vi potete accomodare per tornare dai vostri compagni.
I ragazzi delle altre case, soprattutto quelli di Serpeverde, mi tenevano gli occhi addosso, così, Draco, mi mise una mano attorno alle spalle e mi strinse a sé.
- la fate finita e distogliete gli occhi per favore?!- sbraitò lui.
Mi portò nel dormitorio per farmi cambiare mentre gli altri facevano colazione. Forse avevo sbagliato. Forse mi ero messa addosso qualcosa di troppo volgare, ma non mi interessava. Ero troppo orgogliosa per pensare se mi vestivo in modo volgare.
Approfittò della situazione per mettersi anche lui la divisa, che prese dalla sua camera.
Ritornammo giù, e gli diedi un bacio davanti alla porta della Sala Grande che si stava per aprire. Non feci in tempo a staccarmi che già tutta la scuola ci aveva visto, compreso il corpo docenti.
Che vergogna.
Ci andammo a sedere di corsa, e, il preside ci guardò dicendo:- dato che ormai abbiamo capito tutti, che c'è qualcosa tra la signorina Riddle ed il signor Malfoy, potremmo mettervi in una stanza a parte, perchè degli alunni, per dei problemi privati, desideravano cambiare dormitorio- poi guardò i prof- questione risolta- e si andò a sedere.
Dato che era Domenica, avevamo la giornata libera, anche se dovevo fare i compiti, così ci facemmo spiegare Storia della Magia e Pozioni da Tiger e Goyle, il resto lo feci da sola.
Dopo aver finito andai a pranzo con gli altri e il pomeriggio decisi di andar a fare una passeggiata al Lago Nero.
Incontrai Hermione ed un'altra ragazza dai capelli rossi. Mi avvicinai e la mia amica, notandomi, mi venne in contro.
- Hey! Buon pomeriggio!- disse venendo verso di me abbracciandomi.
- buon pomeriggio anche a te Herm. Chi è lei?- dissi rivolgendo lo sguardo all'altra ragazza rimasta a sedere sulla panchina.
Hermione si girò come se non sapesse di chi stessi parlando, poi rispose:- lei è Ginny Weasley, una mia grande amica. Stavamo chiacchierando, se vuoi puoi unirti a noi.
Accettai e ci sedemmo insieme alla Weasley. Devo ammettere che era simpatica, anche se all'inizio sembrava molto timida ed introversa.
- allora, pensavo, se vi andava di fare un giro in biblioteca. Devo prendere un libro di pozioni che può servirmi a migliorare. A voi va bene?- ci chiese la riccia.
Accettammo e arrivammo in biblioteca.
A quell'ora del pomeriggio c'era sempre poca gente, quindi ci trovammo una scrivania abbastanza spaziosa e posammo le nostre cose.
Io andai alla ricerca di qualche libro che potesse interessarmi, ma con scarsi risultati, perciò decisi di sedermi a leggere assieme ad Hermione il libro che le serviva.
Mi stavo annoiando fin troppo.
Decisi di andare a vedere dove si trovasse Draco, e, per mia fortuna, ci misi davvero poco. Si trovava nel cortile della scuola, dove c'era una grande fontana in roccia.
Stava portando a spasso Apple.
- Hey amore!- andai verso di lui.
Si girò e mi salutò mentre mi dava un abbraccio.
Rimanemmo lì per un po', finché mi disse di seguirlo.
Io, ovviamente, dato che non volevo rimanere lì come una fessa, lo seguii.
Mi portò su una delle tante torri del castello, la Torre di Astronomia.
Adoravo quel posto, mi faceva sentire libera. Era la Torre più alta della scuola.
Salii gli ultimi gradini a fatica, col respiro affannato per il tanto sforzo.
Draco ancora era pieno di energie. Chissà come faceva.
Finalmente, dopo più di un quarto d'ora, arrivammo in cima.
Era bellissimo lì.
C'era poco vento, nonostante l'altezza.
Mi appoggiai alla ringhiera e lui fece lo stesso. Accennai un sorriso che ricambiò e calò il silenzio. Non c'era nessuno. Io, lui ed Apple.
Mi diede la mano.
- ti piace quassù?
- si, ma mi devo ancora riprendere. Spiegami come fai a non essere stanco dopo tutti gli scalini che abbiamo salito.
Fece un ghigno.
- beh... Sinceramente non lo so, forse è l'allenamento.
Ridemmo assieme.
- Apple dove dormirà?- chiesi d'un tratto.
Mi rivolse uno sguardo serio e rispose:- ho parlato con Silente, mi ha detto che dormirà nelle segrete, in un piccolo sgabuzzino per tenerlo lontano dal gatto di Gazza. Non so cosa gli farei se gli facesse del male. Ad Apple, intendo.
Scossi la testa per accennare un "si" con una faccia un po' delusa.
- guarda il lato positivo, abbiamo la stanza tutta per noi- ghignò.
Scoppiai in una risata che contagiò anche lui.
- sei il solito cretino!- esclamai ridendo.
Dopo un po' di tempo, arrivò l'ora di cena. Ritornammo giù dove diedi a quel vecchio del sorvegliante Apple, e andammo a cena coi soliti.
Finita la cena, andammo tutti in sala comune dove giocammo al gioco della bottiglia. Non successe nulla di particolare, oltre ad un limone tra l'ochetta Daphne e Terrence Higgs. Un Serpeverde bastardo, almeno secondo me.
Andammo nel dormitorio e misi il pigiama.
Mi misi nel letto. Draco si spogliò e rimase coi boxer neri, poi mi seguì nel letto dove, stanchissimi, ci addormentammo.

Quel Fottutissimo Bacio|1|Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora